luglio 2000
22:30 TU
Immagine di
Lucio FURLANETTO
Ripresa da
Palmanova (Ud)
Sezione
Inquinamento
Luminoso
Palmanova: 17 KB; click on the image to enlarge
L'ALONE DELL'INQUINAMENTO LUMINOSO PRODOTTO DA PALMANOVA

L'immagine fu scattata da Lucio Furlanetto, cioé il sottoscritto, nell'estate del 2000, come primo passo per monitorare l'inquinamento luminoso nella zona di Palmanova, la mia cittadina (nella Bassa Friulana). Come si vede dall'immagine, la situazione è a dir poco disastrosa e non fa che peggiorare col passare degli anni. Le amministrazioni si sono susseguite nell'ultimo mezzo secolo senza cercare di porre un freno all'indiscriminato propagarsi dell'inquinamento luminoso, anzi addirittura lavandosene le mani senza nessun problema.
Palmanova è una città rinascimentale a forma geometrica perfetta: è una stella a nove punte e la pianta interna è quasi completamente regolare. Col passare dei secoli dalla sua fondazione, avvenuta nell'ottobre del 1593 come baluardo di difesa della Repubblica Serenissima di Venezia contro i Turchi, essa ha mantenuto sempre il suo connotato di città-fortezza, circondata da una serie di bastioni elevantisi alcuni metri sopra il terreno pianeggiante. Da questa ripresa notturna non si nota la seconda cinta dei bastioni eretti da Napoleone Buonaparte, quando conquistò Palmanova durante il suo movimento verso il confine austriaco alla fine del diciottesimo secolo. Alcuni anni dopo, all'inizio del diciannovesimo secolo furono eretti i nuovi bastioni per migliorare la difesa della "piazza d'armi".

Nella mia ripresa si vede la loro parte superiore, con due alberi nati casualmente su di essi, la quale nasconde l'impianto urbano; per meglio dire, essi lo nascondevano sino ad una trentina di anni fa quando, la manutenzione effettuata con regolarità da parte dell'esercito, ne permetteva la conservazione. Ora, da circa una ventina d'anni, la fortezza è stata quasi abbandonata dall'esercito ed a se stessa, con poche risorse disponibili le quali non permettono di fare molto.

Uno dei grandi problemi che ci trova ad affrontare è proprio quello dell'illuminazione pubblica, per la maggior parte deputata a vecchie portalampade in metallo con lampade alogene che hanno sostituito quelle al mercurio, in quanto quest'ultime avevano un'efficienza bassa e erano fortemente inquinanti all'atto della loro "dismissione". Adesso le lampade alogene hanno un'efficienza maggiore, ma l'impianto vecchio non ottimiza l'illuminazione pubblica. Oltre ciò, sovente nemmeno l'illuminazione privata segue canoni di corretta illuminazione (almeno secondo le direttive anti inquinamento luminoso, che nella regione Friuli-Venezia Giulia finalmente esistono dal luglio 2007), accentuando così l'emissione spuria verso l'alto, esaltata nell'immagine da alcune basse nuvole, ed impedendo di poter fruire del bel cielo che il Friuli aveva sino alla metà degli anni ottanta e che era ancora discreto sino alla metà degli anni novanta del secolo scorso. Ricordo che, allora, la magnitudine limite sei si raggiungeva in moltissime serate serene, al punto che M13 o il Presepae li vedevo abbastanza spesso ad occhio nudo, mentre una sera dell'inverno 1985 addirittura vidi ad occhio nudo la cometa di Halley!!!

L'immagine ha una dimensione di 920x600 pixel; è a 16,8 milioni di colori ed occupa 8,1 MB, quì compressi a 17 KB. L'immagine originale è di 1473x961 pixel.

Macchina fotografica: PRAKTIKA BX20
Obiettivo fotografico: Praktica Pentacon f=50 mm; f/1,8; diaframmato a 1,8
Pellicola fotografica: KODAK 100 ISO
Tempo d'esposizione: 30 secondi
Palmanova ripresa dalla direzione nord

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Importante: il giudizio espresso si basa solamente su considerazioni illuminotecniche e
di lotta all'inquinamento luminoso; non vuole essere offensivo nei confronti di nessuno.

Pagina caricata in rete: 11 maggio 2001; ultimo aggiornamento (3º): 30 settembre 2008