logo 3KB 06/08/2001 (SX)
e 14/06/2002 (DX)
Immagini: Rolando LIGUSTRI (SX)
e Paolo BELTRAME (DX)
Ripresa dall'Osservatorio
Astronomico di Talmassons (Ud)
Sezione
Deep Sky
37 KB 28 KB
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NEBULOSA ANELLO M 57 / NGC 6720
(RING NEBULA - NEBULOSA PLANETARIA DELLA LIRA)
Descrizione del Dreyer: RINGNEB,B,PL,CE,LYRA.
Ascensione retta : 18h 53m 36s; declinazione: 33° 02' 21"
Dimensioni: raggio 2.5' (0.7 anni luce); magnitudine: 9.0
Distanza: circa 2.000 anni luce)

Il soggetto inquadrato in questa pagina è la famosa nebulosa planetaria Anello M 57-NGC 6720, situata nella costellazione della Lira tra le stelle beta e gamma. L'immagine a sinistra è una ripresa che fa parte del trio d'immagini che costituiscono la prima luce del nostro telescopio sociale da 350 mm di diametro e sostituisce l'immagine presa il 6 giugno 1998.
A destra c'è una nuova inquadratura, stavolta effettuata da Paolo Beltrame il 14 giugno 2002, presa sempre dall'osservatorio ed è data dalla somma di 8 pose da 1 minuto ciascuna.
Un'altra foto di M 57 è stata ottenuta elaborando l'immagine di destra, in modo da "tirare fuori" più dettagli; i suoi pixel sono meno evidenti, perché Beltrame ha ricampionato le riprese raddoppiandone le dimensioni.

La nebulosa è di forma sferica, ma sembra anulare per un effetto prospettico. È stata generata dai resti gassosi degli strati più esterni, espulsi dall'astro quando terminò la propria riserva d'idrogeno nel nucleo. La stella posta al suo interno, nelle ultime fasi della sua vita "normale" e lasciando la sequenza principale, diventò instabile e produsse un fortissimo vento stellare. L'accumulo di gas generò la nebulosa, mentre la stella infine diventò una nana bianca. La temperatura superficiale delle stelle genitrici delle nebulose planetarie sono molto elevate (le temperature tipiche vanno da parecchie decine migliaia di gradi a oltre centomila), quindi emettono prevalentemente radiazione ultravioletta; questa scalda e ionizza il gas circostante le stelle.
M 57 è un soggetto ormai non più difficile da osservare con gli strumenti amatoriali.
In rete e sulle riviste del settore, si è vista una nuova immagine presa dal telescopio giapponese Subaru, la quale (centrata sulla riga H-alfa dell'idrogeno a 6563 Angstrom) mostra una struttura non uniforme dell'anello e la presenza d'un alone esterno, mai osservato prima con tale ricchezza di dettagli. Anche nell'immagine sopra di Rolando si nota una stellina leggermente decentrata a NE; essa non fa parte del sistema nebulare e appare sovrapposta alla nebulosa per un semplice effetto prospettico. Altre due stelle si proiettano prospetticamente sulla nebulosa: una ben visibile sul bordo esterno SE e una appena percettibile sul bordo interno SE. L'alone ripreso dal Subaru, rispetto all'immagine di Rolando, comprenderebbe al suo interno tutte le prime stelle che in questa ripresa circondano la planetaria visibile nell'ottico.

L'immagine di sinistra è di 369 x 369 pixel, a 256 tono di grigio, con una dimensione di 494.1 KB, qui compressa a 37 KB. Cliccando l'immagine l'aprirete a 502 x 502 pixel. La sua risoluzione è di 2.5"/pixel. L'immagine di destra è di 468 x 369 pixel, a 256 tono di grigio, con una dimensione di 182 KB, qui compressa a 28 KB. Cliccando l'immagine l'aprirete a 468 x 396 pixel. La sua risoluzione è di 2.5"/pixel.
L'immagine linkata ha una dimensione 1024 x 768 pixel, a 256 toni di grigio, con una dimensione di 782.1 KB, qui compressi a 89 KB. La sua risoluzione è di 2.5"/pixel.

Telescopio Riflettore: Newton 350 mm; lunghezza focale: 1750 mm; f/5
CCD: SBIG ST9E
Tempo di integrazione: 3 x 20 sec (SX) e 8 x 60 sec (DX)
37 KB
NEBULOSA ANELLO M 57 / NGC 6720
(RING NEBULA - NEBULOSA PLANETARIA DELLA LIRA)

Ligustri prese quest'immagine il 1 giugno del 2000, alle ore 23:08 TU; caso raro, la lascio nel sito, pur essendo stata presa la nuova immagine, che potete vedere sopra.

Quest'immagine è di 380 x 312 pixel, a 256 toni di grigio, con una dimensione di 231.5 KB, qui compressa a 37 KB. La risoluzione è di 2.9"/pixel.

Telescopio Riflettore : MEADE 8" ; f/6,3
Ccd : SBIG ST7 (Kaf 400)
Tempo di integrazione : 60 s in binning 2 x 2

Questa è la quarta immagine dell'oggetto ripresa da Ligustri: la prima venne presa il 6 giugno 1997 con un ccd SETI 245C (3 m) ed è stata ritirata il 20 giugno 1998; la seconda venne presa con un ccd Starlight SXL8 (2 x 120 s) il 6 giugno 1998. Il 15 novembre 2000 prese la terza immagine, sostituita il 21 agosto 2001 da quella sopra.

Un'immagine dello stesso oggetto ripresa dal socio Marco Cosmacini è stata pubblicata sulla rivista Nuovo Orione nel 1996. Per vederla, cliccate qui.

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Copyright © 1997-2002 di Lucio Furlanetto (testo), Rolando Ligustri e Paolo Beltrame (immagini)

Pagina caricata in rete: 10 settembre 1997; ultimo aggiornamento (9°): 16 marzo 2005