L'11 luglio 2010 l'amico astrofilo Carlo Dellarole si trovava assieme alla moglie Anna Nigra sull'atollo di Hao, o Haorangi, appartenente al gruppo delle isole Tuamotu nella Polinesia francese, 920 km a est di Tahiti, nella parte centrale dell'arcipelago. Hao è il quarto atollo più vasto della Polinesia dopo Rangiroa, Fakarava e Makemo. Le coordinate del sito dell'osservazione erano: Latitudine 18° 08’ 18° 08’ 00" Sud; Longitudine 140° 53’ 00" Ovest
L'atollo di Hao si estende su una lunghezza di 55 km e una larghezza di 14 km, con una superficie totale di 47 km² e una altitudine massima di 3 metri sul livello del mare. La laguna, che si estende su una superficie di 720 km², à una delle più vaste della Polinesia, ma ha un solo passaggio navigabile che la connette con l'oceano Pacifico, a Kaki, sull'estremità settentrionale dell'atollo. Il capoluogo è il villaggio di Otepa.
Secondo le informazioni storiche, il primo europeo che giunse a Hao fu Pedro Fernàndez de Quirós nel 1606; egli battezzò l'atollo Conversion de San Pablo. Fu seguito da José Andía y Varela nel 1774. L'esploratore francese Louis Antoine de Bougainville ne prese possesso il 23 marzo 1768. A causa della sua forma, lo chiamò Isola dell'Arpa. In alcune mappe figura anche come Bow Island (Isola dell'Arco). Hao fu il primo atollo delle Isole Tuamotu che l'esploratore russo Fabian Gottlieb von Bellingshausen visitò nel 1820 a bordo delle navi Vostok e Mirni.
Il campo d'aviazione militare di Hao, ora noto come aeroporto di Hao, è stato trasferito alle autorità civili nel 2000. Questo aeroporto (codice IATA: HAO, codice ICAO: NTTO) serve molte delle più piccole isole orientali delle Tuamotu, le cui piste d'atterraggio sono troppo corte per i jet da e per Tahiti. Hao forma il comune di Hao (centro principale: Otepa), che comprende anche Ahunui (disabitata), Nengo Nengo, Manuhangi (disabitata) e Paraoa (disabitata). Al censimento del 2002, la popolazione totale dell'atollo era di 1613 abitanti.
Informazioni cortesemente fornite da Wikipedia.

In questa pagina ammiriamo l'immagine che Anna Nigra, con la preparazione del marito, scattò durante la totalità, quando il Sole era circa a metà della fase massima del fenomeno. Osservano il bellissimo paesaggio tropicale della spiaggia di questo sperduto angolo dell'Oceano Pacifico mentre il Sole era completamente eclissato dalla Luna. L'obbiettivo fotografico fish-eye ha ovviamente deformato la visione, ma così ci mostra un'ampia porzione del cielo oscurato con il pianeta Venere in bella evidenza (poco sotto in basso della nuvola e a destra della palma sul bordo alto a sinistra). Per vedere meglio il pianeta cliccate l'immagine a piena risoluzione: 3888x2592 pixel, 57,6 MB compressi a 318 KB.
Per confronto osservate le immagini prese durante altre totalità: panorama, fasi dell'eclissi e panorama (Lorenzo Comolli, Egitto 29/03/2006), panorama (Marco Donati, Egitto 29/03/2006), panorama (E. Valvanover-C. Lavarian, Egitto 29/03/2006).

Per conoscere la tempistica del fenomeno, guardate la figura TSE2010globe1a.jpg (cortesia Fred Espenak/GSFC/NASA). La pagina completa presente nel sito della NASA è http://eclipse.gsfc.nasa.gov/SEmono/TSE2010/TSE2010.html.

L'immagine è di 900x600 pixel, a 16,8 milioni di colori, occupa 15,2 MB di memoria, qui compressi a 96 KB. Cliccandola l'aprirete a 2000x1333 pixel. L'originale è disponibile in archivio: "grande campo.jpg" (e .raw).

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Pagina caricata in rete: 23 luglio 2010; ultimo aggiornamento (1º): 24 luglio 2010