logo 3KB 06/06/2014
dalle 22:05:32 T.U.
Mosaico di
Alberto GERMANO
Ripreso da
Pozzuolo del Friuli (Ud)
Sezione
Luna
Vallis Alpina withe crater Plato: 153 KB
LA VALLIS ALPINA CON IL CRATERE PLATO

Dieci anni dopo l'immagine di Paolo Beltrame, che era del 30 gennaio 2004, il socio Alberto Germano si è cimentato nella ripresa dettagliata della zona circostante la Valle Alpina (Vallis Alpina). Il mosaico finale, ottenuto componendo le immagini ricavate dai video originali, è venuto decisamente bene, con una panoramica della zona ben dettagliata, contrastata e ben esposta. La ripresa della valle non mostra facilmente la rima interna, la sottile spaccature tettonica della superficie lunare, evidenziata nella ripresa di Beltrame, ma presumo che Germano voglia riprenderla in futuro aumentando la lunghezza focale del sistema ottico. In quel momento la Luna era di fase 9,12 giorni ed era illuminata al 60,0%.
Nell'immagine digitale vediamo bene la frastagliata scarpata della valle, la quale scende a precipizio sino al suo fondo e taglia di netto la catena montuosa delle Alpi (Alpes). A sinistra, sulla linea del terminatore di quel giorno, notiamo il grande cratere piatto di Plato, con in basso a sinistra la catena dei monti Teneriffa. Il piccolo cratere osservabile poco in basso e alla destra della Valle Alpina è Trouvelot, ripreso chiaramente anche nell'immagine di Paolo Beltrame. L'immagine a maggiore campo di Germano ci mostra sotto le Alpi il cratere Cassini (al bordo del mosaico e semissommerso dalla lava), ancora più a destra la parte settentrionale della catena montuosa del Caucaso (monti Caucasus), disposti verticalmente, e alla loro destra i due grandi crateri Aristotele (Aristoteles) (al centro) e Eudoxus (in basso). A sinistra di Aristoteles, semisommerso dalla lava, si intravvede il cratere Egede. Il mare a nord delle Alpi è Mare Frigoris, mentre quello a sud delle Alpi è la parte settentrionale di Oceanus Procellarum, il più esteso dell'emisfero selenico a noi visibile. I tre crateri allineati in alto, dentro Mare Frigoris, sono (da sinistra a destra): Timaeus, Archytas e Protagoras; il primo dei tre si trova sul bordo meridionale del grande cratere di W. C. Bond, all'interno del quale si scorgono almeno quattro craterini.

Immagine è di 907x690 pixel, a 16,8 milioni di colori, occupa 3,6 MB di memoria, qui compressi a 153 KB.

Telescopio Riflettore: Mewlon 210 mm di diametro (focale totale f/11,5)
Webcam: IS-DMK21 con filtro IR 742
Tempo d'integrazione: immagine mediata su 1200 frame dai 1800 del video
Frequenza di ripresa: 60 frame/secondo, durata singolo frame: 16,7 ms
Software utilizzato: Registax 6 per Align/Stack e Astroart per i filtri
Seeing: medio

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Copyright © 2004 di Lucio Furlanetto (testo) e di Paolo Beltrame (immagine)
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Pagina caricata in rete: 25 giugno 2004; ultimo aggiornamento (3º): 25 luglio 2014