VENERA 13

Venera 13 - Flyby e Lander - Le Venera 13 e Venera 14 furono una coppia di sonde identiche per l'esplorazione di Venere, avvantaggiandosi in questo modo dell'opportunità offerta dalla finestra di lancio del 1981 e risparmiando così molto nel costo complessivo per il fatto che il progetto era il medesimo. Partirono a cinque giorni di distanza l'una dall'altra, la Venera 13 il 30 ottobre 1981 alle 06:04:00 UTC e la Venera 14 il 4 novembre 1981 alle 05:31:00 UTC, ciascuna di esse con una massa di 760 Kg. Ciascuna missione consisteva di un "bus" (veicolo per il percorso interplanetario) al quale era unita la navicella di discesa (che avrebbe attraversato l'atmosfera e sarebbe atterrata al suolo). Il lander, cioé la navicella di discesa, portava un contenitore a pressione sigillato ermeticamente, mentre molta della strumentazione e dell'elettronica erano montati sulla piattaforma di atterraggio di forma circolare, il tutto sormontato dall'antenna di trasmissione che provvedeva al collegamento col bus, il quale a sua volta faceva da relay (effettuava un ponte radio) verso la Terra. Il design della sonda era simile a quello dei lander Venera 9-12 e portava strumentazione atta a prendere misurazioni chimiche e isotopiche, monitorare lo spettro di dispersione della luce solare e registrare le scariche elettriche durante la sua fase di discesa attraverso l'atmosfera venusiana. Il lander era dotato di videocamere per prendere immagini della superficie, un penetrometro dinamico caricato a molla per misurare la compressibilità del suolo, una camera a pressione per la "cottura del campione di suolo" prelevato, uno spettrometro a fluorescenza X, e un sismometro per condurre investigazioni sulla superficie.
Dopo quattro mesi di tragitto verso Venere, il veicolo di discesa si separò dal "bus" e s'immerse nell'atmosfera venusiana, Venera 13 il 1° marzo 1982, mentre Venera 14 lo fece il 5 marzo 1982. Dopo l'ingresso nell'atmosfera il paracadute fu aperto, quello di Venera 13 il 1° marzo 1982 e quello di Venera 14 il 5 marzo 1982. A un'altitudine di 50 km il paracadute fu rilasciato e una semplice aerofrenata fu usata per il resto del tragitto verso la superficie. La sonda sopravvisse per ben 2h 7m (127 m) in un ambiente circostante posto alla temperatura di 457°C e con una pressione di 84 atmosfere terrestri (corrispondenti a 8,5 MPa), anche se in fase progettuale si era stimata una sopravvivenza di soli 32 minuti.
Venera 13 fu la prima sonda mandare immagini a colori della superficie del pianeta e a registrare un suono su un altro pianeta. La sonda Huygens fu la seconda (su Titano, satellite di Saturno). Venera 13 atterrò a(lle coordinate) 7° 30' S, 303°, appena a est della parte esterna dell'elevata regione conosciuta come Phoebe Regio, a 950 km dalla Venera 14. L'area era composta da un affioramento di rocce nuove circondato da un suolo scuro, a grana fine. Dopo l'atterraggio una camera prese immagini del panorama e un trapanatore meccanico si estese verso la superficie prelevandone un campione, il quale fu depositato in una camera chiusa ermeticamente, mantenuto ad una temperatura di 30°C a una pressione di 0,05 atmosfere terrestri (corrispondenti a 5 kPa). La composizione del campione fu determinata mediante uno spettromentro a fluerescenza X, classificandolo come una roccia del tipo basalto di leucite (gabbro alcalino melanocratico debolmente differenziato?) Atterrò a(lle coordinate) 7.5° S, 303° E

Venera 13 - Flyby and Lander - launched October 30, 1981 : Arrived March 1, 1982, returned the first colour images of Venus' surface and discovered leucite basalt in a soil sample using a spectrometer. Landed at 7.5° S, 303° E

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Immagine 1 - La Venera 13 ripresa prima della partenza.

Image credit: NASA/GSFC (http://nssdc.gsfc.nasa.gov/image/spacecraft/venera13_orbiter_iki.gif)

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Immagine 2 - La superficie di Venere inquadrata dalla Venera 13 a destra della sonda.

