Come già scritto in altre pagine dedicate al transito, la mattina del 7 maggio 2003 il socio Mauro Zorzenon, assieme a Rolando Ligustri, Paolo Beltrame, Francesco Scarpa, Enrico Perissinotto, Marco Russiani e me, si trovava a Talmassons, presso il nostro osservatorio astronomico, per riprendere tutto il fenomeno del transito del pianeta Mercurio sul disco del Sole, che sarebbe avvenuto fra le ore 05:12 e 10:32 TU.
Altri due soci, Marco Cosmacini e Giorgio Romano, effettuavano contemporaneamente analoghe riprese da Udine, mentre Virginio Savani e Katia Coppo sono rimasti con noi a Talmassons per un tempo limitato a causa di impegni di lavoro o scuola. Come si nota dalle varie immagini già caricate nel sito è stato un vero lavoro di gruppo, anche se poi il merito delle singole riprese (fotografiche, con webcam o con filtro H alfa) spetta materialmente ai singoli soci; nei prossimi giorni vi mostrerò altri lavori.

Le inquadrature riprese da Mauro Zorzenon mostrano una porzione del disco della nostra stella, quella interessata dall'uscita del pianeta, sulla quale si staglia il piccolo disco nero di Mercurio, il quale sottintende solamente un diametro di 12" d'arco. La superficie solare mostra la sua "granulosità" dovuta ai moti convettivi ascendenti e discendenti, mentre il pianeta, se non altro per il fortissimo contrasto di luminosità, non può far vedere nulla della sua superficie (pur essendo privo d'atmosfera).
Il primo fotogramma di Mauro venne ripreso dieci minuti prima del terzo contatto, quando Mercurio era ancora "lontano" dal bordo solare; il secondo, terzo e quarto mostrano il progressivo avvicinamento del pianeta al bordo solare. Il quinto fotogramma mostra Mercurio ormai a ridosso del bordo e il sesto esattamente al 3° contatto (alle ore 10h 27m 40s T.U.) Quelli successivi mostrano la progressiva avanzata di Mercurio, che pian piano esce dal transito, culminato alle 10h 32m 00s col quarto contatto, cioé quando i due dischi (del pianeta e della nostra stella) non si sovrapponevano più nemmeno per una minima parte.

La sequenza di Mauro venne realizzata con una webcam, come quella di Perissinotto e ricavata dai brevi filmati .avi che hanno poi prodotto i 12 frames composti qui in un'unica immagine. Invece quelli fotografici sono il risultato di un'unica esposizione e non beneficiano della composizione di parecchi frames registrati mediante webcam.
Sotto quest'aspetto è senz'altro più utile processare immagini planetarie o simili ricavate da filmati di webcam, che riescono a produrre una qualità complessiva molto buona, rispetto alla tradizionale pellicola fotografica, sensibile anch'essa alla tremenda turbolenza atmosferica diurna, presente anche durante questo fenomeno, incapace di "congelare" l'immagine perché solitamente di esposizione più lunga (anche se non sempre col Sole). Il risultato è comunque molto buono, in quanto si vede chiaramente la granulosità della superficie solare, la quale indica una risoluzione spaziale di circa 600 km sulla superficie del Sole, a 150 milioni di km di distanza!

Quest'immagine ha una dimensione di 350 x 498 pixel, è a 16,7 milioni di colori; occupa 3,1 MB, qui compressi a 91 kB. Cliccando l'immagine l'aprirete a 700 x 997 pixel. L'immagine precedente, quella con 9 frames, venne sostituita da questa con 12 il 18 maggio 2003.