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Cometa Tempel - Tuttle / 55P

La cometa Tempel-Tuttle venne scoperta da William Tempel a Marsiglia il 19 dicembre 1865 e, indipendentemente, da Horace Tuttle da Harvard il 5 gennaio 1866. E' la cinquantacinquesima cometa riconosciuta periodica (da cui la sigla 55P). E' un astro particolarmente importante per gli osservatori di meteore, in quanto generatrice delle Leonidi, lo sciame meteorico che produce le piogge di "stelle cadenti" più spettacolari ed abbondanti, visibili indicativamente dal 13 al 21 novembre di ogni anno e che culminarono nelle notti tra il 17 e il 18 novembre degli anni 1799, 1833 e 1966 in vere "tempeste meteoriche" con ZHR superiori a 100.000 e stimati fino a 180.000. Nel periodo 1998-2001 non ci furono "tempeste" così intense, ma comunque delle splendide "piogge meteoriche" culminate con ZHR alti quasi ottomila (nel Medio Oriente) la mattina del 18 novembre 1999 e circa 2500 (in Australia) e 4000 (in Cina e Giappone) la sera del 18 novembre 2002. Le mie osservazioni le trovate nella gallery delle meteore nelle date del periodo interessato (15-21 novembre di ogni anno).

Storicamente si deve ricordare che nel 1867 Oppolzer pubblicò un suo importante lavoro (il calcolo degli elementi orbitali) e Virginio Schiapparelli ne confermò l'identità con quelli dell'orbita della cometa madre delle meteore Leonidi.

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Il periodo orbitale è di lunghezza media, pari a 33.2 anni a causa della lunghezza del semiasse maggiore di 10.33 U.A. (Unità Astronomiche).
Essa, all'afelio, raggiunge l'orbita di Urano, ma nel passaggio al nodo discendente del 4 marzo 1998 essa si trovò a 0.98 U.A. dalla Terra, quindi non nelle condizioni migliori, anche se la minima distanza tra l' orbita della cometa e della Terra è di sole 0.0079 U.A., fatto che spiega anche perché i detriti rimangano così vicini al nostro pianeta. D. K. Yeomas ha ricalcolato per integrazione numerica tutti i passaggi dell'astro sino all'anno 604, documentati su fonti storiche principalmente cinesi ed europee, e migliorando i precedenti calcoli di Kanda e Schubart soprattutto nella stima degli effetti delle accelerazioni non gravitazionali.

L'orbita della Tempel-Tuttle è retrograda e mostra possibili incontri con Giove, Saturno ed Urano. Questi passaggi ravvicinati non influiscono tanto sul moto dell'astro, in quanto dotato di un veloce moto orbitale, denotato pure dalla velocità d'impatto delle Leonidi con la nostra atmosfera, che (a quanto mi risulti) è la più elevata conosciuta. Il maggiore effetto ricevuto dalla cometa con un pianeta negli ultimi secoli, è stato l'incontro nei primi anni del XVII secolo con Saturno, il quale ha aumentato l'inclinazione del piano orbitale della cometa.

Nell'ultimo passaggio dell'astro l'opposizione è avvenuta il 15 gennaio 1998, mentre il 17 gennaio c'è stato il massimo avvicinamentocon la Terra: 0.356 U.A. di distanza, ovvero circa 53 milioni di Km. Nello stesso periodo essa ha raggiunto approssimativamente la massima luminosità apparente, con un'elongazione superiore a 100° dal Sole.
In riferimento a questo transito nel Sistema Solare interno, si veda sopra la nostra unica immagine, ripresa da Rolando Ligustri. Il prossimo passaggio avverrà nel 2031.