Image credit: NASA/GSFC
(http://nssdc.gsfc.nasa.gov/image/
planetary/venus/venera13-right.jpg)

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Immagine 3 - La superficie di Venere inquadrata dalla Venera 13 a sinistra della sonda.

Image credit: NASA/GSFC
(http://nssdc.gsfc.nasa.gov/image/
planetary/venus/venera13-left.jpg)

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Immagine 4 - La superficie di Venere inquadrata dalla Venera 13.

Image credit: NASA/GSFC
(http://nssdc.gsfc.nasa.gov/image/
planetary/venus/venera13.jpg)


La tabella qui sotto riporta la serie delle sonde sovietiche Venera che hanno toccato la superficie del pianeta lasciandovi oggetti artificiali. Non sono però compresi oggetti come i paracadute e gli scudi termici. Dopo la tabella c'è una scheda per ogni missione che sono riuscito a rintracciare. Le informazioni che leggerete sono tratte da varie fonti, in particolare dai siti della NASA, oltre che da Wikipedia e altre fonti.

Oggetto spaziale Nazio-
nalità
Lanciato Entrata in atmosfera Massa (kg) Breve descrizione della missione Coordinate atterraggio
Venera 3 URSS 16/11/1965 marzo 1966 958 Probabilmente si è schiantata sull pianeta. ============
Venera 4 URSS 12/06/1967 18/10/1967 1106 Venera 4 fu lanciata da un Tyazheliy Sputnik (67-058B) per una missione di studio diretto dell'atmosfera. 19° N, 38° E
Venera 5 URSS 05/01/1969 16/05/1969 1130 Venera 5 fu lanciata da un Tyazheliy Sputnik (69-001C) per una missione che ottenesse dati dell'atmosfera. La navicella spaziale era simile a quella del Venera 4, sebbene avesse un disegno più massiccio, e trasmise dati per 53 minuti mentre scendeva nell'atmosfera appesa ai paracaduti. 3° S, 18° E
Venera 6 URSS 10/01/1969 17/05/1969 1130 Venera 6 fu lanciata da un Tyazheliy Sputnik (69-002C) per una missione che ottenesse dati dell'atmosfera. La navicella era simile alla Venera 4, sebbene avesse un disegno più massiccio come la 5, e trasmise dati per 51 minuti mentre scendeva nell'atmosfera appesa ai paracaduti. 5° S, 23° E
Venera 7 URSS 17/08/1970 15/12/1970 1180 Venera 7 fu lanciata da un Tyazheliy Sputnik per una missione che studiasse l'atmosfera e altri fenomeni del pianeta. Trasmise dati per 35 minuti a potenza normale (e 23 minuti a debole potenza) mentre scendeva nell'atmosfera appesa ai paracaduti. 5° S, 351° E
Venera 8 URSS 27/03/1972 22/07/1972 1180 Sopravvissuta per 50 minuti. 10° S, 335° E
Venera 9 URSS 08/06/1975 22/10/1975 2015 Sonda da 5 tonnellate di peso fu lanciata mediante un vettore Proton. Il sistema era attrezzata per l'atterraggio e così rinviò a terra le prime immagini (in bianco e nero) della superficie di Venere, dove il lander sopravvisse per 53 minuti prima di soccombere. 32° N, 291° E
Venera 10 URSS 14/06/1975 25/10/1975 2015 Si separò dall'orbiter il 23 ottobre, atterrando il 25 Ottobre 1975 alle ore 05:17 UTC, col sole praticamente allo zenit. Misurò la distribuzione di pressione e temperatura a varie altezze, fotografò il suolo e misurò la velocità del vento al suolo. 16° N, 291° E
Venera 11 URSS 09/09/1978 25/12/1978 2015 Il suo modulo di discesa era stato disegnato per studiare in dettaglio la composizione chimica dell'atmosfera, la natura delle nuvole e il bilanciamento termico dell'atmosfera. Sopravvisse operativamente per ben 95 minuti, ma purtroppo non ritrasmise immagini della superficie. 14° S, 299° E
Venera 12 URSS 14/09/1978 21/12/1978 2015 Il lander portava strumenti progettati per studiare in dettaglio la composizione chimica dell'atmosfera, la natura delle nubi, il bilanciamento termico dell'atmosfera. La discesa durò circa un'ora e rimase operativo per 110 minuti. 7° S, 294° E
