VENERE RIPRESA DALLA SONDA VENUS EXPRESS

Aggiornato al 7 maggio 2007


Venere è il secondo pianeta del Sistema Solare per distanza dal Sole. Esso è noto fin dalla preistoria; infatti è molto brillante e si può vedere facilmente ad occhio nudo, specialmente se si trova al massimo della sua luminosità (magnitudine -4,6), in quanto è 12 volte più brillante di Sirio, la stella più luminosa del nostro cielo. Questo pianeta è sempre stato un "mistero" per gli astronomi, in quanto visualmente non si può guardare la sua superficie, essendo completamente circondato da una spessa e impenetrabile coltre nuvolosa. Gli unici particolari visibili erano alcune variazioni della coltre nuvolosa, le quali hanno permesso una stima grossolana del loro periodo di rotazione, non necessariamente coincidente con quello del pianeta. Esso è stato esplorato dalla Terra solo con l'avvento delle tecniche radar, in quanto questa banda elettromagnetica riesce a penetrare la coltre nuvolosa e raggiungere il suolo, dal quale le onde sono riflesse. Una minima parte del fascio viene ricevuto dalle antenne dei radiotelescopi, le quali hanno potuto così cominciare a tracciare una mappa relativamente dettagliata della superficie del pianeta a partire dall'inizio degli anni settanta del ventesimo secolo. Studi sempre più approfonditi hanno così permesse di appurare alcune stranezze del pianeta, come quella che la sua rotazione attorno all'asse polare è retrograda e di durata maggiore rispetto al periodo di rivoluzione attorno al Sole, fatto difficilmente spiegabile (secondo me) se non si ipotizza un catastrofico impatto con un planetesimo, agli albori del Sistema Solare, come avvenne per la Terra in occasione della formazione del suo satellite, la Luna.

First image of Earth and Moon taken by Venus Express: 92 KB; click on the image to enlarge     Terra e Luna ripresi dalla Venus Express

Immagine 1 - La prima immagine del pianeta Terra con il suo satellite naturale ricevuta dalla sonda europea Venus Express. Mostra le "falci" del Terra e della Luna mentre la sonda effettua la curvatura attorno al nostro pianeta.

Cliccando l'immagine l'aprirete a 1032 x 851 pixel.

Image credits: ESA/INAF-IASF, Rome, Italy, and Observatoire de Paris, France

Image of Earth and Moon taken by Venus Express: 12 KB     Terra e Luna ripresi dalla sonda spaziale

Immagine 2 - Immagine d'insieme del pianeta Terra con il suo satellite naturale ricevuta dalla sonda europea Venus Express.

Cliccando l'immagine l'aprirete a 400 x 400 pixel.

Image credits: ESA/INAF-IASF, Rome, Italy, and Observatoire de Paris, France

Le prime esplorazioni in situ, però, avvennero con le sonde automatiche lanciate a partire dagli anni sessanta del ventesimo secolo, inizialmente solo sovietiche e poi anche americane. Una lista cronologica delle missioni la potete leggere qui sotto. La tabella riporta la serie delle sonde sovietiche Venera e Vega, oltre alle americane Pioneer Venus. Le informazioni che leggerete sono tratte da varie fonti, in particolare dai siti della NASA, da Wikipedia e da altre fonti.

