04/06/1999
21:40 TU
Immagine di
Korado KORLEVIC
Ripresa da
Palmanova (Ud)
Sezione
Inquinamento Luminoso
Piazza Grande by night: 124 KB
L'ILLUMINAZIONE DI PIAZZA GRANDE A PALMANOVA

L'immagine fu scattata dall'amico Korado Korlevic la notte del 4 giugno 1999, al ritorno dalla conferenza che aveva tenuto per noi ad Aiello del Friuli Impact '99. Usando una macchina fotografica digitale, l'immagine è esattamente quella presa allora. Palmanova, la mia cittadina, si trova nella Bassa Friulana a circa 20 km a sud-est di Udine, il capoluogo della provincia e seconda città della regione Friuli-Venezia Giulia. Presso di essa confluiscono i vari rami dell'autostrata A4 (Venezia-Trieste) uno dei quali prosegue sino a diventare la A28 (Udine-Tarvisio, per poi proseguire in Austria).

Il rifacimento di Piazza Grande è stato operato nel periodo settembre 1998 - aprile 1999, dopo un'intensa battaglia politica e dure prese di posizione contro quello che non è stato visto come un rifacimento/abbellimento del preesistente, ma come un vero e proprio stravolgimento dell'impianto architettonico rinascimentale. In ogni caso, l'amministrazione cittadina non ha seguito praticamente nessun suggerimento delle opposizioni in Consiglio Comunale, delle classi produttive o sociali, proseguendo imperterrita con la propria idea (modificata più volte durante la stesura delle idee e la successiva progettazione dell'opera), il cui risultato è ormai questo. Come si vede dall'immagine, la pianta esagonale della piazza (del diametro di oltre 180 metri) è rimasta uguale, ma sono cambiate le ripartizioni degli spazi, la forma della strada, l'illuminazione, il verde (totalmente eradicato per far posto a 12 palme quasi rinsecchite), la consistenza dei parcheggi e il costo esorbitante per il mantenimento della roggia (un falso storico) e la manutenzione della strada (pavimentata con piastrelle di pietra che sistematicamente si rompono perché troppo sottili per un traffico veicolare).

Il problema dell'illuminazione pubblica di Palmanova è molto grande, in quanto la maggior parte di essa risulta composta da vecchi portalampade in metallo con lampade al mercurio, le quali hanno un'efficienza bassa e sono fortemente inquinanti all'atto della loro "dismissione". Tale sistema viene ancora adoperato nei tre i borghi, nelle tre contrade e nelle vie concentriche la piazza (su tre anelli progressivamente distanti dal centro della piazza). Così, se l'impianto architettonico di Palmanova risulta eccezionalmente regolare e caso unico al mondo per una pianta ennagonale, a parte due specifiche ampie zone dove i terreni sono rimasti demaniali a causa delle caserme sopra esistenti, l'illuminazione pubblica è invece un cattivo esempio riguardo al tema della lotta all'inquinamento luminoso. La Piazza Grande ha ottenuto il rifacimento dell'intera illuminazione, ma dalle fotografie presenti nel sito potete vedere come essa possa piacere ai progettisti e alla Giunta Comunale che l'hanno voluta, ma non sia piaciuta nemmeno un po' al sottoscritto ed a tantissime persone che come me hanno chiesto sostanziali modifiche al progetto complessivo (illuminazione per prima).
Essa è stata realizzata con una serie di pali in metallo (in stile moderno!) sormontati da tre globi di vetro satinato del diametro di poco inferiore al metro disposti in piano a 120° l'uno dall'altro, con aggiunta una punta luminosa oltre un metro sopra... Il fatto che che ci siano sei pali per ogni lato, disposti a distanza regolare per mantenere la simmetria della Piazza, ha sì mantenuto una certa omogeneità illuminativa nell'anello stradale e pedonale, la parte più esterna della piazza, ma ha altresì provocato parecchi problemi nella visione del Duomo, che ha tre pali davanti ad esso che risultano non simmetrici con la sua facciata, oltre che seri problemi di accesso alla stazione dei carabinieri (con una panca in pietra di generosa dimensione e un palo della luce proprio davanti al loro portone d'accesso!
Un fatto collaterale, ma facilmente prevedibile, di simile illuminazione è che la vera e propria piazza risulta sottoilluminata (ovviamente di notte), al punto che si può incespicare nel ghiaino. Quest'ultimo non è quello originale del torrente Torre (intendendolo come agglomerato di pochissima sabbia e ciottoli di una certa dimensione, 1-2 cm), ma risulta una specie di sabbia grossa che, se non ben battuta com'era all'inizio, poteva anche risultare difficile da percorrere. In aggiunta a quanto detto sopra, bisogna aggiungere che pure la roggia risulta illuminata lungo tutto il suo percorso, anche se (per esigenze di bilancio) ampie sue porzioni spesso risultano spente; essendo un fossato artificiale pavimentato con sassi, essa è tutto meno che una roggia, secondo la storia della nostra terra. E dato che la sua profondità è di poche decine di centimetri (20 cm ?), non se né mai compreso appieno il significato, calcolando che il suo costo, con i sei pseudopinticelli di attraversamento per acceder in piazza, è stato esorbitante. Nella pagina seguente mostrerò una fila di pali che illuminano il lato nord della piazza, quello dove c'è il Duomo.

L'immagine ha una dimensione di 800 x 600 pixel; è a 16,8 milioni di colori ed occupa 4,5 MB, qui compressi a 124 KB. Cliccando l'immagine l'aprirete a 1024 x 768 pixel.

Macchina fotografica: digicam
Obiettivo fotografico: quello in dotazione
Tempo d'esposizione: automatico
La piazza di Palmanova ripresa dal Duomo (in direzione sud)

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Copyright © 2001-2005 di Lucio Furlanetto (testo) e Korado Korlevic e Lucio Furlanetto (immagine)
Importante: il giudizio espresso si basa solamente su considerazioni illuminotecniche e di lotta all'inquinamento luminoso; non vuole essere offensivo nei confronti di nessuno.

Pagina caricata in rete: 21 maggio 2001; ultimo aggiornamento (3°): 25 marzo 2005