L'inizio del nuovo Millennio

di Claudio Lopresti


Domenica 21/I/2001 vedo in televisione ("Mattina in famiglia" su RaiDue) il prof. Zichichi che spiega perché non c'è dubbio che il millennio sia iniziato un istante dopo la mezzanotte del 31 dicembre 1999. Il problema è sempre quello, ma ci ho messo un po' per capire il punto di vista di Zichichi... partendo dal presupposto che Zichichi non è uno stupido!

Innanzitutto Zichichi ammette che non c'è un anno zero ma dice che l'anno zero in pratica è l'anno 1 d.C. Introduce quindi i concetti di numero cardinale e numero ordinale. Se uno ha compiuto n anni (cardinale), vuol dire che è nel corso del suo (n+1)° anno (ordinale) di vita. [Per chiarezza (e semplificando) aggiungo io che il primo numero cardinale è lo zero (che segna l'origine/nascita) mentre il primo ordinale è 1° che designa lo spazio fra i cardinali zero e 1; genericamente un cardinale indica una misura (la scatola è larga 22cm) mentre l'ordinale un'entità numerabile (la prima pagina del libro); nel nostro caso specifico il cardinale indica un punto temporale mentre l'ordinale un intervallo temporale (per cui dovremmo sempre chiederci: in corso o compiuto?).] Insomma Zichichi afferma: se siamo nel 2000 vuol dire che stiamo già vivendo il 2001° anno dalla nascita di Gesù e che 2000 anni sono già compiuti. Il problema è capire se il nostro numero di anno è un numero cardinale o ordinale. Secondo Zichichi è un cardinale cioè un ordinale compiuto; in realtà è un ordinale in corso! Infatti anno 2000 vuol dire che stiamo vivendo il 2000° anno dalla nascita di Gesù che si compirà solo il 31 dicembre 2000 (non per niente diciamo: "siamo nel 2000").

La distinzione è molto sottile e per capirla bisogna andare all'origine del sistema. Non basta però confutare Zichichi dicendo che non esiste l'anno zero, in quanto a Zichichi non interessa se storicamente esiste o meno l'anno zero perché l'anno zero per lui è comunque il punto di inizio dell'anno 1. Facciamo un esempio fittizio con il concetto di era: non soddisfatto della sua indiscussa autorità in campo scientifico, Zichichi conquista il potere con un colpo di stato nel settembre (o qualsiasi altro mese) di quest'anno e decide formalmente che il successivo 1 gennaio segnerà l'anno 1 dell'era Zichichi; nel settembre successivo potrà celebrare il primo anniversario del colpo di stato (sottolineando così che è già trascorso un anno dal colpo di stato), ma dovrà comunque dire che è nel corso del 1° anno (non ancora conclusosi) della sua nuova era, in quanto l'inizio dell'anno è fissato all'1 gennaio.
Storicamente le cose non possono che essere così: uno definisce giustamente come primo il nuovo anno, ma lo definisce primo quando è ancora in corso, non primo quando è già nel corso del secondo anno come immagina Zichichi. In questo senso l'anno 0 ordinale esiste (pur non essendo usato) come punto di inizio dell'anno 1 (cioé primo) dell'era, come afferma Zichichi in modo più impreciso. Quindi la vera distinzione non è fra numero ordinale o cardinale, ma fra ordinale compiuto o in corso: Zichichi sottintende che il punto temporale indicato dal cardinale coincide con il corrispondente ordinale compiuto.

La stessa cosa vale per i mesi e i giorni: gennaio è il primo mese dell'anno ma non chiamiamo gennaio il secondo mese dell'anno in cui gennaio è già compiuto! Allo stesso modo oggi è il 25 gennaio ovvero il 25° giorno di gennaio che si concluderà però solo a mezzanotte di oggi. Non a caso si dice indifferentemente "1 gennaio" e "primo gennaio"!

