In vari posti della nostra regione si trovano questi lampioni, spesso anche in posti dove non esista un contesto architettonico particolare da salvaguardare. In molte zone lottizzate negli ultimi venti-trent'anni di tanti comuni del Fiuli, dove si sono costruite villette o piccoli caseggiati, non ci sono ville storiche o monumenti. Pertanto non capisco il senso d'installare queste illuminazioni invece di lampioni ad alta efficienza con lampade ai vapori di sodio ad alta pressione e proiettori a vetro piano, capaci di ottime illuminazioni e, se ben disposte e orientate, persino non invadenti di luce dei confini privati. Inoltre essi abbisognano di potenza elettrica molto più bassa di quelli mostrati qui sopra, creando risparmi energetici non indifferenti per le amministrazioni, se adottate su larga scala sul territorio comunale. Il modello ripreso qui sopra, invece, disperde la maggior parte della luce che emette in direzione diversa da quella della strada.
In aggiunta a ciò bisogna considerare che l'interdistanza, cioé la distanza fra due pali d'illuminazione, in questo caso è la metà, se non un terzo di quella per l'altro tipo d'illuminazione, quindi il costo progettuale e quello dell'installazione sono doppi o tripli rispetto agli altri. Se si parla di crisi economica, si dovrebbe adottare soluzioni adeguate al momento...

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