Oggetto spaziale Nazio-
nalità
Lanciato Entrata in atmosfera Massa (kg) Breve descrizione della missione (per maggiori informazioni leggete le schede dopo la tabella) Coordinate atterraggio
Venera 1 URSS 12/02/1961 ========= 643,5 Andata persa il 19/02/1961, una settimana dopo il lancio da Baikonur. ============
Venera 2 URSS 12/11/1965 27/02/1966 963 Flyby ============
Venera 3 URSS 16/11/1965 01/03/1966 958 Probabilmente si è schiantata sul pianeta.  ?
Venera 4 URSS 12/06/1967 18/10/1967 1106 Venera 4 fu lanciata da un Tyazheliy Sputnik (67-058B) per una missione di studio diretto dell'atmosfera. 19° N, 38° E
Venera 5 URSS 05/01/1969 16/05/1969 1130 Venera 5 fu lanciata da un Tyazheliy Sputnik (69-001C) per una missione che ottenesse dati dell'atmosfera. La navicella spaziale era simile a quella del Venera 4, sebbene avesse un disegno più massiccio, e trasmise dati per 53 minuti mentre scendeva nell'atmosfera appesa ai paracaduti. 3° S, 18° E
Venera 6 URSS 10/01/1969 17/05/1969 1130 Venera 6 fu lanciata da un Tyazheliy Sputnik (69-002C) per una missione che ottenesse dati dell'atmosfera. La navicella era simile alla Venera 4, sebbene avesse un disegno più massiccio come la 5, e trasmise dati per 51 minuti mentre scendeva nell'atmosfera appesa ai paracaduti. 5° S, 23° E
Venera 7 URSS 17/08/1970 15/12/1970 1180 Venera 7 fu lanciata da un Tyazheliy Sputnik per una missione che studiasse l'atmosfera e altri fenomeni del pianeta. Trasmise dati per 35 minuti a potenza normale (e 23 minuti a debole potenza) mentre scendeva nell'atmosfera appesa ai paracaduti. 5° S, 351° E
Venera 8 URSS 27/03/1972 22/07/1972 1180 Sopravvissuta per 50 minuti. 10° S, 335° E
Venera 9 URSS 08/06/1975 22/10/1975 2015 Sonda da 5 tonnellate di peso fu lanciata mediante un vettore Proton. Il sistema era attrezzata per l'atterraggio e così rinviò a terra le prime immagini (in bianco e nero) della superficie di Venere, dove il lander sopravvisse per 53 minuti prima di soccombere. 32° N, 291° E
Venera 10 URSS 14/06/1975 25/10/1975 2015 Si separò dall'orbiter il 23 ottobre, atterrando il 25 Ottobre 1975 alle ore 05:17 UTC, col sole praticamente allo zenit. Misurò la distribuzione di pressione e temperatura a varie altezze, fotografò il suolo e misurò la velocità del vento al suolo. 16° N, 291° E
Pioneer Venus
Bus + 4 probes
USA == 1978 290 ======== 37.9° S, 290.9° E
Pioneer Venus
Large probe
USA == 1978 300 ======== 4.4° N, 304.0° E
Pioneer Venus
Small probe-North
USA == 1978 90 ======== 59.3° N, 4.8° E
Pioneer Venus
Small probe-Day
USA == 1978 90 ======== 31.3° S, 317.0° E
Pioneer Venus
Small probe-Night
USA == 1978 90 ======== 28.7° S, 56.7° E
Venera 11 URSS 09/09/1978 25/12/1978 2015 Il suo modulo di discesa era stato disegnato per studiare in dettaglio la composizione chimica dell'atmosfera, la natura delle nuvole e il bilanciamento termico dell'atmosfera. Sopravvisse operativamente per ben 95 minuti, ma purtroppo non ritrasmise immagini della superficie. 14° S, 299° E
Venera 12 URSS 14/09/1978 21/12/1978 2015 Il lander portava strumenti progettati per studiare in dettaglio la composizione chimica dell'atmosfera, la natura delle nubi, il bilanciamento termico dell'atmosfera. La discesa durò circa un'ora e rimase operativo per 110 minuti. 7° S, 294° E
Venera 13 URSS 30/10/1981 01/03/1982 2015 Portava strumentazione atta a prendere misurazioni chimiche e isotopiche, monitorare lo spettro di dispersione della luce solare e registrare le scariche elettriche durante la sua fase di discesa attraverso l'atmosfera venusiana. Il lander era dotato di videocamere per prendere immagini della superficie, un penetrometro dinamico caricato a molla per misurare la compressibilità del suolo, una camera a pressione per la "cottura del campione di suolo" prelevato, uno spettrometro a fluorescenza X, e un sismometro per condurre investigazioni sulla superficie. 7.5° S, 303° E
Venera 14 URSS 04/11/1981 05/03/1982 2015 Portava strumentazione atta a prendere misurazioni chimiche e isotopiche, monitorare lo spettro di dispersione della luce solare e registrare le scariche elettriche durante la sua fase di discesa attraverso l'atmosfera venusiana. Il lander era dotato di videocamere per prendere immagini a colori della superficie, un penetrometro dinamico caricato a molla per misurare la compressibilità del suolo, una camera a pressione per la "cottura del campione di suolo" prelevato, uno spettrometro a fluorescenza X, e un sismometro per condurre investigazioni sulla superficie. 13.25° S, 310° E
Venera 15 URSS 02/06/1983 10/10/1983 4000 Il suo orbiter, assieme a quello della Venera 16, furono posti in un'orbita press'a poco polare con un periastro a 62° di latitudine Nord, con i loro piani orbitali sfasati di approssimativamente di un angolo di 4° l'una rispetto all'altra. In otto mesi mapparono l'emisfero settentrionale del pianeta fino ai 30° di latitudine nord (con una risoluzione di 1-2 km), fornendo una prima vera cartina superficiale del pianeta, anche se parziale: questo permise di studiare le proprietà superficiali del pianeta su ampia scala. 8.5° S, 164.5° E
Venera 16 URSS 07/06/1983 14/10/1983 4000 Il suo orbiter, assieme a quello della Venera 15, furono posti in un'orbita press'a poco polare con un periastro a 62° di latitudine Nord, con i loro piani orbitali sfasati di approssimativamente di un angolo di 4° l'una rispetto all'altra. In otto mesi mapparono l'emisfero settentrionale del pianeta fino ai 30° di latitudine nord (con una risoluzione di 1-2 km), fornendo una prima vera cartina superficiale del pianeta, anche se parziale: questo permise di studiare le proprietà superficiali del pianeta su ampia scala. 8.5° S, 164.5° E
Vega 1 modulo di discesa URSS 15/12/1984 1985 2500 Fu lanciata nel 1985 per studiare Venere e la cometa di Halley, utilizando il progetto base delle Venera, includendo landers e palloni atmosferici i quali rimandarono i dati per circa due giorni. 7.5° N, 177.7° E
Vega 2 modulo di discesa URSS 21/12/1984 1985 2500 Fu lanciata nel 1985 per studiare Venere e la cometa di Halley, utilizando il progetto base delle Venera, includendo landers e palloni atmosferici i quali rimandarono i dati per circa due giorni. 8.5° S, 164.5° E

