logo 29/09/2008
03:20-03:45 T.U.
Immagini di
Mauro ZORZENON
Riprese dal
Altopiano del Montasio (Ud)
Sistema
Solare
Image 1: Zodiacal Light, single 5 minutes exposure: 110 KB; click on the image to enlarge Image 2: Zodiacal Light, summa of 4 exposures of 5 minutes: 125 KB; click on the image to enlarge
LA LUCE ZODIACALE FOTOGRAFATA DAL MONTASIO

Il socio del CAST Mauro Zorzenon ha nuovamente realizzato delle esposizioni di grande effetto, stavolta mentre si trovava sull'altipiano del Montasio, una zona frequentata dagli appassionati di montagna della nostra regione. Ha ripreso uno dei fenomeni più elusivi che un astrofilo può guardare o fotografare: la luce zodiacale, cioé la luce diffusa dalle particelle di polvere che sono disperse sul piano dell'eclittica del Sistema Solare. Il fenomeno non è raro, anzi sarebbe facilmente osservabile durante i mesi di febbraio, marzo o aprile e poi nei mesi di settembre, ottobre e novembre se si disponesse d'un cielo sereno e terso, libero da ostacoli all'orizzonte orientale o occidentale (a seconda del periodo dell'anno) ma soprattutto privo di inquinamento luminoso . Il problema sta soprattuto nel fatto che l'inquinamento luminoso e ogni luce maschera questo fenomeno di debole dispersione luminosa!

Come Zorzenon ci ha scritto: "Stamattina, complice l'ottima trasparenza presente a 1500 metri di quota sull'altopiano del Montasio, abbiamo potuto ammirare la Luce zodiacale. Si tratta, per chi non fosse a conoscenza del fenomeno, di un debole cuneo di luce visibile appena sopra l'orizzonte, nella direzione dove sorge o tramonta il sole. Visibile con maggior facilità in autunno, a nord-est, prima del crepuscolo mattutino o in primavera, a sud-ovest, dopo il calare della notte. E' un fenomeno dovuto alle polveri sparse lungo il piano delle orbite planetarie, polveri illuminate dal sole. Poichè è molto debole, la sua osservazione necessita di una grande trasparenza atmosferica e l'assenza di inquinamento luminoso. Già la presenza di Venere in cielo ne rende impossibile la visibilità."

Purtroppo queste condizioni sono ormai molto rare nei paesi industrializzati, ma sino alla metà degli anni ottanta del secolo scorso, era possibile vederla qualche volta persino dalla pianura e io stesso, da bambino negli anni sessanta la osservai -senza riconoscerla- varie volte. Nei due decenni successivi, questa volta sapendo cosa fosse, perché nel frattempo avevo iniziato a comprare le riviste astronomiche allora disponibili, la riosservai altre decine di volte. Era possibile vederla come un triangolo luminoso inclinato che partiva da dove si trovava il sole sotto l'orizzonte e proseguiva in cielo per una trentina di gradi restringendosi progressivamente. In realtà la luce attraverserebbe tutta l'eclittica, per cui (in condizioni di cielo perfetto) la si vedrebbe come una sottilissima striscia di luce diffusa che attraverserebbe il cielo lungo l'eclittica da un orizzonte all'altro. Addirittura, sull'eclittica e in direzione antisolare (cioé in direzione esattamente opposta al Sole) si potrebbe vedere il Gegenshein, una macchia luminosa che è rarissimo poter vedere. Di questo elusivo fenomeno ricordo solo la fotografia ripresa dall'astronomo Marco Fulle dell'Università di Trieste, il quale lo fotografò nel 1999 dall'isola di Vulcano, nel mar Tirreno.
Oggi, come detto precedentemente, a causa dell'inquinamento luminoso e delle polveri in sospensione nell'atmosfera è quasi impossibile osservarla dalla pianura ed è diventato raro vederla persino dalle nostre montagne. Pertanto è un fatto abbastanza raro poi riuscire a fotografarla bene come Zorzenon ci mostra nell'esempio quì sopra.

La fotografia di sinistra è stata impreziosita dal passaggio d'una meteora transitata proprio nel campo ripreso dalla digicam; complimenti a Mauro Zorzenon per la stupenda fotografia che ritrae insieme i due fenomeni tutt'altro che facili da fotografare. In aggiunta all'immagini compresse mostrate a inizio pagina, quì sotto vi aggiungo i link per poter vedere entrambe le immagini a maggiore risoluzione.

Nel sito ci sono altre riprese, una fatta da Stefano Codutti nel lontano 1985 che, a quanto ci risulta, fu la prima ripresa amatoriale fatta dal Friuli-Venezia Giulia, mentre altre tre fotografie del fenomeno furono scattate da Giuliano Degano nel 1996.

Immagine a sinistra ha una dimensione di 600x461 pixel, è a 16,8 milioni di colori; occupa 2,8 MB, quì compressi a 110 KB. Cliccandola l'aprirete a 800x614 pixel. L'immagine originale Luce zodiacale-20080929-0325.jpg è da 1800x1382 pixel, a 16,8 milioni di colori; occupa 14,2 MB, compressi a 897 KB.
Immagine a destra ha una dimensione di 600x461 pixel, è a 16,8 milioni di colori; occupa 2,8 MB, quì compressi a 125 KB. Cliccandola l'aprirete a 800x614 pixel. L'immagine originale Luce zodiacale-20080929-somma.jpg è da 1800x1382 pixel, a 16,8 milioni di colori; occupa 14,2 MB, compressi a 898 KB.

Digicam: Canon EOS 350D
Obiettivo fotografico: Sigma 15-50mm (f/2,8) aperto alla focale di 18mm (f/5)
Sensibilità equivalente: 800 ISO
Tempo d'esposizione: 5 minuti (sx) e somma di 4 pose da 5 minuti ciascuna (dx)
Seeing: molto buono
Immagine pubblicata su Spaceweather.com il 01/10/2008

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Copyright 2008 © di Lucio Furlanetto (testo) e Mauro Zorzenon (immagini)
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Pagina inserita in rete: 30 settembre 2008; ultimo aggiornamento (2º): 2 giugno 2009