NOTIZIARIO

ANNO XIV - NUMERO 40
1° SEMESTRE 2007


LA METEORITE DI CAPE YORK
di Matteo Chinellato (2006)

Solo la massa maggiore della meteorite di Hoba è più grande per dimensioni della meteorite ferrosa di Cape York, che pertanto è una delle più famose al mondo. In effetti non si tratta di una singola meteorite bensì di più meteoriti, poiché si parla di almeno otto frammenti, il più grande dei quali pesa oltre 30 tonnellate.

Essi sono caduti in Groenlandia, provenienti da un unico corpo progenitore del peso di ben 58 tonnellate. Le meteoriti ferrose di Cape York sono state per lungo tempo preziose fonti di ferro per le lame da coltello, per gli arpioni e per altri utensili degli eschimesi, come racconta il capitano inglese John Ross, che nel 1818 ricevette in dono uno di questi coltelli durante il suo viaggio di esplorazione dell’Artico.

L'ingegnere civile Robert E. Peary, un americano noto per aver attraversato la Groenlandia con una slitta trainata da cani, nella sua seconda spedizione del 1894 verso la parte nord della Groenlandia, convinse due eschimesi a guidarlo fino alla fonte del ferro e dopo un lungo viaggio localizzò sulla costa nord della Baia di Melville tre masse: la Woman, del peso di 3 tonnellate, la Dog, di 400 chili, e la Tent (o “Ahnighito”), di 34 tonnellate. Le prime due mostravano segni di continue attività di martellamento e di taglio.

Peary tornò in Groenlandia nel 1895 e caricò a bordo della sua nave due pezzi di dimensioni minori, un’operazione non priva per questo di difficoltà. Il suo equipaggio, aiutato dagli eschimesi, trasportò la Woman su una slitta di legno, che venne fatta muovere su dei rulli di ferro posti su una rotaia in legno costruita su una sede stradale apposita. A riva la slitta fu spostata su una grande piattaforma di ghiaccio galleggiante che venne fatta navigare attraverso il mare aperto fino al ghiaccio solido della Baia di Melville, dove era ancorata la nave. Di nuovo l’equipaggio spostò la slitta su dei rulli attraverso il ghiaccio ma questa volta utilizzando il verricello della nave. Quando però il verricello iniziò a sollevare la Woman a bordo, il ghiaccio sotto la slitta si ruppe, e il pezzo andò in parte sott’acqua. Per fortuna era stato fissato bene e potè essere issato a bordo senza ulteriori problemi.

Per caricare e trasportare la Tent, nell’agosto del 1896 Peary arrivò a Cape York a bordo della Hope, una nave da 370 tonnellate, e reclutò tutti gli eschimesi in salute del villaggio. Alcune tormente particolarmente forti costrinsero Peary a partire prima del previsto, ma ormai la meteorite era stata tolta dal suo buco utilizzando degli enormi martinetti. Poi fu posta su delle rotaie con dei tronchi di legno e portata fino in cima alla collina che dominava la baia, quindi fu fatta scivolare giù fino a riva. Nell’agosto del 1897 Peary ritornò e costruì un enorme ponte in legno per collegare la nave alla riva e la Tent venne finalmente caricata sulla Hope.

Essa rimase presso il cantiere navale di Brooklyn fino al 1904, quando fu venduta per 40.000 dollari al Museo di Storia Naturale di New York, dove è esposta insieme alla Dog e alla Woman.

Fetta tagliata della meteorite di Cape York: 205 KB; click on the image to the enlarge at 1763 x 1000 pixel

Foto 1: fetta di 702 grammi della meteorite Cape York presente nella collezione dell'autore. E' il pezzo più grande presente in Italia di questa meteorite. Nella fetta si notano le strutture di Widmanstatten, le quali s'intersecano fra di loro ad angolo retto.

 

M come Meteorite - Matteo Chinellato

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Pagina caricata in rete: 20 marzo 2007; ultimo aggiornamento (1°): 20 aprile 2007