Il 25 giugno 2001 partimmo presto da Città del Capo (Cape Town-Sud Africa) perché ci saremmo recati al Capo di Buona Speranza, una delle mete turistiche più belle da visitare nell'Africa del sud. Contrariamente a quanto detto comunemente, il capo non è il margine estremo meridionale del continente nero, ma è il margine estremo a sud-ovest, dato che si protende per alcune decine di chilometri all'interno dell'Oceano Atlantico.
Ricco di flora nella zona a maggiore densità abitativa, cioé quella riparata dai venti e dalla parte opposta della montagna rispetto a Città del Capo, nella parte esposta ai venti, cioé quella sull'oceano, è brullo e solitamente ricoperto da prati verdi di erba relativamente alta. Esso è quasi completamente protetto all'interno di un parco nazionale, dove gli animali vivono in un regime di libertà, anche se controllati a distanza dal personale. Giunti a destinazione trovammo la parte bassa del promontorio abbastanza libera dalla foschia, ma da metà e sino in cima esso era nascosto da una forte nebbia e nubi relativamente fitte.
La presenza delle fredde correnti oceaniche che provengono dall'Antartide e costeggiano la costa africana sud-occidentale, crea un clima particolare, molto più freddo di quello che ci dovrebbe essere per una località a 35° di latitudine sud. Si pensi che la bella e grande spiaggia di Città del Capo è zeppa di persone, ma che pochissime di esse fanno il bagno nelle acque antistanti: la loro temperatura varia nel corso dell'anno fra gli 11 e i 14°C; c'é da intirizzirsi!

Nell'immagine qui sopra, di stampo perfettamente turistico, si vede l'amico bolognese Alberto Dalle Donne, che posa sulla parte mediana del promontorio, davanti alle acque dell'Oceano Atlantico; qualche migliaio di chilometri dietro di lui c'è l'America del Sud.

L'immagine ha una dimensione di 1000 x 670 pixel; è a 16,8 milioni di colori ed occupa 3,8 MB, qui compressi a 55 KB.