APPELLO ALLA MOBILITAZIONE DEGLI ASTROFILI
ITALIANI CONTRO L'INQUINAMENTO LUMINOSO

Aldo Righelli - Associazione Astrofili Mantovani
14 gennaio 2005

La Via Lattea non si vede più, il cielo notturno è stato cancellato dalle grandi e piccole città, l'illuminazione irragionevole e consumistica è il dato concreto che tutti gli astrofili possono toccare con mano, anzi con occhio, ogni volta che volgono lo sguardo in alto verso la volta celeste.

La volenterosa e ammirevole opera di pochissimi di noi, che ogni giorno si danno da fare per contrastare questa esponenziale crescita dell'Inquinamento Luminoso (I.L.), non è purtroppo sufficiente. Occorre un forte cambiamento di mentalità da parte del mondo degli appassionati e dei professionisti dell' astronomia: la lotta all'I.L. deve diventare una priorità assoluta.

Ma ancor prima deve crescere tra di noi astrofili la coscienza e la conoscenza del problema. Molti si illudono che con l'uso delle ultime meraviglie tecnologiche (vedi CCD, telescopi Go To ecc.) sia possibile ignorare e superare l'I.L., ma questo modo di pensare è assolutamente deleterio e controproducente in quanto porta alla errata convinzione che la tecnica tenga in vita uno spettacolo naturale che invece sta velocemente sparendo: la tecnologia non potrà mai sostituire la poesia del cielo stellato.

Purtroppo molti astrofili ritengono, quella contro l'I.L., una battaglia contro i mulini a vento allineandosi così con politici, amministratori pubblici, illuminotecnici e anche, purtroppo, scienziati famosi come Zichichi, che ci giudicano una specie di "luddisti" o nella migliore delle ipotesi dei "romantici da operetta" che vogliono fermare il "luminoso" e "infinito" progresso dell'umanità!

Se non riusciamo a fare gruppo di opinione e a renderci conto della gravità della situazione ogni volenteroso impegno, dei pochi don Chisciotte, verrà vanificato. Sappiamo che l'I.L. non ha barriere geografiche e quello che oggi è ancora un cielo accettabile in alcune zone d'Italia presto non lo sarà più; bisogna quindi mettere da parte inutili campanilismi pensando solo a curare il proprio orticello infischiandosene di quello che fanno gli altri.

Quando incontriamo gli studenti e il pubblico che viene nei nostri Osservatori bisogna sempre trattare l'argomento spiegando che, se non si ferma questa scriteriata corsa alla cancellazione del buio, non potremo più viaggiare insieme nello spazio e nel tempo osservando lontanissime galassie e nebulose. Tutti gli astrofili italiani devono partecipare e contribuire a far conoscere al grande pubblico le tematiche dell'I.L cercando di interessare sempre di più i media sia locali che nazionali.

Le tante associazioni di astrofili italiane sono ben distribuite sul territorio nazionale e quindi le possibilità di contatti con giornali radio e TV sono ampie: si tratta solo di impegnarsi e di capire che siamo noi astrofili i primi a doverci preoccupare dell'I.L. perché se non lo facciamo non possiamo pretendere che altri lo facciano per noi.

Vogliamo forse rimanere inerti fino a quando saremo costretti ad emigrare in qualche lontano deserto per poter osservare le meraviglie dell'universo?

No non possiamo rassegnarci: diamoci da fare tutti insieme, con il contributo di Cielobuio-I.D.A.-Uai pronte a mettere a disposizione le proprie esperienze, affinché avvenga un positivo salto di qualità nella dura guerra contro l'I.L. che gli astrofili possono vincere se combatteranno numerosi, uniti e convinti.

Aldo Righelli - Associazione Astrofili Mantovani


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