logo 02/06/2000
ore 01.13 T.U.
Immagine di Rolando LIGUSTRI Ripresa da: Sant'Antonio di Talmassons (Ud) Sezione Comete
84 KB
Cometa Linear / 1999S4 (elaborazione)

La diciassettesima immagine della cometa 1999S4 / Linear, sempre ripresa dal nostro presidente Rolando Ligustri, ci mostra l'oggetto all'inizio di giugno, finalmente luminoso ed appariscente. Rolando c'informa che è salita di oltre tre magnitudini in un mese e addirittura di cinque magnitudini in tre mesi; le nuove stime, da confrontare con le previsioni scritte nelle prime pagine dedicate a questa cometa, la danno come un oggetto visibile con un potente binocolo al centro della costellazione del Triangolo, già di decima magnitudine. Per meglio vederla sarà sempre preferibile osservarla, sino alla fine del mese, col telescopio. Da luglio si potrà vedere bene al binocolo, e addirittura ad occhio nudo, se ci si troverà in una località molto buia.

Qui si trovava alle coordinate - A.R.: 02h 06m 32s     Dec.: +32° 31' 20"

Quest'immagine è stata ricavata da un'elaborazione dell'immagine del 2 giugno (la sedicesima - come sequenza temporale - presente nel sito), quella ripresa alle 01.13 TU. E' sempre data dalla somma di dieci pose da un minuto ciascuna, mediate tra di loro, però Rolando ha elaborato la luminosità della chioma, in modo da permetterne la visibilità pure ad una certa distanza dal falso nucleo, il "punto" più luminoso al centro della chioma (di colore bianco). Come si vede bene dalla distribuzione della nube circostante il vero nucleo, che assume un colore diverso a seconda della sua densità luminosa, essa è distribuita in maniera asimmetrica, privilegiando la zona destra e alta rispetto alla posizione del falso nucleo (e del vero nucleo interno ad esso ma non visibile direttamente perché nascosto dalla chioma cometaria).
Dagli studi dei ricercatori del settore, ora sappiamo che ciò è dovuto alla presenza di getti di gas (soprattutto di vapor acqueo, e quindi d'idrogeno e ossigeno, i due componenti della molecola dell'acqua quando viene dissociata, oltre che degli ioni ossidrile OH-, H+ e H2O+), frammisti a granelli polvere e talvolta veri e propri sassi o blocchi rocciosi più grandi. [Nota: dopo gli studi effettuati sulla cometa Hale-Bopp, la più luminosa intrinsecamente del secolo, ora si sa che questi corpi emettono un centinaio di atomi, ioni, molecole e composti vari, ma qui non si può affrontare una trattazione così estesa, pertanto si semplificherà come riportato sopra.]
I getti emessi dalla superficie del nucleo della cometa possono essere identificati come dei veri e propri geyser, i quali si distribuiscono secondo la topologia superficiale del nucleo, lo spessore della crosta d'idrocarburi che la ricopre (in alcuni punti è spessa al punto da impedire per un certo periodo la fuoriuscita dei gas sotto pressione che si formano), il periodo di rotazione proprio del nucleo e la distanza eliocentrica dell'astro chiomato. Man mano che la cometa s'avvicina al Sole, la pressione della radiazione solare scalda sempre più la superficie cometaria, iniziando a far sublimare i "ghiacci" (con questo termine indichiamo tutti i ghiacci, sia d'acqua, che di metano, ammoniaca ed altro), che le polveri ad essi associati nel conglomerato che forma il nucleo vero e proprio: s'inizia così a spaccare la spessa crosta di idrocarburi che ricopre interamente il nucleo.
I geyser eruttano gas e polveri, producendo prima la chioma e successivamente la coda, se la cometa ha abbastanza materiale volatile (cioé se è ancora attiva). I materiali fuoriescono secondo una traiettoria spiraliforme, in quanto la cometa ruota attorno ad un proprio asse, e si allontanano formando dei gusci di materiale che avvolgono il nucleo (fenomeno osservato anche da noi nella cometa Hale-Bopp, vedasi nella sua gallery d'immagini).
I gayser hanno un proprio ciclo giornaliero d'attività, che dipende dall'energia della radiazione solare che scalda la cometa (e quindi quelli attivi si trovano nel lato "pomeridiano" del nucleo), con una differenza di tempo, rispetto all'inizio del riscaldamento mattutino, che dipende soprattutto dalla distanza eliocentrica e dalla velocità di rotazione dello stesso nucleo attorno al proprio asse. Questo è il motivo principale per quale la distribuzione di materia attorno al nucleo è asimmetrica.
Successivamente, quando il quantitativo di materiale prodotto risulterà ingente, esso si disporrà dietro la chioma, sia perché compresso dalla pressione della radiazione solare e dal mezzo interplanetario, che per l'effetto di velocità relative differenti tra il materiale e il nucleo della cometa.

Quest'immagine ha una dimensione di 383 x 255 pixel ed è a 256 colori; occupa 191.2 KB, qui compressi a 83 KB.

Telescopio : MEADE 8" , f/6,3
C.c.d. : SBIG ST7 (KAF 400)
Tempo d'integrazione : 10 pose da 60 secondi
Risoluzione dell'immagine : 2,9"/pixel
Stima della magnitudine pubblicata dall'International Comet Quarterly : 9,9
Stima del diametro della chioma pubblicata dall'International Comet Quarterly : 1,5'
Stelle di riferimento: media di sedici stelle, date le condizioni variabili
Pubblicata nel sito di CNN Italia (7 luglio 2000)
Pubblicata anche nel sito di Astrofili.org

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Copyright © 2000 by Lucio Furlanetto (Testo) e Rolando Ligustri (Immagine)
Pagina caricata in rete: 15 giugno 2000; ultimo aggiornamento (3°): 10 luglio 2000