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LA MITOLOGIA DELLE COSTELLAZIONI

DRACO - DRAGO (DRA)


Con la coda posta tra i due "carri" e la testa sopra Ercole, questa costellazione è una delle più estese. Il drago è un mostro mitologico presente in molte culture arcaiche. Una particolarità delle stelle del Drago è che le sue stelle non tramontano mai e la costellazione occupa una posizione centrale rispetto alle costellazioni zodiacali. Queste due peculiarità hanno portato a vedere nei draghi il simbolo dell’eternità, della conoscenza e della vigilanza.

Nei miti greci il Drago compare nel ciclo delle imprese compiute da Eracle (Ercole), in particolare nell’undicesima fatica, con la quale Euristeo avevo imposto all’eroe di recuperare i frutti d'un particolare albero del giardino delle Esperidi. Il drago era posto a guardia dell'albero dalle mele d'oro che Era aveva avuto in dono dalla Terra, in occasione delle sue nozze con Zeus. In un primo momento la custodia del singolare albero fu affidata alle Esperidi, che però non esitarono a rubare alcuni dei preziosi frutti; esse, allora furono sostituite dal drago Ladone, dalle cento teste.
Per riuscire nella sua fatica, Ercole uccise il mostro con una delle sue frecce, avvelenata nel sangue dell'Idra. Gli Argonauti, passando da quelle parti poco dopo, trovarono il corpo del dragone ormai inerme, con la coda che, però, ancora si contorceva; le Esperidi piangevano la sua morte. Fu Era, moglie di Zeus, a portare l'immagine del suo guardiano alta nel cielo settentrionale.

Fra gli antichi sumeri la costellazione, assieme a quella dell’Idra e di Ercole era già nota. Nella figura di Ercole essi identificavano il dio Marduk che aveva affrontato il mostro Tiamat, smembrato poi nel Drago a nord e nell’Idra a sud. Questa potrebbe essere una delle tante allegorie della creazione del mondo dal caos primordiale.

Il Drago fu molto importante pure per la tradizione cinese, tanto da diventarne il simbolo nazionale.

La stella principale della costellazione Thuban, nel 2830 a.C. distava appena 10’ dal polo nord e il suo nome in arabo significa semplicemente "drago". La β Draconis e chiamata Alwaid, da al awaid, la "madre cammella", o Rastaban, da al ras al thu’ban, "la testa del drago". Anche γ Draconis Eltanin deriva a sua volta il nome dal al ras al tinnin che significa "testa del drago" (come Rastaban).

 

Edoardo Piani e Rubes Turchetti


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Pagina caricata in rete: 15 dicembre 2000; ultimo aggiornamento (4°): 2 maggio 2008