Venera 13 URSS 14/09/1978 1982 2015 Portava strumentazione atta a prendere misurazioni chimiche e isotopiche, monitorare lo spettro di dispersione della luce solare e registrare le scariche elettriche durante la sua fase di discesa attraverso l'atmosfera venusiana. Il lander era dotato di videocamere per prendere immagini della superficie, un penetrometro dinamico caricato a molla per misurare la compressibilità del suolo, una camera a pressione per la "cottura del campione di suolo" prelevato, uno spettrometro a fluorescenza X, e un sismometro per condurre investigazioni sulla superficie. 7.5° S, 303° E
Venera 14 URSS 04/11/1981 05/03/1982 2015 Portava strumentazione atta a prendere misurazioni chimiche e isotopiche, monitorare lo spettro di dispersione della luce solare e registrare le scariche elettriche durante la sua fase di discesa attraverso l'atmosfera venusiana. Il lander era dotato di videocamere per prendere immagini a colori della superficie, un penetrometro dinamico caricato a molla per misurare la compressibilità del suolo, una camera a pressione per la "cottura del campione di suolo" prelevato, uno spettrometro a fluorescenza X, e un sismometro per condurre investigazioni sulla superficie. 13.25° S, 310° E
Venera 15 URSS 02/06/1983 10/10/1983 4000 Il suo orbiter, assieme a quello della Venera 16, furono posti in un'orbita press'a poco polare con un periastro a 62° di latitudine Nord, con i loro piani orbitali sfasati di approssimativamente di un angolo di 4° l'una rispetto all'altra. In otto mesi mapparono l'emisfero settentrionale del pianeta fino ai 30° di latitudine nord (con una risoluzione di 1-2 km), fornendo una prima vera cartina superficiale del pianeta, anche se parziale: questo permise di studiare le proprietà superficiali del pianeta su ampia scala. 8.5° S, 164.5° E
Venera 16 URSS 07/06/1983 14/10/1983 4000 Il suo orbiter, assieme a quello della Venera 15, furono posti in un'orbita press'a poco polare con un periastro a 62° di latitudine Nord, con i loro piani orbitali sfasati di approssimativamente di un angolo di 4° l'una rispetto all'altra. In otto mesi mapparono l'emisfero settentrionale del pianeta fino ai 30° di latitudine nord (con una risoluzione di 1-2 km), fornendo una prima vera cartina superficiale del pianeta, anche se parziale: questo permise di studiare le proprietà superficiali del pianeta su ampia scala. 8.5° S, 164.5° E
Vega 1 modulo di discesa URSS 15/12/1984 1985 2500 Fu lanciata nel 1985 per studiare Venere e la cometa di Halley, utilizando il progetto base delle Venera, includendo landers e palloni atmosferici i quali rimandarono i dati per circa due giorni. 7.5° N, 177.7° E
Vega 2 modulo di discesa URSS 21/12/1984 1985 2500 Fu lanciata nel 1985 per studiare Venere e la cometa di Halley, utilizando il progetto base delle Venera, includendo landers e palloni atmosferici i quali rimandarono i dati per circa due giorni. 8.5° S, 164.5° E

Per leggere la scheda NASA cliccate: Venera 13. Per leggere la scheda di Wikipedia cliccate: Venera 13.
E' disponibile anche una ricostruzione della superficie di Venere in base alle immagini della Venera 9, 10, 13 e 14 e Magellan fatta dal ricercatore americano Don P. Mitchell, che vi invito a guardare perché molto completa.


Bibliografia: ESA, NASA, History of Space Exploration, Wikipedia e altre fonti.

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Nel sito internet di Wikipedia c'è una pagina dedicata alle sonde spaziali che hanno esplorato il pianeta Venere.

Testo tradotto e integrato di ulteriori informazioni da Lucio Furlanetto.


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Pagina caricata in rete: 23 febbraio 2006; ultimo aggiornamento (1°): 24 febbraio 2006