2008

Un po' di fotografie


26/01/2008: Cena sociale
11/05/2008: Osservazione astronomica di fine anno a Talmassons (Ud)
01/07/2008: Andrea Saia
04/07/2008: Luciutus il Borg
05/07/2008: Notte sul Matajur
24/07/2008: Analisi di siti internet
19/08/2008: Una visita a Sottoselva
30/08/2008: Una notte poco fruttuosa
26/12/2008: La rotazione del Polo Celeste


La torta della cena sociale

Torta della cena sociale: 101 KB

Come consuetudine, in ogni associazione si tiene una volta all'anno la cena sociale, durante la quale ci si ritrova tutti assieme, di modo che si possa trascorrere una lieta serata in compagnia anche di quelle persone che magari vivono meno assiduamente la vita sociale, oppure siano così distanti dalla sede o abbiamo un lavoro così distante da impedire loro un'assidua presenza. La cena di quest'anno si tenne a Mortegliano (Ud) e quella che vedete nell'immagine è la buonissima torta servita alla fine della cena. Non ditelo in giro... ma mi sono gustato due fette!


Osservazione astronomica di fine anno scolastico a Talmassons (Ud)

Sino al tramonto i ragazzi hanno corso tutt'attorno all'osservatorio, giocando col fieno che si trovava in parte: 309 KB

La sera di domenica 11 maggio i ragazzi delle scuole materna e elementare di Talmassons sono venuti in osservatorio per festeggiare l'imminente chiusura dell'anno scolastico e trascorrere con noi una bella serata guardando il cielo. Ai ragazzi e ragazze della scuola e ai loro famigliari abbiamo mostrato il cielo, anche se all'inizio con qualche difficoltà, dovuta a delle nuvole che si sono stabilite sopra la cittadina dalle 19 alle 22, come si vede nella sequenza fotografica. Pensando che sino alle 18 il cielo era sereno e solo un'ora dopo le prima nuvole hanno iniziato a sorvolare il nostro cielo, c'era veramente da inquietarsi: la clasica "nuvola di Fantozzi" pareva essere arivata... Con un po' di pazienza, tra una nuvola e l'altra i presenti hanno potuto osservare prima la Luna, poi il disco di Saturno, i suoi anelli e vari dei suoi satelliti. Al calare del buio si sono resi visibili il lontano Marte, che distava 170 milioni di km, molte stelle e vari ammassi e galassie. Alle 23:30 il cielo era praticamente pefetto, ma a quell'ora (ovviamente) i bambini se n'erano già andati a letto!
In ogni caso ci è rimasta la soddisfazione di aver fatto divertire per varie ore quasi un centinaio di famiglie, le quali si sono trovate (come si faceva una volta) tutte insieme in un'area recintata dove i loro figli potevano divertirsi lontano dai pericoli.
Fotografie di Rolando Ligustri (CAST)

L'animazione tutt'attorno all'osservatorio al tramonto: 107 KB

Siamo ancora la sera di domenica 11 maggio, quando i ragazzi delle scuole materna e elementare di Talmassons sono venuti in osservatorio per festeggiare l'imminente chiusura dell'anno scolastico e trascorrere con noi una bella serata guardando il cielo. Qui vediamo una panoramica presa al tramonto che evidenzia alcune delle famiglie intervenute. I raggi solari che in quel momento passavano attraverso le nuvole stavano creando uno spettacolo notevole.
Fotografie di Marco Candotti (CAST)


La visita di Andrea Saia

Andrea Saia, PR of PAN: 113 KB; Click on the image to enlarge to 1415x944 pixels

Nel pomeriggio del primo luglio mi telefonò il capitano Andrea Saia, responsabile delle relazioni col pubblico della PAN (Pattuglia Acrobatica Nazionale). Visto che c'eravamo conosciuti un anno e mezzo prima in occasione della nostra serata astronomica per la PAN, e loro sono sempre impegnati con le manifestazioni della Pattuglia Acrobatica, organizzammo per la sera stessa una visita nel nostro osservatorio, che essi sorvolano sempre in occasione delle esercitazioni aeree.
Purtroppo il cielo quella sera si rannuvolò e potemmo solo scattare alcune fotografie per testimoniare la visita, senza poter fare osservazioni astronomiche. Il capitano Saia potè comunque visitare l'osservatorio e chiederci degli strumenti e della struttura.
La serata osservativa vera e propria è solamente rimandata: gli astrofili non si arrendono al maltempo!
Nell'immagine vediamo (da sinistra a destra): Stefano Codutti, il capitano Andrea Saia, il vostro webmaster Lucio Furlanetto e Virginio Savani. Andrea ed io teniamo in mano il poster calendario del 2007, regalatoci dal comandante della PAN in occasione della nostra serata astronomica nel gennaio 2007.

