logo 09/03/2002
ore 18:23 TU
Immagine di Rolando LIGUSTRI Ripresa dall'Osservatorio Astronomico di Talmassons (Ud) Sezione Comete
Cometa Ikeya-Zhang: 40 KB
Cometa Ikeya-Zhang / 2002 C1

Splendida 2002 C1 - Ikeya-Zhang! La nuova cometa è sempre più la star del momento, non solo perché è la più luminosa fra quelle che possiamo riprendere da Talmassons, ma soprattutto per la sua bellezza. Ha una forma diversa rispetto sia alla Hale-Bopp, ricordate le due code -quella rettilinea di idrogeno e quella curva e marrone/beige di polveri-, che alla Hyakutake, la quale aveva una coda di ioni di colorazione azzurrino-verdastra esattamente diritta e con la chioma perfettamente centrata sull'asse della coda. Con l'avvicinamento al perielio, la 2002 C1 ci mostra una coda di gas sempre più lunga e bella, con molti filamenti di idrogeno ionizzato che dipartono dalla chioma ovale e si estendono per parecchi gradi dietro di essa. Vedendo il notevole numero di filamenti gassosi che compongono la coda, potrei ipotizzare che i punti attivi sulla superficie del nucleo cometario siano tanti ma di relativamente piccola dimensione. Pertanto il volume di gas emesso risulta abbastanza stabile durante la rotazione del nucleo, quindi la coda non cambia sostanzialmente di densità ad ogni rotazione del nucleo ghiacciato. A chi non lo sapesse, ricordo che la cometa è la "grande cometa del 1532", al suo ritorno nel Sistema Solare interno dopo quasi mezzo millennio.
Essa dovrebbe raggiungere una magnitudine prossima alla seconda nelle settimane future e rimanere visibile per un paio di mesi. L'oggetto ora è sufficientemente luminoso da poter essere guardato impiegando anche solamente un binocolo di buona qualità, il quale mostra una parte cospiqua della sua coda. Questo però da un sito preferibilmente montano e lontano dalle luci cittadine; l'amico Massimo Russo di Reggio Calabria mi ha scritto proprio ieri di essere riuscito a vederla col suo binocolo (di ottima qualità) e ne ha apprezzato persino la colorazione azzurra!
Invece al telescopio noi possiamo riprendere solamente una parte della coda per ogni gruppo d'immagini, quindi il lavoro diventa lungo e difficile. Componendole, come ha fatto Ligustri nella pagina del 4 marzo di questa gallery, si può mostrare l'oggetto con una parte di coda maggiore, ma sempre molto più corta della sua reale estensione. Le immagini presentate nel sito di http://www.spaceweather.com, fra le quali ci sono anche le nostre, ne sono un chiaro esempio.

L'immagine ha una dimensione di 350 x 350 pixel ed è a 256 toni di grigio; occupa 488.2 KB, qui compressa a 40 KB. Cliccando l'immagine l'aprirete a 500 x 500 pixel. La scala della ripresa è di 2.5"/pixel.

Telescopio : NEWTON da 350 mm diametro ; focale di 1750 mm ; f/5
CCD : SBIG ST9E (KAF 261)
Tempo d'integrazione : 8 pose da 45 secondi (360 secondi totali)
Stima della magnitudine pubblicata dall'International Comet Quarterly : 5.2
Stima del diametro della chioma pubblicata dall'International Comet Quarterly : +2'.0
Stima della lunghezza della coda pubblicata dall'International Comet Quarterly : +20' ; angolo di posizione : 70°
Stella di riferimento : SAO109763

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Copyright © 2002 di Lucio Furlanetto (testo) e Rolando Ligustri (immagine)

Pagina caricata in rete: 13 marzo 2002; ultimo aggiornamento (1°): 25 marzo 2002