logo 3KB 04/06/2003 Immagine di
Paolo BELTRAME
Ripresa da
Mortegliano (Ud)
Sezione
Luna
Mosaico della Luna ripresa di 4 giorni; 120 KB
LUNA DI QUATTRO GIORNI
MOSAICO DI 6 IMMAGINI

Paolo ha aggiunto un'ulteriore immagine d'una fase lunare, componendo un mosaico di sei singole inquadrature; qui ci presenta il satellite della Terra di 4 giorni, presentandoci il terminatore antecedente di tre giorni il primo quarto. Il disco selenico dà una panoramica molto bella dei suoi mari, monti e crateri presenti nella parte orientale, i quali solitamente sono poco visibili nei giorni seguenti il primo quarto, quando la luce solare quasi verticale ne "appiattisce" tutti i dettagli.
I mari visibili sono: Frigoris (in alto a destra), Lacus Somniorum (un'insenatura del Mare Serenitatis qui ancora in ombra), Crisium (sul bordo orientale un po' sopra l'equatore), Tranquillitatis (a sinistra del precedente), Foecunditatis (quello in basso a destra) e Nectaris (quello in basso a sinistra) entrambi nell'emisfero meridionale.

Partendo dal Polo Nord e andando verso sud, le principali formazioni che si distinguono bene sono, con l'avvertenza che ove non indicato diversamente i nomi si riferiscono a crateri: Gartner per metà ricoperto dalla lava fuoriuscita dal Mare Frigoris, De La Rue, Endymion, il piccolo Dominique, Atlas, Hercules, tutti attorno al Mare Frigoris. Poco più a sud ci sarebbero tre crateri di media dimensione: Burg, Plana e Mason, separati dai precedenti dalla Lacus Mortis, ma qui sono ancora in ombra; potete guardarli andando all'immagine della Luna di 5 giorni.
A media latitudine e sino al Mare Crisium, partendo dal bordo lunare e proseguendo verso il terminatore, troviamo disposti il grande cratere Messala, Geminus, Buckhardt, Delmonte, Cleomedes e Tralles poi, in una fascia parallela, Cepheus, Franklin, Kirchoff, Newcomb, Roemer; ancora più in là ci sono Danhill, il grande Posidonius, Chacornac, Lemonnier in parte coperto dalle lave del Mare Serenitatis: tutte queste formazioni sono sul terminatore, pertanto si osservano con un po' di difficoltà e alcune sono per gran parte in ombra. Se usate una carta lunare le potrete comunque riconoscere. Più a occidente ci sono i Monti Taurus, fra i crateri Lemmonier e Littrow, poi ci sono vari altri craterini per terminare sulla sponda del mare Tranquillitatis con Maraldi e Vitruvius (quest'ultimo proprio sul terminatore).

Scendendo sino all'equatore, a ovest del Mare Crisium notiamo Tisserand, Macrobius, Proclus, Lyell (già sul margine del Mare Tranquillitatis); all'interno del Mare Crisium si vedono Picard e addirittura il minuscolo Peirce. Esattamente a metà del "canale" che separa Mare Foecunditatis e Mare Tranquillitatis c'è il cratere di media dimensione Taruntius, mentre il piccolo Secchi è sul promontorio che sale verso nord dal bordo meridionale che separa i due mari.
A oriente del Mare Foecunditatis ci sono i giganteschi Langrenus e Vendelinus, Petavius; fra questo mare e Mare Nectaris ci sono (salendo verso nord) Santbech, Colombo, Godenius, Gutenberg, Capella e Isidorus. Sul bordo orientale di Mare Nectaris ci sono i Monti Pyrenei.

Sulla sponda meridionale del Mare Nectaris si trova Fracastorius, sede di uno degli allunaggi delle Missioni Apollo, col bordo settentrionale parzialmente ricoperto dalle lave del mare sul quale si affaccia; esso è sul terminatore, ma visibile, in quanto il suo bordo occidentale resta illuminato dai raggi solari. Lo si riconoscerà facilmente perché alla sua destra c'è un craterino, anch'esso illuminato dalla luce radente della nostra stella. A ovest del Mare Nectaris si trovano tre dei crateri allineati più famosi: Teophilus, Cyrillus e Catharina: del primo e del terzo potete osservare un archetto di luce corrispondente al bordo più alto della parete orientale dei due crateri. Il secondo, invece, è ancora immerso nella notte lunare e vi emergerà solo il giorno seguente la ripresa sopra. Nel "braccio di mare" che separa Mare Nectaris da Mare Tranquillitatis non si vedono né Mädler, il più meridionale, né Torricelli, né Maskelyna, quello più settentrionale, in quanto tutti con le pareti troppo basse e ancora totalmente immersi nella notte lunare.
Scendendo ancora notiamo centinaia di altri crateri, dato che la zona polare sud é quella più intensamente craterizzata, fra i quali spiccano alcuni molto ampi. Sul bordo orientale i maggiori sono (scendendo verso il polo): Furnerius, il gigantesco Janiseh (sul quale si sovrappongono altre strutture più recenti quali Fabricius e Matius), Helmoltz e Neumann, sino ad arrivare ai Monti Leibnitz. Scendendo dalla fascia centrale parallelamente ai precedentei notiamo sotto Fracastorius: Piccolomini, Stiborius, poi più a sud sono troppo ravvicinati e sono visti ad angolo così basso da risultare indistinguibili a chi non è esperto.
Nella fascia a ridosso del terminatore e a ovest del profondo Piccolomini, che ha un picco montuoso al suo interno, ma stavolta ne viene illuminato solamente il bordo occidentale. Più a sud ci sono altri crateri difficili da descrivere, in quanto visti con un angolo troppo basso da risultare "troppo schiacciati" prospetticamente.

