logo 3KB 21/07/1998 Immagine di
Paolo BELTRAME
Ripresa dal
Monte Matajur (Ud)
Sezione
Deep Sky
M 27-24 kB
NEBULOSA PLANETARIA M 27 / NGC 6853 - DUMBBELL
Descrizione del Dreyer : VB,VL,BIN,IE,DUMBBEL
Ascensione retta : 19h 59m 35.6s ; declinazione : +22° 42' 49"
Dimensioni : 8.0' x 15.2' ; magnitudine : 8.1
Distanza da Beta Cygni (Albireo) : 08° 21' 32" a sud-ovest

Quest'immagine della nebulosa planetaria fu ottenuta da Paolo Beltrame nel luglio del 1998, e mostra la nebulosa planetaria irregolare M 27 rintracciabile nella costellazione della Volpetta (Vulpecula-VUL). La qualità di questa ripresa fotografica non è comparabile con quella delle riprese ccd, a tal riguardo si veda le immagini di Rolando Ligustri e Marco Russiani, ma fotograficamente e con una lunghezza focale non elevata questo era il risultato che si otteneva di solito alcuni anni fa!
Nell'immagine qui sotto, presa sempre da Paolo Beltrame ma nel luglio del 2004, i dettagli di M 27 sono invece tanti e mostrano le diverse densità interne della nebulosità d'idrogeno, elio e altri elementi chimici rilasciati dalla stella genitrice. Quella che sembrava una "X" nella ripresa qui sopra, ora appare in tutta la sua estensione come un volume approssimativamente sferico, "quasi" come si osserva nelle immagini dei "professionisti". Ecco un miglioramento avvenuto nelle tecniche di ripresa astronomiche!

M 27 di Beltrame-145 kB; clicca l'immagine per ingrandirla

L'oggetto è situato in una zona ad alta densità stellare, proprio sulla Via Lattea. La stella più luminosa prossima alla nebulosa, che sarebbe visibile poco oltre il bordo in alto al centro della fotografia, è la SAO 88016, di magnitudine SAO 5.7 e classe spettrale F0; viene indicata nei cataloghi del Bayer e di Flamsteed come 14 Vulpeculae. Si trova a 23' 48" dal centro della nebulosa. La stella relativamente più luminosa, visibile presso il bordo destro della nebulosa, è la GSC 2141:838 di magnitudine 9.7 (AR:19h 59m 33.5s ; Dec:+22° 42' 57"). Nel planetario del The Sky (Mark IV) il bordo della nebulosa viene indicato quasi sino alla luminosa stella gialla visibile 8' 03" a "ore 04:30" dalla stella indicata poc'anzi. E' la GSC 2141:566 di magnitude 8.2 (AR:19h 59m 05.9s ; Dec:+22° 38' 03"). In questo caso il diametro dell'oggetto nebulare sarebbe più che raddoppiato.
Non ripeteremo cos'è una planetaria, descrizione già fatta in altre pagine del sito, ma sottolineeremo la difficoltà di osservare tali oggetti al telescopio; solo con grossi strumenti, ad alti ingrandimenti, si riesce ad osservare dettagli importanti in strutture di così piccola estensione angolare. Diverso è il discorso impiegando la fotografia o i ccd: le emulsioni e soprattutto i ccd sono molto più sensibili nella parte rossa dello spettro, pertanto i dettagli, usando alti ingrandimenti, si sviluppano maggiormente nella stampa o digitalizzazione. Nel caso d'emissione infrarossa, i ccd sono ancora più sensibili.

L'immagine è di 668 x 450 pixel, a 16,8 milioni di colori, con una dimensione di 1,5 MB, qui compressi a 24 kB. Cliccando l'immagine l'aprirete a 879 x 592 pixel.

Telescopio riflettore: MARCON da 20 cm; f/6,3
Diapositiva fotografica: Kodak PJM-2?
Tempo d'esposizione: 15 m

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Copyright © 2000-2004 di Lucio Furlanetto (testo) e 1998 di Paolo Beltrame (immagine)

Pagina caricata in rete: 10 settembre 1998; ultimo aggiornamento (4°): 21 settembre 2004