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Le Geminidi 2004 (previsioni)
di Enrico Stomeo


Le Geminidi sono una corrente meteorica annuale, che si sta evolvendo in maniera molto rapida e che probabilmente in meno di un centinaio d'anni sparirà del tutto. A partire dalla metà del 1800, quando furono segnalate per la prima volta, il loro numero è aumentato in modo sistematico: da meno di 20 meteore/hr al finire del secolo XIX°, a circa 50 negli anni '30, a 80 meteore/hr negli anni '70, fino ad oltre 100-120/hr ai giorni nostri.

Sono attive dal 3 al 19 dicembre da un radiante, posto qualche grado a nord/ovest della stella alpha GEM e che con il passare dei giorni si sposta da nord/ovest verso est. Soltanto nei tre giorni attorno al massimo è possibile notare una frequenza oraria abbastanza significativa. Quando la Terra arriva in prossimità del nodo orbitale, il numero delle meteore diventa più sostenuto per una ventina di ore circa.
Ci sono almeno due chiare impennate superiori alle 100 meteore/hr, dato che la Terra nel suo passaggio al nodo attraversa un compatto nuvolo di particelle e a un certo punto delle zone più dense e consistenti di meteoroidi.

Quest'anno le Geminidi si presentano in maniera particolarmente favorevole, poichè la massima frequenza di meteore dovrebbe avvenire intorno alle ore 20 del 13 dicembre, quando da noi il radiante sarà già visibile sopra l'orizzonte a una ventina di gradi. Dalle nostre postazioni a partire da circa le 18h vedremo via via salire il radiante in altezza sopra l'orizzonte, fino ad oltre 80 gradi verso le 2h della notte. Il 13/14 dicembre la Luna, appena passata per la fase di novilunio, sarà del tutto assente, permettendo così di compere osservazioni visuali e fotografiche in maniera ottimale senza alcun problema.

Le osservazioni visuali, per essere di utilità, dovranno in primo luogo distinguere tra Geminidi e non-Geminidi. Nel caso delle Geminidi basterà rilevare di ciascuna meteora l'ora di apparizione e la luminosità. Le più brillanti (oltre la magnitudine -2) andranno ad ogni modo disegnate su una mappa stellare, per permettere in sede di analisi dei dati eventuali triangolazioni con altri osservatori, testimoni della stessa meteora.

Nel caso delle non-Geminidi, occorrerà invece rilevare l'ora, la luminosità, la velocità angolare (gradi/sec) e disegnare sempre di ciascuna meteora la traccia su una qualsiasi mappa stellare (meglio se in proiezione gnomonica). La scheda di registrazione e le mappe stellari sono reperibili nel sito della Sezione Meteore della UAI. Tutti gli osservatori sono invitati caldamente a far uso della scheda di registrazione, che, oltre a fornire un'utile traccia di quali sono i dati da compilare, dà un quadro completo di quali sono i dati osservativi standard richiesti.

Quest'anno l'assenza del chiarore lunare permetterà anche di catturare fotograficamente le Geminidi più luminose. In genere la frequenza fotografica si aggira tra le 2 e le 4 Geminidi/hr. Anche la ripresa con videocamera ccd è auspicabile, viste le più recenti esperienze indubbiamente positive fatte da alcuni tra i più assidui osservatori del nostro gruppo.

I meteoroidi di questa corrente non generano normalmente bolidi molto grossi, anche se la loro densità risulta superiore a quella delle comete. Di rado, riuscendo a superare le parti più dense della nostra atmosfera, producono meteore più brillanti della magnitudine -6. Il lavoro fotografico, se effettuato con cura, offre la possibilità di studiare molto bene la posizione del radiante e la velocità del meteoroide, qualora si utilizzi un otturatore rotante o una videocamera. Sarà opportuno in tal caso che ogni osservatore si doti di un orologio preciso (possibilmente radio-controllato) e che annoti con esattezza in hh:mm:ss l'inizio e la fine di ogni esposizione, oltre ai dati operativi generici, quali la focale e il diaframma dell'obiettivo usato e il tipo di pellicola, e che invii (via email o tramite il servizio postale) per le successive misurazioni alla Sezione Meteore una copia stampata o digitale dell'immagine ripresa.

E' auspicabile che molti partecipino all'osservazione e che collaborino in maniera coordinata con le attività della Sezione Meteore della UAI.


Le osservazioni delle Geminidi nel CAST

Nota del webmaster: per avere un'idea reale della distribuzione delle Geminidi, qui sotto vi linko le serate che ho osservato negli ultimi anni e delle quali ridotto i dati; ci sono pure due di Edoardo Piani e altri soci del CAST. Nelle pagine delle serate degli ultimi anni, prima dei tabulati dei dati, sono linkate le cartine gnomoniche con tracciate tutte le meteore registrate.

13-14 Dicembre 2004 (159 Geminidi)

14-15 Dicembre 2003 (123 Geminidi)

18-19 Dicembre 2002 (2 Geminidi)
13-14 Dicembre 2002 (105 Geminidi + altre osservazioni)

15-16 Dicembre 2001 (21 Geminidi)
13-14 Dicembre 2001 (77 Geminidi)
12-13 Dicembre 2001 (28 Geminidi)
10-11 Dicembre 2001 (13 Geminidi)

19-20 Dicembre 2000 (1 Geminide)
18-19 Dicembre 2000 (1 Geminide)
16-17 Dicembre 2000 (13 Geminidi)

05-06 Dicembre 1999 (1 Geminide)

14-15 Dicembre 1998 (14 Geminidi-Edoardo Piani)
14-15 Dicembre 1998 (24 Geminidi)
13-14 Dicembre 1998 (7 Geminidi-Edoardo Piani)
13-14 Dicembre 1998 (53 Geminidi)
12-13 Dicembre 1998 (17 Geminidi)

14-15 Dicembre 1997 (1 Geminidi)
13-14 Dicembre 1997 (? Geminidi)

15-16 Dicembre 1996 (9+15 Geminidi)


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Articolo copyright © 2004 by Enrico Stomeo; dati osservazioni linkate di Lucio Furlanetto
Pagina caricata in rete: 24 dicembre 2004; ultimo aggiornamento: 24 dicembre 2004