Oltre alle singole schere linkate nella tabella qui sopra, altre informazioni su queste missioni le potete leggere nella pagina dedicata al pianeta Venere. Per approfondire ulteriormente l'argomento, visitate i siti di History of Space Exploration (a cura di Calvin J. Hamilton), ESA, NASA (soprattutto quello della sonda Magellan), Wikipedia.


Il 9 novembre 2005 è decollata la sonda interplanetaria Venus Express, realizzata dall'European Space Agency, la quale ha raggiunto Venere l'11 aprile 2006. La conoscenza scientifica del pianeta è ferma all'inizio degli anni novanta del secolo scorso, quando fu esplorato dalla sonda Magellan della NASA; dalla Venus Express ci si attende un miglioramento della conoscenza paragonabile a quello avvenuto con lo studio di Marte da parte della Mars Express.
Per leggere le pagine dedicate alla progettazione e sviluppo della Venus Express, all'integrazione dei sistemi della navicella, alla sua integrazione col razzo vettore Soyuz e col terzo vettore Fregat, al loro lancio, oltre che per vedere tante altre immagini cliccate qui.

ESOC: 262 KB; click on the image to enlarge     L'ESOC di Darmstadt

Immagine 3 - 11 aprile 2006: la sonda europea Venus Express sta per entrare in orbita attorno al pianeta Venere. Al centro operativo dell'ESA (l'ESOC di Darmstadt in Germania) fervono le operazioni; se guardate bene i pannelli luminosi e i monitor noterete sia il momento esatto (si era a 101g 06h 10m 44s di missione) che l'operazione in corso (le manovre per la VOI-Venus Orbit Insertion). Durante le manovre la sonda spaziale venne "tracciata", mediante il suo segnale radio, dalla Low Gain Antenna, guardate il secondo monitor da sinistra sulla parete in fondo alla sala.

Cliccando l'immagine l'aprirete a 2272 x 1704 pixel.

