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Costellazione d Canis Minor: 71 KB
LA COSTELLAZIONE DEL CANE MINORE (CANIS MINOR-CMI)
SUPERFICIE: 183 GRADI QUADRATI

Il Cane Maggiore

Il testo è stato tratto dalla rubrica sulle costellazioni curata dal Prof. Bruno Cester sulla rivista l'Astronomia (che ringraziamo per la gentile concessione).

La Mitologia

Orione

Le coordinate sono al 1950.00 quelle precise al decimo di minuto d'arco; le altre, ove è stato possibile rintracciarle, sono al 2000.00. Appena possibile si procederà al cambio al 2000.00 di tutte.

Gli Oggetti Astronomici più interessanti

Stelle Doppie
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abbiano avuto la medesima origine. anche perché mostrano di avere pure la stessa età (sui 400 milioni d'anni). Sono però alquanto separati tra loro. M 67(8h 48,3m +12°0')è un altro ricco ammasso aperto. con la magnitudine totale di 6,7 ed il diametro di 15'; si trova a poco meno di 2° ad ovest della stella alfa; ovvero circa 9° a sud dei Praesepe. Si ritiene contenga circa 500 stelle: è molto più lontano dell'altro e la distanza è stimata sui 2500 anni luce. Ma la peculiarità è che è anche molto distante dal piano della Via Lattea (circa 1500 anni luce) mentre su di esso si trovano praticamente tutti gli ammassi aperti. È molto probabile che alla parti-colarità della posizione sia anche con-nessa la sua maggiore età, rispetto a quasi tutti gli altri ammassi aperti: essa si stima sui 10 miliardi d'anni. E' una piccola costellazione coprente 183 gradi quadrati, resa evidente dalla presenza della stella Procione, di ma-gnitudine 0,35. posta a sud di Castore e Poliuce. A nord-ovest di essa appare la beta, Gomeisa o Mirzam, di magnitu-dine 2,8. accompagnata da alcune stel-le più deboli, come la gamma; la epsilon e a sud la eta. Quest'ultima è una doppia con componenti di quinta e undecima grandezza. Anche la gamma (magnitudine 4) è doppia, essendo accompagnata da una stellina di 13'a30". Mitologia Il nome della costellazione è senz'altro derivato dal nome della stella più bril-lante, la alfa, il cui nome, Procyon, significa "il precursore del cane" cioè "l'annunciatore di Sino" la cui levata eliaca, cioè la sua prima ricomparsa al mattino al sorgere del Sole, era atten-tamente osservata dagli Egizi. Proclo-ne, molto più alta in cielo, poteva pre-avvisarne l'apparizione. Per tale motivo è una costellazione molto antica, ricor-data da Eudosso e da Ipparco. i. quali (anche Tolomeo) la chiamavano Pro- cione. Si trova in Sufi, Fastronomo arabo, il nome di "piccolo cane" Al-kalb-al-asgar ed è con questo nome che oggi è nota. Stelle variabili S (7h 30,Om +8°26') è una variabile tipo Mira, rossa, che oscilla tra le ma-gnitudini 7,0 e 13,2 in 332 giorni. Stelle doppie Ce ne sono parecchie ma troppo de-boli. Parleremo perciò. per le sue pecu-liarità, soltanto di Procione. a (7h 36,7m +5°21'). La sua magnitu-dine è 0,35 ed è quindi l'Ottava stella più brillante del cielo, nonché la quarta più vicina a noi tra le stelle visibili ad occhio nudo: la sua distanza è di 11,3 anni luce. Mostra quindi anche un forte moto proprio annuo, di 1,25" in dire-zione sud-ovest; la sua velocità radiale invece è di appena 3 kmis. in avvici-namento. Nei 1861 Auwers. notando delle irregolarità nel suo movimento nello spazio, ipotizzò l'esistenza di una compagna, molto più debole ma di massa relativamente grande. che co-stringeva l~rocion~ a descrivere un'or- bita in 40 anni. Questa compagna s-en-ne cercata per decenni da vari os-servatori, tanto che il Flammarion si dichiarava certo della sua non esistenza. Invece, proprio in quegli anni, nel essa veniva scoperta visualmente all'Osservatorio Lick, a meno di 5" dalla ben più luminosa primaria. Oggi èchiamata Procione B, una stellina di magnitudine 10,7 ed è Un altro bell'e-sempio di nana bianca, cioè una stella di piccola massa ad uno stadio estremo della sua vita: non potendo infatti sfrut-tare le usuali reazioni termonucleari nel suo nocciolo, ora si sta lentamente raffreddando, dopo essersi ridotta enormemente di raggio. Si calcola infat-ti che, sebbene essa sia composta da una massa che è il 65% della massa del nostro Sole, si sia ora ridotta ~id avere un raggio che è circa due volte quello della nostra Terra: la sua densità èquindi estremamente elevata. BRUNO CESTER. Nato a Trieste il 20 marzo 1920, si è laureato alla locale Università nel 1947. Libero docente in astronomia nel 1958. Ha insegnato mec-canica razionale, fisica generale, presso 'Università di Trieste e, da parecchi anni astrofisica come incaricato stabilizzato. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni e testi di lezioni. E attivo nella divulgazio-ne scientifica, tenendo moltissime confe-renze e scrivendo articoli per giornali. Ha 'hobby dello pitturo, dei disegno e della musica e, dotato di una grande vena umoristico, si diletta nell'ideare pa-role crociate, giochi, anagrammi e fumetti.

Stelle Variabili
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Ammassi
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Nebulose
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Galassie ed altro
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Copyright © 2001-2002-2005 di Lucio Furlanetto (adattamento testo e integrazioni)

Pagina caricata in rete: 25 ottobre 2001; ultimo aggiornamento (3°): 29 maggio 2005