NOAA (numero)

La definizione è stata trovata nel riquadro dell'articolo "Il Sole" di Roberto de Manzano (edito su Coelum n° 38 - febbraio 2001). Si ringraziano l'autore e l'editore.

Ulteriore precisazione sulla numerazione
La codificazione del NOAA è ormai universalmente adottata sia nell'ambito professionistico che amatoriale, pertanto la sua corretta applicazione è molto importante. Michele Ferrara, nel numero 59 di Coelum (gennaio 2003) fa delle importanti precisazioni che ritengo sia utile riferire. Ringrazio l'autore dell'articolo e l'editore per le informazioni tratte.

La codificazione venne introdotta nel gennaio 1972, durante la discesa dell'attività solare verso il minimo, dai ricercatori del NOAA, un organismo nato nel 1970 per volontà dell'amministrazione Nixon. I ricercatori volevano conteggiare le regioni attive (con o senza macchie solari) che apparivano sulla fotosfera solare, assegnando loro un numero progressivo a cominciare da 1, che fu assegnato il 5 gennaio 1972. Trent'anni dopo, il 14 giugno 2002, essendo stato assegnato il n° 10.000, una circolare del NOAA informava, che per fini operativi, doveva essere mantenuto il formato a quattro cifre per la numerazione, trasformando il n° 10.000 in 0000, e che quindi la numerazione sarebbe ripartita dal numero 0001.
Per usi diversi dalla numerazione, invece, le disposizioni dell'organismo americano erano quelle di sopprimere gli zeri iniziali o di mantenere le cinque cifre. Quindi, per quanto concerne l'elaborazione di dati ufficiali e la stesura di moduli o rapporti vari, la progressione adottata è 9998, 9999, 0000, 0001, 0002 e così via. Per qualsiasi altra finalità, come per la divulgazione su rivista, internet, libri, oppure per la realizzazione di immagini o altro, la sequenza da adottare può essere la seguente: 9998, 9999, 10000, 10001, 10002, oppure 9998, 9999, 10000, 1, 2 e così via.
Nella circolare NOAA è stato scritto: "The necessity of using four digits is for operational purposes only".


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