Image credit: ESA (http://sci.esa.int/science-e/www/object/index.cfm?fobjectid=39063)

Venus express in orbit at Venus: 84 KB

    Venus Express è entrata in orbita

Immagine 4 - In questa rappresentazione pittorica dell'ESA si mostra come più o meno è stato l'inserimento in orbita attorno a Venere della Venus Express. La sonda ha utilizzando il motore di manovra per effettuare la Venus Orbit Insertion (VOI).

Cliccando l'immagine l'aprirete a 720 x 576 pixel (immagine originale)

Image credit: ESA

La sonda europea Venus Express è entrata regolarmente in orbita attorno al pianeta l'11 aprile 2006 ed ha iniziato la sua missione esplorativa. Nel primo periodo il team di controllo effettuerà la regolarizzazione dell'orbita della sonda, inizierà la procedura di calibrazione degli strumenti e prenderà le prime immagini del pianeta. Quando tutto sarà a posto inizierà la presa dei dati (immagini e misure) e così si procederà per tutto il tempo di vita operativa della Venus Express. Dato che prevedo che la missione produrrà una grande mole di immagini e dati, queste saranno inserite in una nuova pagina, come ho già fatto per la missione Cassini-Huygens che sta esplorando il sistema di Saturno.
Per accedere alla pagina delle immagini della missione Venus Express, cliccate Venere_01.

First image of Venus Express: 32 KB; click on the image to enlarge     Polo sud di Venere

Immagine 5 - La prima immagine del pianeta Venere ricevuta dalla sonda europea Venus Express. Mostra una composizione in falsi colori del polo sud del pianeta, catturata dallo strumento VIRTIS il 12 Aprile 2006.

Cliccando l'immagine l'aprirete a 705 x 724 pixel.

Image credits: ESA/INAF-IASF, Rome, Italy/Observatoire de Paris, France

First image of Venus Express: 32 KB; click on the image to enlarge     Venere in UV

Immagine 6 - Il pianeta Venere ripreso nella banda ultravioletta dalla sonda europea Venus Express. Mostra la zona del polo sud del pianeta, catturata dallo strumento VMC il 12 Aprile 2006.

Cliccando l'immagine l'aprirete a 2000 x 1995 pixel.

Image credits: ESA/MPS, Katlenburg-Lindau, Germany

The video shows details of the planet’s south pole in RGB colour: 1.951 KB; click on the image to enlarge     Venere in UV, Visibile e vicino IR

Immagine 7 - Questa animazione della zona polare di Venere fu ripresa dalla Venus Express in tre bande, ultravioletta, visibile e infrarosso vicino, mediante lo strumento Ultraviolet, Visible and Near-Infrared Mapping Spectrometer (VIRTIS) nel periodo 7-11 aprile 2007 durante cinque orbite della sonda. In ciascuna delle orbite lo strumento collezionò immagini per otto ore a distanza di mezzora o un'ora l'una dall'altra. In quel periodo essa si trovava a circa 65.000 km dalla superficie planetaria e la latitudine dell'area osservata era compresa tra 90° e 50° sud, mentre la longitudine era compresa tra 20° e 150° est. Questo video mostra maggiori dettagli planetari della zona polare sud perché le immagini di partenza sono state opportunamente elaborate per aumentare il contrasto.
Usando specifiche lunghezze d'onda, a 3,8 e 1,7 micron (rosso e blu rispettivamente), le osservazioni permettono di vedere simultaneamente le aree attorno al polo sud sia di giorno sia di notte, per di più a diversa profondità nella spessa coltre nuvolosa. L'altezza osservata delle nuvole è di 65 km e più in basso. L'intersezione tra le strutture dell'atmosfera polare viste a differenti lunghezze d'onda mostrano ottimi dettagli, con alcune proprietà ottiche delle nuvole stesse.

Credits: ESA/VIRTIS/INAF-IASF/Obs. de Paris-LESIA
Pubblicato il 07/05/2007


Aggiornamento sulla situazione operativa della missione: No. 35 - Mission Commissioning Results Review (12 luglio 2006; con 12 immagini).


Immagini 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7: Copyright © 2006-2007 dell'ESA/Venus Express con eventuali altri istituti di ricerca (vedi riquadri)

Testo e traduzioni libere di Lucio Furlanetto


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Pagina caricata in rete: 17 aprile 2006; ultimo aggiornamento (5°): 22 maggio 2007