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Mozione per chiedere la limitazione della proliferazione
dei programmi televisivi dedicati all'astrologia
(6 ottobre 2000)

In occasione del 33° Congresso Nazionale dell'UAI - Unione Astrofili Italiani (Capo d'Orlando (ME), 8-10 settembre 2000) è stato approvato il testo di una mozione per chiedere la limitazione della proliferazione dei programmi televisivi dedicati all'astrologia.

La mozione è indirizzata alla RAI TV ed ai Ministri della Pubblica Istruzione e della Ricerca Scientifica.

La UAI, da sempre impegnata sul fronte della divulgazione scientifica, vuole così contribuire a porre un freno al dilagare sugli schermi delle previsioni astrologiche le quali hanno ormai una diffusione tale da aver travalicato i limiti accettabili di una forma marginale di intrattenimento, per diventare vere e proprie protagoniste di varietà televisivi e di rubriche periodiche le quali, seppur prive di qualsivoglia veridicità scientificamente provata, hanno ormai assunto un ruolo pari se non superiore a quello delle previsioni Meteo.
La UAI ribadisce così le proprie finalità di promozione della cultura scientifica, in contrapposizione ad una incontrollata diffusione delle più anacronistiche superstizioni.

Il testo della mozione, che alleghiamo qui di seguito, è pubblicato anche sul sito web dell'UAI all'indirizzo http://www.uai.it/scis/news/news20000927_mozione.htm.

Mozione del Congresso Nazionale dell'Unione Astrofili Italiani

All'Ill.mo Sig. Ministro della Pubblica Istruzione
All'Ill.mo Sig. Ministro della Ricerca Scientifica
Alla RAI TV

Il 33° Congresso Nazionale dell'Unione Astrofili Italiani riunito a Capo d'Orlando (ME), considerati il proliferare e la banalità dei programmi televisivi dedicati all'astrologia che trovano premurosa diffusione quotidiana anche alla radio e sulle colonne di riviste e giornali, ne sottolinea con forza gli aspetti diseducativi e in particolare il mancato approfondimento critico e l'inesistente corrispondenza con forze naturali anche minimamente accertati.

Considerati inoltre il pericoloso diffondersi nelle masse della convinzione che il proprio destino individuale dipenda "dalle stelle" e l'arroganza e supponenza con cui queste credenze dilagano in molti programmi d'intrattenimento, contribuendo all'accettazione e alla diffusione di previsioni da nulla provate e da nessuno solitamente verificate, rivolge al Ministro della Pubblica Istruzione e a quello della Ricerca Scientifica nonché alla RAI TV in quanto struttura pubblica, un pressante appello perché quanto meno la cultura ufficiale e universitaria prendano posizione contro lo scandalo e la prevaricazione di simili pronostici.

Chiama infine l'opinione pubblica a riflettere sul perché proprio nell'epoca della vigorosa affermazione della ricerca astronomica rivolta agli spazi, il pubblico venga più o meno scientemente dirottato verso credenze estranee alla verità scientifica, provata da fatti, ed equivalenti ad una truffa intellettuale.

Capo d'Orlando, 9 settembre 2000


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