logo 3 KB 29/03/1997 ore 21.00 T.U. Immagine di Marco COSMACINI e Marzia MURADORE Ripresa da: Monte Jonaz Sezione Comete
Hale-Bopp: 202 KB
Cometa Hale-Bopp - C/1995 O1

Nell'ormai lontano 1997, ben un lustro fa, scrissi: "Nella belissima immagine di Cosmacini si notano a sinistra i getti (azzurri) di gas ionizzato emessi dal nucleo della cometa. Nella coda blu di ioni si notano le sottostrutture che la compongono. A destra si osserva la coda di polveri molto sviluppata, formata dalle particelle emesse dai getti presenti sulla superficie del nucleo della cometa. Le particelle di polvere eiettate dal nucleo, vengono "spinte" lontano da esso a causa del rallentamento del loro moto dovuto al frenamento causato dal vento solare, quando la cometa si sta avvicinandosi al Sole (e non ha ancora raggiunto il perielio). Quando la cometa si allontana dal Sole (dopo il perielio), il vento solare le "sospinge" più velocemente, facendole ancora allontanare dal nucleo. Infatti la coda, quando l'astro chiomato si allontana dal Sole, anticipa il nucleo e la chioma. Pure la coda di polveri presenta delle sottostrutture formate da bande parallele dette streamers; esse sono dovute all'interazione delle particelle della coda cariche elettricamente con il vento ed il campo magnetico solari. La direzione del Sole è in basso a destra."

Oggi, 11 novembre 2002, per me è un giorno quasi storico: inizio la sostituzione di alcune fotografie con le digitalizzazioni delle diapositive originali. La prima che cambio è una delle più belle ripresa fatte nel 1997 e in tutto il primo periodo d'attività dei soci: la ripresa della cometa Hale-Bopp ottenuta il 29 marzo 1997 da Marco Cosmacini e Marzia Muradore. Una ripresa che allora era bellissima in diapositiva, ma che non ci soddisfò pienamente nella sua digitalizzazione. Oggi, solamente cinque anni dopo, gli scanner per diapositiva sono alla portata anche dei nostri soci e alcuni di essi hanno ripreso in mano le vecchie riprese a stanno digitalizzandole nuovamente. Complici la straordinaria evoluzione tecnologica avvenuta negli anni '90 e le nuove tecniche d'elaborazione delle immagini, oggi si ottengono risultati come quello presentato qui sopra. E scusate se ne andiamo orgogliosi.
L'immagine della cometa più famosa del secolo, nell'era multimediatiche chi si ricorda più delle Halley, Grande Cometa del 1910, Ikeya-Seki oppure West?, risponde perfettamente a quanto scrissi sopra cinque anni fa, ma ora posso aggiungere che i tenui filamenti azzurri composti d'idrogeno ionizzato si vedono perfettamente e si possono contare uno ad uno, che la coda di polveri assume un colore più naturale e dove si sovrappongono prospetticamente le due code non si vede saturazione dell'immagine. La notevole perizia tecnica nell'inseguimento della cometa e delle stelle, dotate di differenti velocità apparenti (e naturalmente differenti velocità assolute), la perfetta saturazione dei colori, la perfetta centratura del soggetto astronomico con tutte le sue componenti e la padronanza di tutte le componenti della fotografia rendono quest'immagine un piccolo capolavoro che non ha nulla da invidiare a quelle prese dagli astrofotografi più conosciuti. Bravi Marco e Marzia.

Questa immagine è di 278 x 400 pixel, a 16 milioni di colori ed ha una dimensione di 1,4 MB, qui compressa a 202 KB. Cliccandola l'aprirete a 418 x 600 pixel.

Rifrattore Astro-Physics : 105edt f/4.5
Pellicola : Kodak PJM-2
Tempo di esposizione : 15 m
Immagine inserita alla data del 16/04/1997 nel sito comete "Encke"
del Jet Propulsion Laboratory (N.A.S.A.)
Pubblicata su l'Astronomia (luglio 1998), Astro-Link e il Cielo (1997).
Pagina modificata il 20/03/1998 e L'11/11/2002.

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Copyright © 1997-2002 by Lucio Furlanetto (testo) e Marco Cosmacini (immagine)

Pagina caricata in rete: 10 giugno 1997; ultimo aggiornamento (6°): 11 novembre 2002