logo 3KB 27/07/2009
23:08-23:22 T.U.
Immagini di
Paolo BELTRAME
Riprese dall'Osservatorio
Astronomico di Talmassons (Ud)
Sezione
Pianeti
Jupiter and Europa: 51 KB
GIOVE COL SATELLITE EUROPA E LA SUA OMBRA

Il 19 luglio 2009 l'astrofilo australiano Anthony Wesley scoprì che su Giove si notava una strana nuova formazione di colore scuro, la quale mai era stata descritta in precedenza. Io in quei giorni mi trovavo in Cina ma, nonostante il pochissimo tempo che avevo per collegarmi a internet, notai subito che la faccenda aveva calamitato parecchi osservatori, sia di astrofili (i più pronti a seguire un nuovo fenomeno) sia professionistici. Ricordando quanto visto nell'estate del 1994, quando la cometa Shoemaker-Levy 9 precipitò su Giove, si capì immediatamente che il fenomeno doveva esser stato provocato da un corpo che aveva colliso col pianeta gigante, anche se forse non si saprà mai se si trattava d'un asteroide o d'una cometa. Nel giro d'una settimana vari osservatori fornirono immagini e dati e persino il Telescopio Spaziale Hubble bloccò le sue osservazioni per guardare Giove. Anche grazie alle riprese ad alta risoluzione di astrofili (in particolare quella del 27 luglio dell'italiano Raffaello Lena di Roma), si notò che i punti d'impatto probabilmente erano due adiacenti, facendo ipotizzare che o i corpi erano due ma molto vicini, oppure che il corpo impattante a causa della forte gravità del pianeta s'era fratturato in due sub-unità prima di colpire l'alta atmosfera gioviana.
La fotografia presentata sopra è opera del nostro socio Paolo Beltrame, il quale la riprese dal nostro osservatorio alle 01:08 (in ora legale) del 28 luglio 2009, corrispondenti alle 23:08 del 27 luglio. Nonostante che in quel momento il seeing non fosse buono, vista l'eccezionalità dell'evento Beltrame riprese ugualmente il pianeta, sul quale si notano chiaramente le principali bande e formazioni. In alto, quindi nell'emisfero gioviano meridionale, vi vede distintamente un'ombra scura allungata, sede del sito d'impatto del corpo collidente Giove. Nell'immagine a sinistra si vede pure il satellite mediceo Io.

Jupiter view in infrared band: 32 KB

Nell'immagine qui sopra Paolo Beltrame ci mostra l'aspetto di Giove un quarto d'ora dopo la ripresa sopra, ma nella banda infrarossa. Essendo monocromatica l'immagine finale è in bianco e nero. Il sito dell'impatto dell'oggetto precipitato su Giove è chiaramente visibile anche qui.

L'immagine di apertura ha una dimensione di 640x480 pixel, è a 16,8 milioni di colori; occupa 1,7 MB, qui compressi a 51 KB.
L'immagine sotto ha una dimensione di 640x480 pixel, è a 256 toni di grigio; occupa 600 KB, qui compressi a 32 KB.

Telescopio Riflettore: SC da 280 mm di diametro (f/10)
Impiegata una lente di Barlow 3x; lunghezza focale finale: 6600mm
Webcam: Philips Toucam Pro
Filtri: IR-cut (immagine in alto); GR715 (immagine in basso)
Tempo d'integrazione: somma di 1000 frames su 1200
Frequenza di ripresa: 20 frames/secondo, durata singolo frame: 50 ms
Elaborazioni: Iris
Seeing: III-IV

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Copyright © 2009 di Lucio Furlanetto (testo) e Paolo Beltrame (immagini)
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Pagina inserita in rete: 3 agosto 2009; ultimo aggiornamento: 3 agosto 2009