"Il tempo di vita delle lampade"
di Fabio Falchi
11 ottobre 2004

Il dottor Fabio Falchi dell'ISTIL, rispondendo alla domanda d'un astrofilo sulla durata delle lampade utilizzate per le illuminazioni pubbliche, ha fatto alcune considerazioni che ritengo sia utile far conoscere a tutti voi visitatori del sito.


Molte informazioni interessanti (N.d.R.: sulle lampade) si trovano qui: http://www.resodance.com/ali/home.html. In particolare è molto interessante il primo grafico di: http://www.resodance.com/ali/LLD.html Le lampade agli alogenuri metallici, rispetto a quelle al sodio Alta Pressione, hanno un costo maggiore, una efficienza iniziale inferiore, una vitta media di circa la metà, hanno un calo maggiore del flusso emesso nel tempo, hanno una maggiore componente blu che va ad inquinare maggiormente il cielo, in particolare nella banda scotopica.
Questo comporta comporta che sia estremamente svantaggioso dal punto di vista economico e ambientale il loro utilizzo al difuori di impianti per cui sono indispensabili (solo impianti sportivi con esigenze di riprese televisive). I costi di manutenzione sono infatti almeno doppi, il costo della lampada è maggiore, i costi per la bolletta sono maggiori.
A chi giova quindi il proliferare di questo tipo di lampade?
Solo ai produttori delle stesse.

Direi però che Philips, Osram & Co. dovrebbero già essere abbastanza felici dall'enorme aumento delle vendite di lapade per automobili conseguente all'obbligo di accensione durante il giorno. Io in un anno ho già cambiato tre lampade degli anabbaglianti, quando un tempo mi dimenticavo che esistessero.

dott. Fabio Falchi


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