CANA DI GALILEA

 

DAL VANGELO DI GIOVANNI ( 2, 1-11 )

In quel tempo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù.  Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.   Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: "Non hanno più vino".  E Gesù rispose: "Che ho da fare con te, o donna?   Non è ancora giunta la mia ora".  La madre dice ai servi: "Fate quello che vi dirà".
Vi erano là sei giare di pietra per la purificazione dei giudei, contenenti ciascuna due o tre barili:  E Gesù disse loro: "Riempite d'acqua le giare"; e le riempirono fino all'orlo.  Disse loro di nuovo: "Ora attingere e portatene al maestro di tavola".  Ed essi gliene portarono.  E come ebbe assaggiata l'acqua diventata vino, il maestro di tavola che non sapeva di dove venisse (ma lo sapevano i servi che avevano attinto l'acqua), chiamò lo sposo e gli disse:   "Tutti servono da principio il vino buono e, quando sono un po' brilli, quello meno buono; tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono".
Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.

 


 

NOTE STORICHE

Non esiste, a tutt'oggi, una documentazione archeologica convincente, ma molti indizi ci portano ad identificare l'attuale villaggio arabo con la Cana di Galilea del Vangelo.
Alcune antiche strutture murarie, infatti, confermano l'esistenza di un luogo di culto risalente al IV secolo, edificato quasi sicuramente per ricordare il primo miracolo di Gesù.
Vi sono tracce evidenti anche della presenza dei crociati, ai quali si fa risalire la sistemazione di un ambiente-cripta nel quale avevano localizzato la sala delle nozze e la cucina.
L'attuale santuario venne edificato dai francescani nel 1881.

 


 

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