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23:17 T.U.
Immagine di
Carlo DELLAROLE
Ripresa da
Socorro (USA)
Panorami
dal Mondo
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VERY LARGE ARRAY - SOCORRO (USA)

Non è facile stabilire quale sia il più importante radiotelescopio del mondo: ce ne sono alcuni storicamente importanti, come Jodrell Bank (Gran Bretagna) e Arecibo (Portorico), che tra quelli ad antenna singola non orientabile è il più grande al mondo. Molto conosciuti sono pure Green Bank in Virginia (Usa), Parkes (Australia) e anche Medicina (il più grande in Italia). Il più grande radiotelescopio europeo, che è anche il più grande composto da una singola antenna orientabile, si trova ad Effelsberg (in Germania) ed ha un diametro di 100 metri. Bisogna però aggiungere al novero dei più famosi, e forse è anche il più importante in assoluto per la ricerca, il Very Large Array (VLA), localizzato a Socorro (New Mexico, USA), situato su un vasto altopiano roccioso adatto allo scopo. La particolarità di questo impianto sin dalla sua inaugurazione, avvenuta nel 1980, è che esso non è formato da un'unica antenna, come quelli di Effelsberg o Green Bank, ma è composto da 27 singole antenne paraboliche che si possono spostare a gruppi di 9 su tre bracci di binari che formano una gigantesca "Y". In questo modo essi raggiungono una distanza massima tra di loro di 21 km, per cui la risoluzione massima del sistema è paragonabile a quella di un singolo radiotelescopio del diametro di 21 km. In questa maniera l'intero gruppo di radiotelescopi, operando in maniera interferometrica, lavora come un'unica antenna ricevente di 21 Km di diametro. Ovviamente l'area di raccolta del segnale radio, e quindi la sua intensità, è data solo dalla somma delle singole aree dei 27 paraboloidi. Il sito ufficiale del radiotelescopio lo potrete visitate cliccando http://www.vla.nrao.edu/.

Carlo Dellarole, che di professione è geologo, in una delle sue numerose visite negli USA (quella dell'estate 2008), ha potuto fotografare anche il grande complesso del VLA. In archivio è disponibile un'immagine a maggiore risoluzione. Per gli amanti del cinema ricordo che il VLA è stato utilizzato per alcune scene del bellissimo film Contact con Jodie Foster, come il radiotelescopio di Arecibo, del quale si osservò pure una spettacolare ripresa dall'alto. Il VLA fu inquadrato anche all'inizio dello splendido film "2010-L'anno del contatto" di Peter Hyams, seguito del capolavoro assoluto "2001-Odissea nello spazio" di Stanley Kubrik, entrambi basati su romanzi di Arthur C. Clarke, scomparso il 19 marzo 2008.

Anche se sino ad ora il Very Large Array (VLA) è più grande raggruppamento di radiotelescopi al mondo, tra poco dovrebbe entrare in funzione il telescopio ALMA in Cile, il quale gli strapperà il primato. ALMA è stato realizzato da un consorzio internazionale al quale aderiscono quasi tutti i principali paesi del mondo che operano in questo settore, con decine di università e centri di ricerca che hanno dato il loro contributo.

E' in fase realizzativa anche l'Allen Telescope Array (ATA), un sistema di radiotelescopi finanziato principalmente da Paul Allen (co-fondatore di Microsoft) e Nathan Myhrvold (primo Chief Technology Officer di Microsoft), i quali lo hanno elargito una donazione complessiva di 13,5 milioni di dollari USA (a suo tempo circa 10,5 milioni di euro). E' in costruzione ad Hat Creek nel nord della California e permetterà una ricerca mirata SETI 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana.

In Italia ci sono due radiotelescopi di media dimensione, a Medicina in Emilia-Romagna e a Noto in Sicilia, entrambi formati da singole parabole con un diametro di 32 metri. A Medicina si trova pure un radiotelescopio più grande, formato da una serie di archi di parabola disposti lungo due bracci della lunghezza di 560 e 625 metri, chiamato la "Croce del Nord", che fu il primo grande strumento italiano e che opera nel progetto mondiale di radiointerferometria a lunghissima base. Nel 2010 in Sardegna entrò in funzione pure un terzo radiotelescopio italiano, il Sardinia Radio Telescope.

L'immagine è di 900x600 pixel, a 16,8 milioni di colori, con una dimensione di 15,2 MB, quì compressi a 165 KB. Cliccando l'immagine l'aprirete a 2000x1333 pixel. In archivio è disponbile un'immagine da 4368x2912 pixel, per una dimensione di 72,8 M compressi a 4.442 KB.

Digicam: Canon EOS 5D
Rappresentazione colore: sRGB
Conteggio fotogrammi: 1
Profondità: 24 bit
Distanza focale: 40 mm; f/11,3
Sensibilità equivalente: 400 ISO
Tempo d'integrazione: 1/256 secondi
Programma di esposizione: sconosciuto
Compensazione di esposizione: 0 passaggio
Risoluzione dell'immagine: 72x72 dpi

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Copyright © 2008 di Lucio Furlanetto (testo) e Carlo Dellarole (immagine)
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Pagina caricata in rete: 3 settembre 2006; ultimo aggiornamento (1º): 9 agosto 2011