GERUSALEMME
CRISTIANA

 

DA UN MESSAGGIO DI PAPA PAOLO VI

Al termine della Via Crucis noi ci sentiamo ancora le mani quasi legate all'umile e pesante legno, la croce di Gesù.  A noi pare ancora di ascoltare le ultime parole di Lui, quelle che la memoria dei presenti raccolse e ricordò nel loro suono originale, parole gridate a gran voce dal morente Crocifisso:   "Eloì, Eloì, lama sabactani?", che significa:  "Dio mio, Dio mio, perchè mi hai abbandonato?"
Lo stupore soffoca il nostro respiro.
Per fortunata vicenda di atti lo sguardo si volge all'intorno interrogando: ma perchè? ma per chi?  Noi vorremmo che quanti hanno seguito questo itinerario concedessero alla propria coscienza un istante di spontanea sensibilità e avessero a sperimentare quel momento di commozione e di simpatia che non può essere privo d'una prima gioia, quella di saperci immeritatamente, immensamente amati.
Io sono stato amato da Cristo così!
E lo può dire chiunque: il peccatore, l'incredulo, il debole, l'infelice; nessuno escluda se stesso ma lasci che la dolce violenza dell'amore di cristo per lui, proprio per lui, lo avvolga e lo vinca.
La vittoria della Croce è la vittoria dell'amore di Cristo.
E' l'alba della luce e la rifioritura della nuova vita, che verdeggia sul tronco salutifero della Croce.

(Messaggio al termine della Via Crucis, 24 marzo 1978)

 


 

NOTE STORICHE

Nonostante la fondamentale importanza che la città di Gerusalemme riveste per il popolo cristiano, il periodo in cui la città fu sotto il diretto controllo cristiano si limita a pochi secoli e si colloca tra la conversione al cristianesimo dell'imperatore Costantino con la proclamazione della libertà di culto ai cristiani (Editto di Milano dell'anno 313) e l'invasione persiana del 614, che precedette di una ventina d'anni la conquista musulmana della città operata da Omar.  Facendo propria la tecnica più volte usata dai romani, i musulmani rasero al suolo o trasformarono radicalmente quasi tutti gli edifici di culto costruiti in tale periodo.
Una seconda e molto più breve dominazione cristiana si verificò durante l'epoca delle crociate.
Espugnata la difesa musulmana con un assedio durato cinque settimane, il 15 luglio 1099 i soldati di Goffredo di Buglione entrarono in Gerusalemme, ma neppure un secolo dopo (era il 21 ottobre 1187) il Saladino riconquistò la Città Santa.
Nell'alternarsi delle conquiste e riconquiste si deve segnalare un terzo (ed ultimo) momento cristiano per Gerusalemme all'epoca della V crociata (1229), finchè nel 1244 la città ritorna sotto il dominio musulmano e non verrà mai più riconquistata.
L'ultimo baluardo cristiano in terra di Palestina fu San Giovanni d'Acri (Akko), che resisterà fino al 1291 agli assalti dei Mamelucchi.
Indispensabile segnalare la presenza dei frati francescani: dalla visita di Francesco e dal suo amore per i luoghi della vita terrena di Gesù nacque la Custodia di Terrasanta, formata fin dal suo sorgere da frati francescani provenienti da ogni parte del mondo e tutt'ora presente in oltre 70 luoghi sparsi tra Israele, Territori Palestinesi, Giordania, Siria, Libano, Egitto, Cipro e Rodi.  Fondamentale la loro attività di accoglienza e di guida per i pellegrini che da tutto il mondo giungono in Terrasanta

 


 

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