VENERA 9

Venera 9 - Orbiter e Lander - Sonda da 5 tonnellate di peso, fu lanciata mediante un vettore Proton Proton Booster Plus l'8 Giugno 1975 alle 02:38:00 UTC dalla base di Tyuratam (Baikonur Cosmodrome-U.S.S.R); la navicella si separò dall'orbiter il 20 Ottobre 1975, e atterrò il 22 Ottobre 1975 alle ore 05:13 UTC, col sole quasi allo zenit. Essa disponeva di un circuito di raffreddamento a fluido per smaltire il forte calore e, durante la discesa, due gusci protettivi semisferici, tre paracaduti, un freno di resistenza a forma di disco e un ammortizzatore d'atterraggio metallico, compressibile e a forma di ciambella permisero alla sonda di giungere integra al suolo. Il sistema poté così rinviare indietro le prime immagini (in bianco e nero) della superficie di Venere, dove il lander sopravvisse per 53 minuti prima di soccombere per il calore e la pressione (al suolo).
Atterrò all'interno di un raggio di 150 km da(lle coordinate) 31.01° N, 291.64° E, circa a 2.220 km di distanza da dove sarebbe atterrata la gemella Venera 10.
I risultati preliminari indicarono:
(A) nubi spesse 30-40 km con la base a 30-35 km d'altezza;
(B) i costituenti atmosferici includevano HCl, HF, Br e I;
(C) una pressione superficiale di circa 90 atmosfere (terrestri);
(D) una temperatura superficiale di 485 °C;
(E) livelli di luce comparabile come quelli terrestri alle medie latitudino in una giornata nuvolosa estiva;
(F) le fotografie TV mostrarono ombre, apparentemente niente polveri nell'aria e una varietà di rocce da 30-40 cm di dimensione le quali non apparivano erose.

Venera 9 - Orbiter and Lander - launched June 8, 1975 : Arrived October 22, 1975, sent back the first (black and white) images of Venus' surface while the lander survived 53 minutes before succumbing to the heat and pressure. Landed within a 150km radius of 31.01° N, 291.64° E.

The Venera 9 to 14 probes were of a different design.
Venera 9 landerThey weighed approximately five tons and were launched by the powerful Proton booster. They included a transfer and relay bus that had engines to brake into Venus orbit (Venera 9 and 10, 15 and 16) and to serve as receiver and relay for the entry probe's transmissions. The entry probe was attached to the top of the bus in a spherical heat shield. The probes were optimized for surface operations with an unusual looking design that included a spherical compartment to protect electronics from atmospheric pressure and heat for as long as possible. Beneath this was a shock absorbing "crush ring" for landing. Above the pressure sphere were a cylindrical antenna structure and a wide dish shaped structure that resembles an antenna but is actually an aerobrake. They were designed to operate on the surface for a minimum of 30 minutes. Instruments varied on different missions, but included cameras and atmospheric and soil analysis equipment. The Venera 9 and 10 landers had two cameras each. Only one functioned because the lens covers failed to separate from the second camera on each lander. The design was changed for Veneras 11 and 12, but this made the problem worse and all cameras failed on those missions. Veneras 13 and 14 were the only landers on which all cameras worked properly. The external link at the bottom of the page shows all lander imagery.

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Immagine 1 - Il lander della Venera 9 ripresa prima della partenza.

Image credit: NASA/GSFC (http://nssdc.gsfc.nasa.gov/planetary/image/venera_9_lander.jpg)

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Immagine 2 - La sonda spaziale Venera 9 ripresa prima della partenza.

Image credit: NASA/GSFC (http://nssdc.gsfc.nasa.gov/image/spacecraft/venera9.jpg)

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Immagine 3 - I test sulla Terra di atterraggio della capsula.

Image credit: NASA/GSFC
(http://nssdc.gsfc.nasa.gov/image/spacecraft/venera_9_10_desc_test.gif)

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Immagine 4 - Il lander della Venera 9 riprende la superficie del pianeta.