Fotografia di Stefano Codutti (CAST)


Arrendetevi! La resistenza è inutile: verrete assimilati!

Luciutus the BORG: 252 KB; Click on the image to enlarge to 1415x944 pixels

Un po' di autoironia non fà mai male, ma stavolta probabilmente mi stò dando la zappa sui piedi...
Nel CAST quasi la metà dei soci, tra i quali io, è appassionata di Star Trek, la mitica serie televisiva e cinematografica creata da Gene Roddenberry e negli ultimi anni, dopo la morte di Gene, portata avanti da Rick Berman, Michael Piller e altri. Visto che io ho tutte le serie (Classica, cartoni animati, Generazioni, Deep Space 9, Voyager, Enterprise, più i dieci film in DVD), ma soprattutto a suo tempo ero il segretario in carica del CAST, rientravo "nell'equipaggio della plancia dell'astronave NCC1701D". Il mio nome in codice è "Lucio-Data", visto che come il famoso androide di Generazioni (interpretato da Brent Spiner), ero il segretario tuttofare (per un decennio!)
Ma, c'è pure un ma, in quanto ho una doppia vita, come il capitano Picard che, quando fu catturato dai Borg, divenne Locutus. Bé... io sono diventato Luciutus-Borg, per l'ovvia assonanza con Locutus-Picard (interpretato da Patrick Stewart), per come ho gestito il sito, il quale cresce a piè sospinto, quasi fosse un'appendice della civiltà Borg che inglomera dentro la propria ragnatela civiltà su civiltà.
Così ora il socio Giuliano Degano, da appassionato della serie e grande buontempone qual'è, mi ha fatto diventare il Luciutus Borg, il quale acquisisce informazioni, immagini e pagine nel sito senza sosta.
Cosa volete che dica? Che quando ho visto il lavoro di Giuliano, che non so da dove abbia preso l'immagine originale del Borg, mi sono messo a ridere a crepapelle. Ringrazio in ogni caso la Paramount Pictures, Rick Berman, Micheal Piller, Brannon Braga e tutti gli altri produttori, scenggiatori, gli attori apparsi nelle serie in questi quarantadue anni e tutti coloro che hanno contribuito a rendere immortale Star Trek.

Lunga vita e prosperità.

Composizione di Giuliano Degano (CAST) su fotografia della galassia di Andromeda (presa da Marco Cosmacini e Marzia Muradore) e immagine di Star Trek (cortesia Paramont Pictures).


Una notte sul Monte Matajur

Giorgio Romano taken images with his telescope: 56 KB; Click on the image to enlarge to 1415x944 pixels

Visto che i nostri soci cercano di approfittare di ogni fine settimana di luna nuova per scattare nuove immagini, quì vi mostro Giorgio Romano sul Monte Matajur la notte del 5 luglio 2008 alle 21:31 TU/UT, mentre è intento ad acquisire una ripresa. Sullo sfondo potete osservare pure il luminoso pianeta Giove (in alto a sinistra) e le costellazioni dello Scorpione (a destra) e del Sagittario (dove si trovava allora Giove).
Digicam Canon Eos 350D; 18mm di lunghezza focale; f/3,5; 1600 ISO; 15 secondi di posa.

Fotografia di Paolo Beltrame (CAST)


Sul quotidiano Il Gazzettino

CAST website analysis: 108 KB; Click on the image to enlarge to 720x981 pixels


Una visita a Sottoselva

Piero and Laura Ripamonti with CAST webmaster Lucio Furlanetto: 136 KB; Click on the image to enlarge to 720x981 pixels

Martedì 19 agosto ho avuto il piacere di rivedere i coniugi Piero e Laura Ripamonti, residenti a Milano, i quali, ogni qualvolta trascorrono le ferie in Friuli-Venezia Giulia, vengono a trovarmi a Sottoselva di Palmanova (Ud), dove risiedo e lavoro. Anche se ci sentiamo spesso tramite posta elettronica o telefono, rivedere le persone con le quali si resta in contatto è sempre piacevole ed è diventato un appuntamento annuale al quale non vogliamo rinunciare.
I coniugi Ripamonti, che vedete ai miei lati, sono degli assidui cacciatori di aloni e archi solari, le cui fotografie potete ammirare nella gallery dei fenomeni atmosferici.