Di per sè si tratta di una convenzione, seppur ben motivata, come credo abbia dimostrato l'esemplificazione. Zichichi (coerentemente con la sua idea sul nuovo millennio) avrebbe potuto stabilire che l'anno 1 (chiamato, denominato, detto "anno 1") della sua era corrisponde al secondo anno, introducendo prima o supponendo all'indietro un anno zero (o in qualsiasi altro modo decida di chiamare un simile anno). Storicamente però non fu questa la convenzione usata... nè da chi stabiliva una nuova era per l'immediato futuro (Seleuco Nicatore o l'immaginario dittatore Zichichi), nè da chi stabiliva una nuova era retroattiva nel tempo nel VI secolo d.C. (come Dionigi)! Probabilmente nessuno stabilirebbe una nuova era con un anno zero (per cui si dovrebbe dire innaturalmente "siamo nell'anno zero"); tuttavia se noi oggi creassimo un'era retroattiva, useremmo sicuramente il concetto di anno zero... e infatti è proprio quello che è successo con l'introduzione del sistema astronomico per la numerazione degli anni!

Nell'esempio ho volutamente separato il momento in cui Zichichi prende il potere da quello di inizio dell'anno: infatti parliamo di una convenzione relativa alla numerazione degli anni che non pretende di modificare anche la convenzione relativa all'inizio dell'anno. Gli anni dell'era seleucide iniziano verso l'equinozio di primavera non perché Seleuco Nicatore avesse preso il potere in quella data, ma perché già prima gli anni iniziavano convenzionalmente con quella data di alto valore simbolico. Nel caso degli anni di regno, si introduce anche il concetto di anno di intronizzazione (accession year) incompleto e corrispondente all'ultimo anno di regno del precedente re. Ad esempio, Dario conquista il potere nell'XI mese dell'8° anno di regno di Cambise ma il suo 1° anno di regno inizierà con il I mese dell'anno successivo. E' vero che nel primo anno di regno avverrà il primo anniversario della presa del potere ma questo non interferisce con la convenzione della numerazione degli anni legata all'inizio convenzionale di anno.

Ritornando all'era cristiana attualmente in uso, non importa quando Dionigi pensava fosse realmente nato Gesù. Non importa neppure se la sua data convenzionale di inizio anno (che è discussa) fosse o meno l'1 gennaio, perché noi oggi abbiamo comunque assegnato alla sua numerazione di anni la nostra data convenzionale di inizio anno, anche retroattivamente!
Insomma, ci muoviamo in un mondo di convenzioni ma non sempre possiamo modificarle! Esempio calzante è proprio l'era cristiana che Dionigi fissò in corrispondenza dell'anno di nascita di Gesù: non importa se ora sappiamo o crediamo di sapere che sbagliò di qualche anno... ormai ce la teniamo così, e farei ridere (oltre a provocare errori e fraintendimenti) se datassi questo scritto al 2006 per essere fedele all'intenzione di Dionigi!

L'esempio degli anni di età proposto da Zichichi è quindi estremamente opportuno ma non nel senso da lui proposto! Anzi, potremmo dire che è l'unica esemplificazione a noi famigliare (e per questo non avvertita come tale) della convenzione di numerazione degli anni del nostro calendario. Il nostro numero di anno rappresenta l'anno in corso che si compirà solo al capodanno dell'anno successivo... Pur fraintendendo un particolare banale, la teoria di Zichichi ci ha costretto a ragionare parecchio!

A questo punto sarà bene richiamare il principio di questa discussione. Chiarita la convenzione di numerazione degli anni, se un millennio indica lo spazio temporale equivalente a 1000 anni, potremo dire di essere nel 3° millennio solo a partire dall'anno 2001 ovvero non prima che si chiuda l'anno 2000 ovvero il 2000° anno.

Ad un ulteriore livello di astrazione potremmo chiederci: perché questo problema si pone solo con i secoli e i millenni, e non con i giorni e i mesi che usano la stessa convenzione di numerazione? Il fatto è che secoli e millenni sono multipli su base 10 dell'unità di misura anno mentre non esistono nell'uso comune multipli di giorni o mesi: 30 o 31 giorni sono un mese ma un mese non è un multiplo di un giorno. Il problema si pone solo nel caso delle decadi: la prima decade di un mese inizia il giorno 1 e termina il giorno 10, la seconda il giorno 11 e termina il 20, la terza il 21 e termina con il 30. Per questo motivo possiamo festeggiare il nuovo anno senza problemi ogni 12 mesi mentre festeggiare il nuovo millennio ha creato tante discussioni!

Per maggiori informazioni visitate http://digilander.iol.it/elam/bibbia/annozero.htm#zichichi.


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