logo 3KB 16/08/2007
06:18 T.U.
Immagine di Mauro ZORZENON
e Lucio FURLANETTO
Ripresa dal
Monte Matajur (Ud)
Sezione
Pianeti
Venus in inferior conjunction: 110 KB
VENERE IN CONGIUNZIONE INFERIORE COL SOLE NEL 2007 (A 8° DI DISTANZA)

A distanza di sei anni Mauro Zorzenon ha ripreso nuovamente la congiunzione inferiore col Sole del pianeta Venere, stavolta dal Monte Matajur, mentre la volta precedente, nella primavera del 2001, lo aveva fatto dal giardino della sua casa di Strassoldo di Cervignano del Friuli (Ud). Visto che si tratta della congiunzione inferiore del pianeta, esso (come pure Mercurio) presenta una fase molto stretta, al punto che era visibile un sottilissimo falcetto con solo l'8% della superficie illuminata! L'immagine fu ottentuta dopo una stupenda notte trascorsa in compagnia d'una ventina di soci del Circolo AStrofili Talmassons, la quale produsse non solo una "messe" di stelle cadenti (ben 169), ma pure altre splendide immagini, tra le quali NGC 7331 col Quintetto di Stephan. Per di più, trovandomi nel mio breve periodo di ferie, potei rimanere sul Matajur con Mauro anche dopo che gli altri soci se n'erano andati, potendo così aiutarlo un po'.
Lo ringrazio pertanto per la cortesia di avermi citato come co-autore dell'immagine.

Venere, che è un "pianeta interno" rispetto alla Terra, modifica continuamente, ma soprattutto molto velocemente, la sua posizione apparente in cielo. Questo movimento cambia pure l'inclinazione dell'angolo d'illuminazione del Sole (sulla superficie delle nuvole nel caso di Venere), mostrandoci le fasi del pianeta.
E' abbastanza facile riprendere Venere alla sua massima elongazione (orientale o occidentale), ma è estremamente difficile prendere immagini del pianeta alle sue congiunzioni solari (inferiore o superiore). In questo specifico caso, Zorzenon è riuscito a prendere dei brevi filmati digitali con la webcam applicata al telescopio. I filmati, elaborati con un programma mostrano i migliori frames della sottile falce venusiana.
Nonostante il pianeta si trovasse a soli 8° di distanza angolare dal Sole, con la nostra stella alta 20° sull'orizzonte (e quindi in pieno giorno), la sua bravura gli ha permesso di puntare in sicurezza il pianeta e ottenere alcuni brevi filmati in .avi dell'area di cielo che interessava. La successiva sovrapposizione dei migliori frames dell'area inquadrata, temporalmente compresi in un singolo filmato, hanno permesso di ottenere un'immagine contrastata e di mostrarci lo spettacolo della sottile falce venusiana alla congiunzione inferiore col Sole. Il buonsenso dell'autore ha permesso di ottenere il risultato in quanto, se avessimo atteso che la nostra stella si alzasse di 30° sull'orizzonte, condizione decisamente migliore per ridurre al minimo la turbolenza atmosferica dovuta al riscaldamento diurno del terreno, avremmo fatto un vero buco nell'acqua. Infatti l'inversione termica, che aveva permesso di avere quasi un'intera nottata con magnitudine limite pari alla 6,5, aveva creato un relativamente denso strato di nebbia nel fondovalle, il quale si è sollevato producendo consistenti nuvole già alle 8:40 (06:40 T.U.)

Come sempre Zorzenon sottilinea che "La maggior difficoltà è stata quella di centrare Venere nel piccolo campo del sensore e, soprattutto, eliminare i riflessi dovuti alla grande vicinanza del Sole. Per quest'ultimo problema ho impiegato un lungo paraluce rivestito all'esterno con fogli d'alluminio per riflettere il calore e minimizzare la turbolenza."
Io raccomando sempre e comunque, se si vuole provare a fare questo tipo di ripresa per Venere o Mercurio, di stare attentissimi a non inquadrare nel campo di ripresa il Sole. Questo per due motivi: il più importante sono i danni permanenti che si provocherebbero all'occhio, e spessissimo si avrebbe una cecità totale, mentre il minore sarebbe la sicura rottura dell'oculare e forse di uno o più specchi del telescopio, vista l'altissima temperatura che una tale concentrazione della radiazione solare provocherebbe. Mi raccomando: state sempre molto attenti!!!

Chi volesse approfondire la terminologia impiegata e volesse conoscere meglio le fasi dei pianeti, può leggere l'articolo del socio Giovanni Giusto, dove si parla di: I pianeti, come cercarli.

Quest'immagine ha una dimensione di 300 x 239 pixel, è a 16 milioni di colori; occupa 420,1 KB, qui compressi a 37 KB.

Telescopio: Schmidt-Cassegrain Celestron da 235mm di diametro; lunghezza focale: 2350mm; f/10
Webcamera: Philips Vesta
Filtro impiegato: IR Pass
Tempo d'integrazione: somma di 8 frames ricavati da filmati di 15-20 secondi in .avi
Frames compositati con Registax2
Immagine è stata linkata nella homepage di Spaceweather.com del 18 agosto 2007.

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Copyright © 2007 di Lucio Furlanetto (testo) e Mauro Zorzenon-Lucio Furlanetto (immagine)
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Pagina inserita in rete: 20 agosto 2007; ultimo aggiornamento: 20 agosto 2007