Nel 2009 il socio Marco Candotti riprese la Luna di fase 4,39 giorni, in realtà come prova strumentale, ma con un risultato direi più che buono: ecco la sua opera (1800x2863 pixel, 29,6 MB compressi a 333 KB). I tre inserti al centro a sinistra mostrano il risultato dopo ogni fase di elaborazione dei dati ripresi.

L'immagine é di 493x650 pixel, a 256 toni di grigio, occupa 15,7 MB di memoria, quí compressi a 120 KB. Cliccando l'immagine l'aprirete a 1441x1900 pixel. Il nord é in alto e l'est a destra.

Telescopio Riflettore: NEWTON 200 mm di diametro; ripresa al fuoco diretto 1000 mm (f/5)
Webcam: Philips Toucam Pro
Tempo d'integrazione: 6 immagini mediate su 100 frames ciascuna
Frequenza di ripresa: 15 frames/secondo, durata singolo frame: 66 ms
Seeing: medio-mosso
logo 3KB 02/08/2003 Immagine di
Rolando LIGUSTRI
Ripresa dal
Monte Matajur (Ud)
Sezione Luna
Luna ripresa di 4 giorni da Ligustri; 108 KB
LUNA DI QUATTRO GIORNI E MEZZO
IMMAGINE A COLORI

Nuova ripresa di questa fase lunare, stavolta ottenuta da Rolando Ligustri dal Monte Matajur con il suo telescopio rifrattore apocromatico 114/600, macchina fotografica digicam Nikon Coolpix 4300 impiegando un con oculare da 25mm. L'esposizione fu di 1/6 di secondo a 100 ISO. Per le descrizioni delle formazioni lunari visibili, rimando alla descrizione della ripresa di Paolo in apertura della pagina. Rispetto all'inquadratura di Beltrame, questa fu presa qualche ora dopo, diciamo approssimativamente al quarto giorno e mezzo, dipende da quante ore sono trascorse esattamente dal novilunio, pertanto il terminatore è un po' più a ovest di quanto mostri l'immagine all'inizio pagina. Infatti ci sono formazioni già uscite dalla "notte lunare" che nell'immagine di Paolo sono ancora in ombra.

Immagine è di 263x350 pixel, a 16,8 milioni di colori, occupa 4,5 MB di memoria, quì compressi a 108 KB. Cliccando l'immagine l'aprirete a 768x1024 pixel. Il nord è in alto e l'est a destra.

Il 2 novembre 2008 Marco Candotti ha realizzato un'immagine composta da una parte di fotografia, da un'elaborazione della Luna piena e da una simluazione al computer per meglio mostrare la Luna in questa particolare fase. Se desiderate vederla cliccate questo link (2000x1898 pixel; 211 KB; 198 dpi).
Candotti ha scritto: "La parte illuminata è la somma fatta col programma Registax di 8 fotografie a 200 ISO da 1/10" di secondo a 1/13" di secondo più 4 elaborazioni della somma. Le condizioni atmosferiche erano di foschia e "atmosfera ballerina". La luce cinerea è stata ricavata da una fotografia della Luna piena, decontrastata, desaturata, sfuocata ed aggiustata di colore. Il fondo cielo è quello che si presentava quella sera con la Luna in una zona del Sagittario, però ricostruita approssimativamente a mano ricavandola da un planetario, con le stelle mostrate fino alla 5ª magnitudine per ricreare la condizione di ciò che si vedeva con l'occhio umano." Direi che il lavoro di Marco risulta di buona fattura e notevole senso estetico!

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Copyright © immagini: 2003 di Paolo Beltrame (immagine in alto), 2003 di Rolando Ligustri (immagine in basso), 2009 di Marco Candotti (immagine linkata)

Pagina caricata in rete: 10 giugno 2003; ultimo aggiornamento (5º): 12 aprile 2010