logo 07/09/2013
dalle 02:41 T.U.
Immagine di
Rolando LIGUSTRI
Ripresa dall'Osservatorio
Astronomico di Talmassons (Ud)
Sezione
Comete
C/2012 S1 (Ison) photographed in Talmassons in september 7th, 2013: 321 KB; click on the image to enlarge
La cometa C/2012 S1 (ISON) ripresa da Talmassons

Come ricordato in altre pagine, l'oggetto C/2012 S1 (ISON) di magnitudine CCD 18,8, fu scoperto il 21,06 settembre 2012 T.U. dai due astrofili russi Vitali Nevski (Vitebsk, Bielorussia) e Artyom Novichonok (Kondopoga, Russia) dell'osservatorio amatoriale International Scientific Optical Network (ISON). I due astrofili russi immediatamente segnalarono la scoperta all'MPC, la quale fu confermata il 22 settembre e il 24 settembre 2012 fu diramata la circolare Cbet nr. 3238, ove si specificò la natura cometaria dell'oggetto, in quanto si evidenziava una chioma diffusa tutt'intorno al nucleo.
La cometa dovrebbe essere arrivata direttamente dalla Nube di Oort, quindi questo sarebbe il suo primo incontro con il Sole. Non avendo avuto precedenti incontri ravvicinati con la nostra stella, e non sapendo quale sia la sua struttura di polveri e ghiacci, non si sa se la cometa potrà resistere agli stress termici e gravitazionali del suo primo incontro ravvicinato con la nostra stella, il 28 novembre 2013. Questo lascia tutti gli astrofisici e astrofili col fiato sospeso: essa riuscirà a sopportare un perielio ravvicinato a soli 1,8 milioni di km (0,012 UA) dalla nostra stella? Essa riemergerà integra dopo il perielio? Lo sapremo nella notte tra il 28 e il 29 novembre 2013.

La cometa si trova ancora a una buona distanza dal Sole e il nostro Rolando Ligustri la fotografò nuovamente la notte del 7 settembre 2013, a due mesi e mezzo dal perielio. Anche stavolta utilizzò il nostro telescopio in cupola (chiamato Celestino, da 35cm di diametro); ricordo che il codice internazionale del nostro osservatorio astronomico è MPC235, come potete leggere nelle didascalie delle immagini. La cometa è ancora abbastanza luminosa, ma non quanto essa avrebbe potuto mostrarsi in base alle stime iniziali. La sua chioma a forma di goccia è relativamente piccola e una coda lunga qualche minuto d'arco (ad occhio direi ancora 3' circa).
Nella colonna a destra dell'immagine potete vedere la curva di luce della cometa, l'MCM (Medcomet Coma Model) e l'RWM (Radial Weighted Model).

L'immagine ha una dimensione di 600x600 pixel, è a 16,8 milioni di colori, per una dimensione di 4,6 MB qui compressi a 321 KB. Cliccando l'immagine l'aprirete a 900x900 pixel. Il campo inquadrato è di 21'x14'.

Telescoprio riflettore: Newton da 350mm di diametro; lunghezza focale: 1950 mm; f/5,57
CCD: Sbig ST10XMe
Tempo d'integrazione luminanza: somma di 5 pose da 120 secondi in binning 2x2
Tempo d'integrazione crominanza: somma di 20 pose da 60 secondi in binning 2x2 (Rc)

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Copyright © 2013 di Lucio Furlanetto (testo) e di Rolando Ligustri (immagine)
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Pagina caricata in rete: 25 ottobre 2013; ultimo aggiornamento (1º): 30 ottobre 2013