logo 3KB 21/06/2007
19:53 T.U.
Immagine di
Paolo BELTRAME
Ripresa dall'Osservatorio
Astronomico di Talmassons (Ud)
Sezione
Luna
Luna: 116 KB
MARE NECTARIS E I CRATERI THEOPHILUS, CYRILLUS E CATHARINA

La zona inquadrata mostra l'area circostante Mare Nectaris appena illuminata dalla luce solare. Il terminatore è avanzato oltre, per cui l'illuminazione non più radente mostra chiaramente la topografia selenica. I tre cratere quasi allineati sulla sinistra, che quel giorno si trovavano a ridosso del terminatore sono Theophilus, Cyrillus e Catharina nell'ordine dall'alto in basso. Essi sono posti ad ovest del Mare Nectaris, l'ampia disteda piatta che domina l'immagine, e a nord dei Monti Altai, all'incirca poco sotto l'equatore lunare ed a metà strada tra il bordo lunare est ed il meridiano centrale.
Il craterino del diametro di circa 33 km presente sul bordo nord di Mare Nectaris, alla destra di Theophilus è Madler, il quale ha la particolarità di essere solcato da una rima. Alla destra di questo, proprio sul margine in alto, ci sono due crateri affiancati: Isidorus (di 39 km di diametro), che ha a sua volta un piccolo cratere di 8 km di diametro al suo interno (Isidorus A), e Capella (di 47 km di diametro) alla destra dei due appena citati. Il cratere di 42 km di diametro che si trova un po' in basso a destra di Madler e sotto Isidorus e Capella, praticamente sommerso dalla lava di Mare Nectaris è Daguerre, un cratere che dev'essere molto antico. Il cratere di 69 km di diametro che si trova sul bordo destro dell'immagine, all'altezza di Madler, è Gutenberg: dev'essere anch'esso un cratere antico, in quanto è quasi completamente ricoperto da lave, con le pareti del cratere poco sporgenti. Il cratere di 25 km di diametro che si trova sul bordo destro di Mare Nectaris (a ore 4) è invece Bohnenberger. Quello semicoperto dalla lava di Mare Nectaris, alla destra di Catharina, è il cratere Beaumont (51 km di diametro), mentre quello molto grande, ha un diametro di ben 120 km, che si trova a sud di Mare Nectaris è il famosissimo Fracastorius, dove allunò uno delle missioni Apollo negli anni '70 del secolo scorso.
All'interno del cratere Theophilus si nota la montagna centrale, dovuta al "rimbalzo" dell'onda d'urto dell'impatto dell'asteoride che lo ha formato contro la superficie lunare. Essa ha provocato il sollevamento della zona centrale del fondo del cratere appena formato, solidificandosi nella "formazione montuosa" che oggi vediamo. Le dimensione dei tre crateri sono abbastanza imponenti; li possiamo inserire in quelli di medie dimensioni, avendo un asse maggiore compreso tra 100 e 90 km.

Immagine è di 640 x 480 pixel, a 16,8 milioni di colori; occupa 1,7 MB di memoria, qui compressi a 116 KB.

Telescopio Riflettore: Dobson da 460 mm di diametro; f/4,3
Diaframmato a 360 mm di diametro
Senza inseguimento celeste
Webcam: Philips Toucam Pro; filtro: IR-cut
Tempo d'integrazione: somma di 180 frames sui 200 registrati
Software: elaborazione mediante Registax
La precedente immagine di Rolando Ligustri, scattata il 30/05/1997, fu ritirata il 19/07/2007 e sostituita con questa.

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Copyright © 1999-2007 di Lucio Furlanetto (testo) e di Paolo Beltrame (immagine)
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Pagina caricata in rete: 15 luglio 1999; ultimo aggiornamento (4°): 19 luglio 2007