Partendo dall'aeroporto friulano di Ronchi dei Legionari (Ud), chiesi al mio compagno di viaggio Andrea Olivieri di controllare se durante il viaggio notasse la formazione di una "gloria", il fenomeno ottico mostrato nell'immagine in apertura della pagina. Durante gran parte del viaggio il fenomeno non si presentò, anche perché in Friuli il cielo era sereno e solo sopra la foce del fiume Po si trovarono le prime formazioni nuvolose compatte. La formazione del fenomeno non è rara, ma è rara la combinazione di fattori che ne permettono la fotografia, in quanto l'aereo deve volare lungo una rotta che sia ortogonale alla direzione del sole, in modo che il passeggero possa vedere la gloria dal finestrino, ma anche che la distanza tra aereo e sommità delle nuvole (possibilmente uniformi e non del tipo a cumulo) sia quella giusta, in modo che la lente formata dall'aria spostata dal velivolo focalizzi l'immagine sulla sommità delle nuvole e mostri l'ombra dell'aereo circondata dall'arcobaleno rotondo.

Il tanto affaccendamento su entrambi i lati dell'aereo è andato a buon fine quando, dopo alcune virate per preparare la discesa verso l'aeroporto di Fiumicino, Andrea ha visto un fenomeno "strano" e mi ha chiamato all'altro lato dell'aereo. Era proprio il fenomeno cercato e ben otto fotografie lo hanno ritratto. Questa è solo la prima che vi mostreremo. Invece altre due volte avevo visto il fenomeno ma non l'avevo potuto fotografare, vuoi per la scarsa sensibilità delle prime macchine digitali (fotografare attraverso il finestrino di un aereo non è semplice come potrebbe apparire) nel caso del volo Johannesburg-Cape Town nel 2001 in occasione del viaggio in Africa del Sud, vuoi perché in quel momento non avevo in mano la digicam come nel caso del volo Ronchi dei Legionari-Roma in occasione del viaggio in Tunisia nell'ottobre 2005.

L'immagine è di 900 x 600 pixel, a 16,8 milioni di colori, con una dimensione di 6,2 MB, qui compressi a 60 KB. Cliccandola l'aprirete a 1280 x 853 pixel.