Image credit: NASA/GSFC
(http://nssdc.gsfc.nasa.gov/
image/spacecraft/
venera_9_10_desc_test.gif)


La tabella qui sotto riporta la serie delle sonde sovietiche Venera che hanno toccato la superficie del pianeta lasciandovi oggetti artificiali. Non sono però compresi oggetti come i paracadute e gli scudi termici. Dopo la tabella c'è una scheda per ogni missione che sono riuscito a rintracciare. Le informazioni che leggerete sono tratte da varie fonti, in particolare dai siti della NASA, oltre che da Wikipedia e altre fonti.

Oggetto spaziale Nazio-
nalità
Lanciato Entrata in atmosfera Massa (kg) Breve descrizione della missione Coordinate atterraggio
Venera 3 URSS 16/11/1965 marzo 1966 958 Probabilmente si è schiantata sull pianeta. ============
Venera 4 URSS 12/06/1967 18/10/1967 1106 Venera 4 fu lanciata da un Tyazheliy Sputnik (67-058B) per una missione di studio diretto dell'atmosfera. 19° N, 38° E
Venera 5 URSS 05/01/1969 16/05/1969 1130 Venera 5 fu lanciata da un Tyazheliy Sputnik (69-001C) per una missione che ottenesse dati dell'atmosfera. La navicella spaziale era simile a quella del Venera 4, sebbene avesse un disegno più massiccio, e trasmise dati per 53 minuti mentre scendeva nell'atmosfera appesa ai paracaduti. 3° S, 18° E
Venera 6 URSS 10/01/1969 17/05/1969 1130 Venera 6 fu lanciata da un Tyazheliy Sputnik (69-002C) per una missione che ottenesse dati dell'atmosfera. La navicella era simile alla Venera 4, sebbene avesse un disegno più massiccio come la 5, e trasmise dati per 51 minuti mentre scendeva nell'atmosfera appesa ai paracaduti. 5° S, 23° E
Venera 7 URSS 17/08/1970 15/12/1970 1180 Venera 7 fu lanciata da un Tyazheliy Sputnik per una missione che studiasse l'atmosfera e altri fenomeni del pianeta. Trasmise dati per 35 minuti a potenza normale (e 23 minuti a debole potenza) mentre scendeva nell'atmosfera appesa ai paracaduti. 5° S, 351° E
Venera 8 URSS 27/03/1972 22/07/1972 1180 Sopravvissuta per 50 minuti. 10° S, 335° E
Venera 9 URSS 08/06/1975 22/10/1975 2015 Sonda da 5 tonnellate di peso fu lanciata mediante un vettore Proton. Il sistema era attrezzata per l'atterraggio e così rinviò a terra le prime immagini (in bianco e nero) della superficie di Venere, dove il lander sopravvisse per 53 minuti prima di soccombere. 32° N, 291° E
Venera 10 URSS 14/06/1975 25/10/1975 2015 Si separò dall'orbiter il 23 ottobre, atterrando il 25 Ottobre 1975 alle ore 05:17 UTC, col sole praticamente allo zenit. Misurò la distribuzione di pressione e temperatura a varie altezze, fotografò il suolo e misurò la velocità del vento al suolo. 16° N, 291° E
Venera 11 URSS 09/09/1978 25/12/1978 2015 Il suo modulo di discesa era stato disegnato per studiare in dettaglio la composizione chimica dell'atmosfera, la natura delle nuvole e il bilanciamento termico dell'atmosfera. Sopravvisse operativamente per ben 95 minuti, ma purtroppo non ritrasmise immagini della superficie. 14° S, 299° E
Venera 12 URSS 14/09/1978 21/12/1978 2015 Il lander portava strumenti progettati per studiare in dettaglio la composizione chimica dell'atmosfera, la natura delle nubi, il bilanciamento termico dell'atmosfera. La discesa durò circa un'ora e rimase operativo per 110 minuti. 7° S, 294° E
Venera 13 URSS 14/09/1978 1982 2015 Portava strumentazione atta a prendere misurazioni chimiche e isotopiche, monitorare lo spettro di dispersione della luce solare e registrare le scariche elettriche durante la sua fase di discesa attraverso l'atmosfera venusiana. Il lander era dotato di videocamere per prendere immagini della superficie, un penetrometro dinamico caricato a molla per misurare la compressibilità del suolo, una camera a pressione per la "cottura del campione di suolo" prelevato, uno spettrometro a fluorescenza X, e un sismometro per condurre investigazioni sulla superficie. 7.5° S, 303° E
