logo 3KB 06/04/2005 Immagine di
Alessandro DI GIUSTO
Ripresa da
Villa Tatti (Gr)
Sezione
Deep Sky
M 27-260 KB
NEBULOSA PLANETARIA M 27 / NGC 6853 - DUMBBELL
Descrizione del Dreyer: VB,VL,BIN,IE,DUMBBEL
Ascensione retta: 19h 59m 35.6s; declinazione: +22° 42' 49"
Dimensioni: 8.0' x 15.2'; magnitudine: 8.1
Distanza da Beta Cygni (Albireo): 08° 21' 32" a sud-ovest

La quinta immagine della nebulosa è stata ottenuta da Alessandro Di Giusto; in essa si vede una bella ripresa fotografica della splendida nebulosa planetaria irregolare M 27/NGC 6853 rintracciabile nella costellazione della Volpetta (Vulpecula-VUL). La qualità di questa ripresa è decisamente migliore delle fotografie di alcuni anni fa, sia per la migliore strumentazione, che per la maggiore perizia e esperienza dell'autore, che per il buon cielo di questa zona della Toscana, che per la migliore risposta della pellicola.
I dettagli di M 27 sono tanti e mostrano le diverse densità interne della nebulosità d'idrogeno, elio e altri elementi chimici rilasciati dalla stella genitrice. Quella che sembrava una "X" (vedete a tal riguardo l'immagine di Paolo), ora appare in tutta la sua estensione come un volume approssimativamente sferico, "quasi" come si osserva nelle immagini dei "professionisti". Il campo stellare a contorno è pieno, ricco di stelle di ogni magnitudine, con un crescendo esponenziale andando verso le luminosità sempre più deboli. La circolarità dei dischi stellari, l'ottimo contrasto dei chiaro-scuri, la ricchezza di dettagli fanno di questa fotografia un buon esempio di come si dovrebbero riprendere gli oggetti nebulari: complimenti a Alessandro Di Giusto.

L'oggetto è situato in una zona ad alta densità stellare, proprio sulla Via Lattea. La stella più luminosa prossima alla nebulosa, che sarebbe visibile poco oltre il bordo in alto al centro della fotografia, è la SAO 88016, di magnitudine SAO 5.7 e classe spettrale F0; viene indicata nei cataloghi del Bayer e di Flamsteed come 14 Vulpeculae. Si trova a 23' 48" dal centro della nebulosa. La stella relativamente più luminosa, visibile presso il bordo destro della nebulosa, è la GSC 2141:838 di magnitudine 9.7 (AR:19h 59m 33.5s ; Dec:+22° 42' 57"). Nel planetario del The Sky (Mark IV) il bordo della nebulosa viene indicato quasi sino alla luminosa stella gialla visibile 8' 03" a "ore 04:30" dalla stella indicata poc'anzi. E' la GSC 2141:566 di magnitude 8.2 (AR:19h 59m 05.9s ; Dec:+22° 38' 03"). In questo caso il diametro dell'oggetto nebulare sarebbe più che raddoppiato.
Non ripeteremo cos'è una planetaria, descrizione già fatta in altre pagine del sito, ma sottolineeremo la difficoltà di osservare tali oggetti al telescopio; solo con grossi strumenti, ad alti ingrandimenti, si riesce ad osservare dettagli importanti in strutture di così piccola estensione angolare. Diverso è il discorso impiegando la fotografia o i ccd: le emulsioni e soprattutto i ccd sono molto più sensibili nella parte rossa dello spettro, pertanto i dettagli, usando alti ingrandimenti, si sviluppano maggiormente nella stampa o digitalizzazione. Nel caso d'emissione infrarossa, i ccd sono ancora più sensibili.

Chi desiderasse vedere un'immagine della nebulosa a colori ma ripresa col ccd, clicchi il link con quella presa da Rolando Ligustri.

Quest'immagine è di 855 x 600 pixel, a 16,8 milioni di colori, e occupa 12,6 MB di memoria qui compressi a 260 KB.

Telescopio Riflettore: CELESTRON S-C 11" (279 mm) di diametro; focale ridotta a f/6 tramite Giant Easy guider
Montataura telescopio: Gemini G41; autoguida CCD: Sbig St-4
Pellicola: Kodak Ektachrome E200 (esposta a 400 ISO)
Tempo d'esposizione: posa da 30 minuti
Elaborazione: livelli e controllo saturazione con Adobe Photoshop
Seeing: III-IV; umidità: bassa; temperatura: circa 10°C

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Copyright © 2005 di Lucio Furlanetto (testo) e Alessandro Di Giusto (immagine)
Si ringrazia Mauro Zorzenon per l'elaborazioen dell'immagine

Pagina caricata in rete: 3 giugno 2005; ultimo aggiornamento (1°): 6 giugno 2005