Le due fotografie presentate qui sopra sono opera di Lucio Furlanetto, cioé il webaster del sito che state vedendo in questo momento; esse furono prese in prima serata dell'8 dicembre 2003, indicativamente alle 18:30 di tempo locale. Uscendo dalla casa dei miei genitori, mi accorsi che c'erano alcune nuvole con una strana colorazione e forma sopra l'orizzonte nord-est. Esse erano disposte parallelamente l'una all'altra, avevano una forma allungata, producevano un forte chiarore e i loro bordi avevano una inconsueta iridescenza. Dopo qualche secondo mi accorsi del perché: era la luna dietro di esse che le illuminava fortemente, con una luminosità tale che ai sottili bordi creava iridescenza.
Dato il bell'effetto che esse creavano, decisi di andare in casa a prendere la macchina fotografica compatta e provare a scattare qualche foto, anche se la posa automatica non mi avrebbe permesso di scegliere il tempo migliore. Riuscito in strada vidi che la luna stava per sbucare da dietro la prima nuvola (quella più bassa) e scattai la prima fotografia quando essa si trovò nel mezzo delle due nuvole (immagine qui sopra a sinistra). L'immagine qui sopra a destra la scattai qualche minuto dopo, quando il disco lunare stava per essere completamente nascosto dall'altra nuvola: infatti si vede una parte del disco del nostro satellite che sta scomparendo dietro la sua parte più densa. La propaggine all'estrema destra della nuvola che nasconde la luna mostra ancora un'iridescenza, qui riprodotta con un evanescente color verde.
Dato che macchina fotografica impiegata è una compatta con selezione automatica del tempo, la foto risulta un po' sottoesposta, mentre il forte colore giallo del muretto di recinzione della casa dei miei genitori è dovuto all'esagerata illuminazione delle lampade al sodio con vetro prismatico concavo del parcheggio d'un supermercato che si trova a meno di cento metri sulla destra. Gli alberi in primo piano sulla sinistra sono due betulle, mentre la forte luce rossa visibile in basso a destra è la luce di segnalazione di una delle grandi antenne della sede della Protezione Civile del Friuli-Venezia Giulia, meno di mezzo chilometro più avanti.
Desidero ringraziare il socio Marco Candotti e suo figlio Elia Candotti per avermi digitalizzato queste e molte altre immagini.

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