Venera 14 URSS 04/11/1981 05/03/1982 2015 Portava strumentazione atta a prendere misurazioni chimiche e isotopiche, monitorare lo spettro di dispersione della luce solare e registrare le scariche elettriche durante la sua fase di discesa attraverso l'atmosfera venusiana. Il lander era dotato di videocamere per prendere immagini a colori della superficie, un penetrometro dinamico caricato a molla per misurare la compressibilità del suolo, una camera a pressione per la "cottura del campione di suolo" prelevato, uno spettrometro a fluorescenza X, e un sismometro per condurre investigazioni sulla superficie. 13.25° S, 310° E
Venera 15 URSS 02/06/1983 10/10/1983 4000 Il suo orbiter, assieme a quello della Venera 16, furono posti in un'orbita press'a poco polare con un periastro a 62° di latitudine Nord, con i loro piani orbitali sfasati di approssimativamente di un angolo di 4° l'una rispetto all'altra. In otto mesi mapparono l'emisfero settentrionale del pianeta fino ai 30° di latitudine nord (con una risoluzione di 1-2 km), fornendo una prima vera cartina superficiale del pianeta, anche se parziale: questo permise di studiare le proprietà superficiali del pianeta su ampia scala. 8.5° S, 164.5° E
Venera 16 URSS 07/06/1983 14/10/1983 4000 Il suo orbiter, assieme a quello della Venera 15, furono posti in un'orbita press'a poco polare con un periastro a 62° di latitudine Nord, con i loro piani orbitali sfasati di approssimativamente di un angolo di 4° l'una rispetto all'altra. In otto mesi mapparono l'emisfero settentrionale del pianeta fino ai 30° di latitudine nord (con una risoluzione di 1-2 km), fornendo una prima vera cartina superficiale del pianeta, anche se parziale: questo permise di studiare le proprietà superficiali del pianeta su ampia scala. 8.5° S, 164.5° E
Vega 1 modulo di discesa URSS 15/12/1984 1985 2500 Fu lanciata nel 1985 per studiare Venere e la cometa di Halley, utilizando il progetto base delle Venera, includendo landers e palloni atmosferici i quali rimandarono i dati per circa due giorni. 7.5° N, 177.7° E
Vega 2 modulo di discesa URSS 21/12/1984 1985 2500 Fu lanciata nel 1985 per studiare Venere e la cometa di Halley, utilizando il progetto base delle Venera, includendo landers e palloni atmosferici i quali rimandarono i dati per circa due giorni. 8.5° S, 164.5° E

Per leggere la scheda NASA cliccate: Venera 9. Per leggere la scheda di Wikipedia cliccate: Venera 9.
E' disponibile anche una ricostruzione della superficie di Venere in base alle immagini della Venera 9, 10, 13 e 14 e Magellan fatta dal ricercatore americano Don P. Mitchell, che vi invito a guardare perché molto completa.


Bibliografia: ESA, NASA, History of Space Exploration, Wikipedia e altre fonti.

This article is licensed under the GNU Free Documentation License. It uses material from the ESA, NASA, Wikipedia article "Metasyntactic variable" and History of Space Exploration websites. Views of the Solar System is Copyright © 1997 by Calvin J. Hamilton. All rights reserved.
Nel sito internet di Wikipedia c'è una pagina dedicata alle sonde spaziali che hanno esplorato il pianeta Venere.

Testo tradotto e integrato di ulteriori informazioni da Lucio Furlanetto.


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Pagina caricata in rete: 23 febbraio 2006; ultimo aggiornamento (1°): 24 febbraio 2006