Una notte poco fruttuosa

1) CAST members Romanello, Scarpa, Codutti, Russiani, Beltrame and Malisani speak in attended that the sky makes to see of stars: 118 KB; Click on the image to enlarge to 777x583 pixels 2) Romanello, Savani, Russiani watch Romanello telescope: 77 KB; Click on the image to enlarge to 777x583 pixels
3) Paolo Beltrame watch the sky: 61 KB; Click on the image to enlarge to 777x583 pixels 4) Paolo Beltrame is in front of his Dobson telescope: 100 KB; Click on the image to enlarge to 777x583 pixels

Uun nuovo novilunio arriva e i nostri soci cercano di approfittare di quel fine settimana di luna nuova per scattare nuove immagini. Nella prima fotografia vediamo alcuni dei soci giunti sul Monte Matajur che parlano tra di loro in attesa che il cielo si rassereni; ovviamente se si è al novilunio può accadere che il cielo si copra di nuvole: la sorte non poteva scegliere un momento migliore per far arrabbiare gli astrofili... Gli inquadrati sono, da sinistra a destra: Fabrizio Romanello, Francesco Scarpa, Stefano Codutti, Marco Russiani, Paolo Beltrame e Agostino Malisani.
La seconda fotografia mostra Fabrizio Romanello seduto sulla seggiola davanti al tavolino col suo computer portatile, il quale controlla che il telescopio e la strumentazione non si ghiaccino a causa dell'umidità. Sullo sfondo si osservano Virginio Savani e Marco Russiani.
La terza immagine mostra Paolo Beltrame che osserva il cielo per vedere se la copertura nuvolosa si apre. Sullo sfondo si notano Daniela Savoini, Virginio Savani e Marco Russiani.
L'ultima fotografia inquadra di nuovo Paolo Beltrame davanti al suo telescopio Dobson da 450mm di diametro.

Fotografie di Stefano Codutti (CAST)


La rotazione del Polo Celeste

The stars rotation around north pole: 285 KB; Click on the image to enlarge to 1200x1923 pixels

La notte del 26 dicembre, Mauro Zorzenon ha scattato le immagini che hanno portato alla composizione che potete vedere qui sopra. Il lavoro necessario per realizzarla è stato notevole, per cui vi riporto quanto Mauro mi scrisse per farvi capire come operò.

"Caro Lucio,
Da un po' di tempo maturavo l'idea di registrare, sopra il nostro osservatorio astronomico (quello del CAST, Circolo Astrofili Talmassons), la più lunga traccia di stelle. La speranza era quella di avere a disposizione una notte con condizioni atmosferiche ideali, a cavallo del solstizio di inverno. Infatti, nella pianura friulana, le condizioni meteo sono prevalentemente pessime, con un cielo tutt'altro che terso e molta, molta umidità. Le uniche condizioni ideali per questo genere di ripresa si hanno quando la Bora, freddo vento di nord est, mantiene l'aria secca, ed impedisce alla fotocamera di finire annegata sotto un bagno di umidità. In precedenza avevo fatto qualche scatto di prova: sensibilità, tempi e diaframmi erano già collaudati per evitare che il pesante inquinamento luminoso della zona "bruciasse" le pose. Tutto, insomma, era pronto per la ripresa.
L'occasione si presenta, finalmente, il 26 dicembre. In poche ore una gelida Bora asciuga l'ambiente dall'acqua caduta, in abbondanza, nei precedenti giorni. La speranza era quella di riprendere il cielo per 12 ore, posizionando la fotocamera su un robusto treppiede, scattando pose di 10 minuti, intervallate da 5 secondi di pausa. Così, finito il crepuscolo, parto con gli scatti e tutto sembra andare per il meglio. Ma non è così: a metà nottata la bora ferma di soffiare e l'umidità del terreno, accumulata nei giorni precedenti, non fatica ad uscire trovando, sulle mie attrezzature, il posto ideale per congelare...
Io intanto comincio ad essere stanco, raffreddato ma non ancora demotivato. Prendo così il mio asciugacapelli a 12Volt e sfrutto quei 5 secondi di intervallo tra una posa e l'altra per dare un po' di tepore alle lenti dell'obbiettivo. La cosa va avanti per alcune ore finchè non arriva il colpo di grazia: a notte inoltrata un areo a bassa quota attraversa il campo inquadrato, rovinando una ripresa ed interrompendo, così, la continuità degli scatti. Poco male: mezzora più tardi il cielo si copre e, con l'attrezzatura completamente imbiancata dal gelo, non rimane che "tirare i remi in barca" e tornare al calduccio.
Alla fine ho potuto registrare quasi otto ore di rotazione celeste e, considerati gli inconvenienti di percorso, è andata anche bene. Durante la prima parte della notte l'osservatorio è stato utilizzato da alcuni astrofili, così la cupola appare mossa."

Non c'è nulla da aggiungere a quanto detto da Mauro Zorzenon, se non che ha realizzato un'opera degna della sua bravura e costanza.


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Pagina caricata in rete: 10 febbraio 2008; ultimo aggiornamento (9º): 13 marzo 2009