E' ciascuno dei due punti sulla sfera celeste nei quali l'eclittica interseca l'equatore celeste.
In pratica è l'istante in cui il centro del Sole attraversa uno dei due punti suddetti, ovverossia 
quando la longitudine celeste del centro del Sole è pari a 0° (punto gamma) o 180°. 
Si ha solitamente l'equinozio di primavera il 21 marzo, mentre l'equinozio d'autunno 
 il 23 settembre. 
E' uno dei due punti (primaverile e autunnale) sulla sfera celeste dove 
l'eclittica (che è il percorso
 apparente del Sole nel cielo) interseca l'
equatore celeste.
A causa delle precessione, questi due punti, nel corso del tempo, si spostano, quindi la 
posizione delle stelle nei cataloghi e negli atlanti si riferiscono ad un "equatore ed equinozio 
medio" per una specifica epoca. Per il riferimento di posizione degli oggetti trattati nelle 
pagine web di ICQ/CBAT/MCP viene sempre usato l'equinozio per l'anno J2000.0, mediando il 
sistema di riferimento per l'inizio dell'anno 2000, prima del 1992, molti astronomi hanno usato 
l'equinozio dell'anno B1950.0.   Molti vecchi atlanti e cataloghi usano come riferimento
l'equinozio del 1950.0, quindi gli osservatori devono prestare molta attenzione quando tracciano 
la posizione (e quando riportano le posizioni!) usando l'equinozio più appropriato.
(La B o la J che precedono questi anni di riferimento indicano, rispettivamente, 
l'anno besseliano e 
l'anno giuliano).  
Le differenze nelle posizione degli oggetti quando data per l'anno 1950.0 o 2000.0, corrisponde 
a diversi minuti d'arco ! 
La seconda definizione è stata tradotta dalla pagina del glossario del sito internet di MPC/CBAT/ICQ.
A loro volta alcuni riferimenti per alcune delle definizioni di questo Glossario vennero prese 
da altre fonti; in particolare dall'annuale Astronomical Almanac (Washington: U.S.G.P.O.), 
da The Explanatory Supplement to the Astronomical Almanac, ed. di P. K. Seidelmann (1992, 
Mill Valley, CA; University Science Books), da A Manual of Spherical and Practical Astronomy, 
di W. Chauvenet (1960, New York: Dover), 1, 603 e dallo Spherical Astronomy di E. W. 
Woolard e G. M. Clemence (1966, New York: Academic Press). 
Si ringraziano tutti gli autori e si ricorda che essi detengono i diritti d'autore sulle rispettive parti.