31/03/2001
ore 01:36 TU
Immagine di SOHO (ESA/NASA) Ripresa dallo spazio Sezione: Sole
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GRUPPO DI MACCHIE SOLARI N° 9393

Quest'immagine venne ripresa dal satellite SOHO il 31 marzo 2001, alle ore 1:36 TU, e mostra il più grande gruppo di macchie solari apparso negli ultimi dieci anni: il n° 9393. Più precisamente l'immagine mostra tutta la fotosfera solare, cioé l'intero disco come lo vediamo pure noi impiegando gli opportuni filtri, però in condizioni di visibilità ottimali, in quanto preso da una sonda spaziale situata in un punto dove la gravità solare e terrestre+lunare si annullano (punto lagrangiano). Essendo l'immagine ottenuta dallo spazio, quindi senza le interferenze dannose della turbolenza atmosferica, delle nubi, ecc., è virtualmente perfetta, perciò priva dei classici difetti delle immagini riprese da terra.

Data l'importanza per il "tempo spaziale" (space weather) che questo gruppo ha avuto per oltre una settimana, con flare, eruzioni solari e altri fenomeni energetici come mai si erano verificati da quando esistono i satelliti per compiere tali misure, mi è sembrato giusto presentare l'immagine presa dal satellite che più di ogni altro ha permesso di studiare il Sole come mai in precedenza, ad esclusione del solo Ulysses, il quale continua a circumnavigare il Sole e a mostrarci come irradia a tutte le latitudini solari. Combinando le osservazioni di Ulysses, SOHO e degli altri osservatori solari spaziali, le conoscenze sulla nostra stella sono progredite notevolmente. Il gruppo 9393 è quello più grande, visibile in alto a destra. L'elenco degli altri gruppi lo potete vedere nell'immagine più piccola inserita qui sotto, presa sempre dalla sonda SOHO il 31 marzo 2001 (alle 01:36) UT (TU), alla quale sono state sovrapposte le sigle dei gruppi di macchie solari presenti in quel momento.

8KB; link 125 KB

Come pietra di paragone con il nostro lavoro, qui linkiamo l'immagine di Marco Cosmacini, un'immagine pubblicata da riviste nazionali essendo di assoluta qualità (e lo si vede bene). Il gruppo 9393 si nota nella parte alta sulla destra, mentre le altre macchie che si vedono sulla fotosfera solare sono gruppi indipendenti.

Il grafico qui sotto mosta l'indice kp durante la fase di massima attività del gruppo di macchie solari 9393, quando raggiunse e superò abbondantemente il valore di 9. Se l'indice supera il valore 5 viene colorato in rosso, indicando così la possibilità di un'aurora ad alta latitudine (+70° e -70°) sia nell'emisfero settentrionale, che in quello meridionale. Se il valore sale a 7 o 8, c'è una possibilità sempre maggiore che le aurore si possano osservare anche a medie latitudini, a +/- 55-65°, cioé alla latitudine geografica della Danimarca, Germania del nord e Scozia. Se kp supera il valore di 9 l'aurora potrebbe essere osservata pure dal nostro paese, indicativamente dalla latitudine di +45°, cioé dalla Pianura Padana.

7 KB; indice dell'attività solare

Molto raramente le aurore possono venire osservate persino dall'Italia meridionale, quindi dalla latitudine di +40°, ma ciò accade così raramente che viene considerato un fatto eccezionale. Dalle informazioni che dispongo, nel periodo di massima attività del presente ciclo solare, cioé nel periodo 1999-primavera 2002, dall'Italia si sono osservate tre aurore, mentre altre cinque si sarebbero potute vedere con un po' di difficoltà se non ci fosse stata copertura nuvolosa. Poter vedere un'aurora o due ogni ciclo solare è già una bella "fortuna" per noi italiani, quindi a me è già andata bene avendo visto l'aurora rossa del 6-7 aprile 2000. Peccato che nei decenni scorsi, quando l'inquinamento luminoso era enormemente minore e avevo osservato almeno altre 5 aurore, non disponessi di una macchina fotografica reflex.

Qui sotto invece mostriamo l'animazione di SpaceWeather, realizzata componendo in "animated gif" i fotogrammi presi ogni giorno, in un periodo di circa due settimane, della fotosfera solare. Mentre il 9393 e gli altri gruppi di macchie solari si spostano da sinistra a destra, secondo il verso di rivoluzione della nostra stella, noterete che essi cambiano forma e la loro dimensione. Un ingrandimento della superficie scura, occupata dall'ombra e dalla penombra delle macchie, solitamente rispecchia un loro tasso d'attività in aumento. In prima approssimazione si può quindi dire che più il gruppo è grande e più è attivo.

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Qui invece mostriamo l'immagine della fotosfera solare, sempre presa dal sito di SpaceWeather, con l'evoluzione del gruppo di macchie solari n° 9393, realizzata componendo tre singoli fotogrammi presi a distanza di una rotazione solare l'uno dall'altro, abbracciando quindi un periodo di poco meno di due mesi, dal 25 marzo sino 18 maggio 2001. Il momento scelto è quello dell'apparizione del gruppo al bordo orientale, cioé quando, se formatesi nell'emisfero non visibile, si mostrano per la prima volta. Come vedete, il 9393 si era già ben formato al momento della sua prima apparizione, intorno al 20 marzo; esso doveva avere già almeno una settimana di vita. Dopo il primo transito, esso è scomparso ad occidente, per ripresentarsi (dopo mezza rotazione) nei giorni immediatamente dopo Pasqua, quindi intorno al 16 aprile. Non è infrequente che un gruppo si mostri per due rotazioni, mentre è già più insolito che esso mantenga comunque un'elavata attività magnetica. Transitato nuovamente al bordo occidentale, la domanda che si posero gli astronomi era: "Riuscirà a ripresentarsi ancora una volta?" Effettivamente, come si nota dalla parte inferiore della tripla ripresa, questo è accaduto, ed è molto raro che accada, anche se il gruppo ha perso gran parte della sua estensione, la maggiore del decennio, e dei suoi componenti (le singole macchie). Ora è tramontato di nuovo ed è francamente improbabile che possa mantenersi ancora vivo per una quarta rotazione; sarebbe un evento veramente insolito, per la fisica solare.

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Tutte le immagini e animazioni di questa sezione (e non del CAST) sono state prese tra quelle presenti nel sito SpaceWeather.com della NASA, che vi invitiamo a visitare regolarmente se siete interessati a questo tema. Ringraziamo cortesemente il dottor Bishop e tutto lo staff del sito per il fantastico lavoro che quotidinamente effettuano e gli autori delle riprese del Sole per l'uso delle immagini.

L'immagine di SOHO ha una dimensione di 350 x 350 pixel; è a 16.7 milioni di colori ed occupa 512 KB, qui compressi a 125 KB. Cliccandola l'aprirete a 512 x 512 pixel.

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Copyright © 2001-2002 di Lucio Furlanetto (testo)
2001 di NASA (immagini e animazione) e 2001 di NOAA (grafico del kp)

Pagina caricata in rete: 26 maggio 2001; ultimo aggiornamento (4°): 5 settembre 2003