logo 03/11/2007
Dalle 21:56 T.U.
Immagine di
Rolando LIGUSTRI
Ripresa dall'Osservatorio
Astronomico di Talmassons (Ud)
Sezione
Comete
Comet 17P / Holmes: 112 KB; click on the image to enlarge
Cometa 17P / Holmes
La cometa Holmes è visibile ad occhio nudo!

La sera del 3 novembre 2007 l'infaticabile Rolando Ligustri prese non una, ma ben due sequenza d'immagini della cometa 17P / Holmes: una a campo medio-piccolo fatta da Torsa (col proprio telescopio apocromatico) e una a piccolo campo realizzata dal nostro osservatorio (quella che guardate qui sopra).
Nell'immagine realizzata da Torsa potete vedere la chioma verdastra e le azzurre code di ioni della cometa, in quanto presa con una lunga posa, mentre in quella mostrata in questa pagina s'osservano le varie strutture interne della chioma, il cosiddetto "ghost (fantasma)", perché presa con tempi d'integrazione molto più brevi. Le strutture interne della chioma, probabilmente generate da frammenti della Holmes staccatisi per l'outburst del 23 ottobre 2007, sono già state evidenziate nei giorni scorsi da riprese in alta definizione.

A tal riguardo riporto una nota di Rolando Ligustri su cosa sta accadendo alla cometa.
"Sulle mailing lists internazionali si è sviluppato un lungo e serrato dibattito su quale fosse e dove fosse la coda di ioni di questa cometa. Solo ultimamente, grazie ad immagini a largo campo, si è potuto vedere che la-le code ci sono, ma molto più lontane e molto più deboli del guscio luminoso che tutti noi osserviamo. Nell'immagine che vi allego, fatta sempre dai due austriaci Jager & Rehemann (con un telescopio da 12,5" a f/3,3 e impiegando un filtro blu), si nota bene che ci sono più code di ioni che si dipartono dall'estesa chioma di gas. L'immagine copre oltre 2 gradi in declinazione e 1,5 circa in Ascensione Retta. L'ho dovuta girare perchè anche loro, come molti che in questi giorni mi mandano decine d'immagini, non l'avevano orientata in maniera canonica: Nord in alto e Est a sinistra.

Invece per il "fantasma", come lo chiamano, che si vede nella parte centrale del nucleo [vi ricordo la mia foto del 1 novembre 2007 (somma di 30 pose da 30 secondi con una risoluzione di 0,8"/pixel)], oggi hanno buttato lì una ipotesi interessante (a mio parere): in pratica quello che si vede sono un numero di piccole "cometine" figlie dei pezzi persi dalla cometa principale, che hanno vita propria e quindi coda propria rispetto alla "mamma".

Per finire: nelle ultime immagini di Jager & Rehemann si vede che la parte più debole è essenzialmente di colore blu, per cui tutti gli astrofotografi dotati anche di fotocamera digitale, possono ottenere dei bei risultati: basta avere un ottimo cielo, focali corte e tanta esposizione (NdR: tempo di esposizione).

Mandi Rolando

Rolando Ligustri mi ha inviato una nuova animated gif della cometa, nella quale sono state composte le immagini prese dall'Osservatorio Astronomico di Talmassons nei giorni di 28, 29 e 31 ottobre, 1, 2 e 3 novembre 2007. Sono riprese fatte tutte con una risoluzione di 1,6"/pixel e impiegando il filtro rosso (Cousins). Dato che il file è piuttosto pesante da scaricare (quasi 1 MB), consiglio di farlo a chi dispone di linee internet ADSL, o almeno ISDN. L'animazione merita d'essere guardata, ma comporre con buona definizione tante immagini fa diventare i files piuttosto grandi in termini di KB da scaricare. Chi desidera vederla scarichi il file cometa 17P/Holmes ripresa il 3 novembre 2007, dimensione 650 x 650 pixel, 256 toni di grigio, per una dimensione compressa di 925 KB.
In seguito è stata fatta una quarta animazione, sempre impiegando il filtro rosso (Cousins), la quale comprende tutte le riprese realizzate a Talmassons da l 24 ottobre al 3 novembre 2007. Chi desidera vederla clicchi cometa 17P/Holmes (1.498 KB) (il campo inquadrato è di 16'x16'). In entrambe si vedono vari dettagli della chioma, apprezzando l'enorme aumento di dimensione, e l'inizio della "trasparenza" della nube in espansione (per questioni prospettiche si nota che il bordo si vede più denso della parte interna che sopravanza il falso nucleo).

Comet Holmes orbit diagram: 32 KB          

La posizione della cometa nel Sistema Solare riferita alle ore 08:35 TU del 5 novembre 2007 (cortesia Jet Propulsion Laboratory / NASA).

Si nota che l'oggetto dista 2,482 UA dal Sole (dalle 2,444 UA del 26 ottobre 2007) e 1,621 UA dalla Terra (dalle 1,633 UA), corrispondenti a circa 372 e 243 milioni di km rispettivamente.

L'oggetto, nel momento nel quale si scrive, si trova nella costellazione del Perseo (PER-Perseus), a circa 3,5° della stella Mirfak (alfa Persei, di magnitudine +1,8), con un angolo di posizione di 220°. E' perciò facilmente rintracciabile dall'Italia guardando appena dopo il tramonto (ore 17 TU) verso nord-nordest ad un'altezza di circa 20° sull'orizzonte. Essa è però circumpolare per l'Italia, per cui la si può osservare per tutta la notte. Per trovarla con facilità si guardi una pagina del 28/10/2007 con la fotografia realizzata da Marco Candotti, dove la cometa è cerchiata in fucsia.

Se volete vedere il cambiamento della chioma (diametro e densità), realizzata a partire dalle prime quattro immagini di Rolando Ligustri, cliccate qui.
Per cercare le effemeridi della cometa si visiti la pagina http://cfa-www.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/0017P.html.
Per vederne l'orbita si visiti la pagina http://ssd.jpl.nasa.gov/sbdb.cgi?sstr=17p;orb=1;cov=0;log=0#orb.

L'immagine ha una dimensione di 646x600 pixel ed è a 16,8 milioni di colori; occupa 4,3 MB, qui compressi a 112 KB. Il campo inquadrato è di 28'x20' d'arco e la risoluzione è di 1,6"/pixel. Cliccando l'immagine l'aprirete a 900x836 pixel.

Telescopio riflettore: Newton da 350 mm di diametro; lunghezza focale 1750 mm; f/5
CCD: Sbig ST10XME (sensore Kodak KAF-3200ME)
Tempo d'integrazione luminanza: somma di 10 pose da 20 secondi
Tempo d'integrazione crominanza B: somma di 3 pose da 180 secondi
Tempo d'integrazione crominanze V: somma di 3 pose da 60 secondi
Tempo d'integrazione crominanze R: somma di 6 pose da 30 secondi
Filtri impiegati: B (Johnson), V (Johnson), R (Cousins)

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Copyright © 2007 di Lucio Furlanetto (testo) e Rolando Ligustri (immagine)
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Pagina caricata in rete: 6 novembre 2007; ultimo aggiornamento (1°): 11 novembre 2007