logo 12/03/2002
ore 18:05 TU
Immagine di Rolando LIGUSTRI Ripresa dall'Osservatorio Astronomico di Talmassons (Ud) Sezione Comete
Cometa Ikeya-Zhang: 31 KB
Cometa Ikeya-Zhang / 2002 C1

E otto: la 2002 C1 - Ikeya-Zhang cambia forma ogni giorno, quindi i soci (con Ligustri e Savani in prima fila) la seguono giornalemente. Non solo è la più luminosa (ha raggiunto già la magnitudine 4,6) e la bella fra le comete del periodo, ma da' grandi soddisfazioni tecniche, permettendo belle riprese che danno anche un valido contributo alla stima della sua luminosità e allo studio dei suoi cambiamenti morfologici. Una cometa molto debole è anche difficile da studiare, oltre che difficile da riprendere tecnicamente. La sua forma si è modifica ulteriormente, mostrandoci ancora una coda di gas lunga e poco aperta, ma i molti filamenti d'idrogeno ionizzato, che dipartono dalla chioma ovale e si estendono per parecchi gradi dietro di essa, cambiano forma in continuazione. Confrontando le immagini degli ultimi quattro giorni ne avrete una chiara visione. Qui ci mostra due gruppi di filamenti di gas principali, uno proprio dietro la chioma e sotto di questo, come se due zone attive del nucleo stessero emettendo molto più gas del resto del nucleo. Questo si verifica su quasi tutte le comete, cioé l'emissione asimmetrica delle varie zone del nucleo è una regolarità, non un'eccezione, in quanto la crosta scura di composti organici che ricopre il nucleo cometario si spezza preferibilmente in certe zone rispetto ad altre (ad esempio dove la crosta è più sottile). Vedremo nei prossimi giorni cosa accadrà.
Da un mail dell'astronomo Gabriele Cremonese, col quale Rolando collabora attivamente, ho appreso che astronomi giapponesi hanno individuato sodio impiegando la tecnica spettroscopica, un indizio che anche questa cometa potrebbe avere una coda di sodio, come avvenne nel caso della Hale-Bopp nel 1997. Le code di sodio (ce n'erano due) vennero scoperte per la prima volta proprio in questa cometa (la 1995 O1) e proprio da Gabriele Cremonese e dai suoi colleghi.
Ora mi affretto a caricare le ultime pagine dedicate alla cometa nel sito e poi mi recherò anch'io all'osservatorio per aiutare i soci. Ieri notte ho lavorato alle pagine sino alle 23:30 UT, ma stasera mi prendo una serata osservativa! Vi invito tutti ad ammirare quest'oggetto al telescopio, oppure con un semplice binocolo: è un vero spettacolo.
Fra le immagini presentate nel sito di Spaceweather.com ci sono anche alcune nostre.

L'immagine ha una dimensione di 350 x 350 pixel ed è a 256 toni di grigio; occupa 512 KB, qui compressa a 31 KB. Cliccando l'immagine l'aprirete a 512 x 512 pixel. La scala della ripresa è di 2.5"/pixel.

Telescopio : NEWTON da 350 mm diametro ; focale di 1750 mm ; f/5
CCD : SBIG ST9E (KAF 261)
Tempo d'integrazione : 16 pose da 30 secondi (480 secondi totali)
Stima della magnitudine pubblicata dall'International Comet Quarterly : 4.6
Stima del diametro della chioma pubblicata dall'International Comet Quarterly : +2'.2
Stima della lunghezza della coda pubblicata dall'International Comet Quarterly : +20' ; angolo di posizione : 68°
Stella di riferimento : SAO 92407

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Copyright © 2002 di Lucio Furlanetto (testo) e Rolando Ligustri (immagine)

Pagina caricata in rete: 13 marzo 2002; ultimo aggiornamento (1°): 25 marzo 2002