La visibilità dell'astro chiomato nell'ultimo transito è stata al mattino nel dicembre 1997, in seguito la cometa è stata circumpolare e visibile per tutta la notte nel gennaio 1998 e di sera sino alla metà del marzo 1998.
I parametri orbitali della cometa, affinati da S. Nakano e pubblicati dalla Minor Planet Circ. 31070, sono:

      T     = 1998 February 28.0982 TT
      q     =   0.976577 AU
      a     =  10.337486 AU
      e     =   0.905531
      i     = 162.4860°
      Omega = 235.2583°
      omega = 172.4988°
      Epoch : 1998 March 8.0 TT

(Cortesia International Meteor Organisation)

Il tasso di produzione delle Leonidi è decisamente aumentato dopo questo passaggio; nel 1998 lo ZHR è stato di circa 180 per il picco tradizionale, mentre il picco anomalo dei bolidi ha sfoerato un notevole 320, mentre nel 1999 esso ha strabiliato tutti gli osservatori con un altissimo 8.150 (rispetto al previsto 800-1.000)! Chi si trovava in Giordania o nel Medio Oriente proprio in quel momento, ha potuto assistere ad uno spettacolo notevole (e con la Luna già tramontata tre ore prima). Anche gli osservatori presenti in Europa hanno potuto misurare ZHR molto alti, superiori al migliaio e con punte di due-tremila. Le previsioni per il 2001 indicavano uno ZHR ancora superiore (circa 15.000), ma esso si rivelò sovrastimato di parecchie volte, rispetto al valore reale misurato di circa 2500-3800 a seconda della località.

Nel 2002 esso era previsto salire a 25.000 (indicando già una piccola tempesta meteorica), che si verificherà probabilmente sui continenti europeo e americano (USA principalmente) ma, alla luce degli errori nelle previsioni evidenziati poc'anzi, queste stime vanno prese con molta cautela. Si sa' ormai che la previsione temporale è accurata, hanno azzeccato il massimo praticamente entro un minuto da quando si è effettivamente verificato, ma per quanto riguarda il valore della produzione di meteore non si capisce ancora perché non sia corretto. Né le previsioni di Asher-McNaugh né quelle di Lattynen hanno indovinato il giusto valore (la migliore l'ha sovrastimato di un fattore tre).

Darà sicuramente fastidio, nel 2002, la Luna, che sarà in plenilunio, mentre nel 2001 è stata di 3 giorni (e quindi tramontata nel momento dell'inizio delle osservazioni).

Nel nostro sito ci sono vari rapporti riguardanti l'osservazione delle Leonidi; vi indico:
le Leonidi del 1998
le Leonidi del 2000
le Leonidi del 2001
mentre nel 1999, l'anno del massimo, purtroppo in Friuli ci fu cielo completamente nuvoloso per tutto il loro periodo d'attività.
Vi consiglio di leggere anche l'articolo di Mirco Villa scritto per la rivista l'Astronomia, che egli gentilmente ci ha concesso per il sito (desidero qui ringraziare per ciò sia l'autore che l'editore della rivista).
Per quanto riguarda le molte immagini dei bolidi meteorici riferiti alle Leonidi, visitate la gallery delle Immagini delle meteore.

Per ulteriori aggiornamenti e le ultime statistiche delle Leonidi 1999, visitate i siti dell'IMO, JMS, DMS, NAMS, AMS, UAI. I corrispondenti links li trovate nella pagina Links sulle meteore (che può essere aperta anche partendo dalla gallery delle meteore o dall'indice delle pagine dei links). Per quanto riguarda la nostra associazione, come detto precedentemente, troverete le osservazioni (con le cartine tracciate sulle mappe gnomoniche) degli anni 1997, 1998, 2000 e 2001, mentre per il 1999 il materiale è veramente poco a causa di una totale copertura nuvolosa durata quasi una decina di giorni e che ha vanificato tutti i preparativi. L'unica osservazione della notte compresa tra il 17 e il 18 novembre 1999 sono è stata effettuata da Paolo Beltrame, il quale si trovava alle Isole Canarie proprio per osservare questo fenomeno; anch'egli è però stato danneggiato dal maltempo, il quale gli ha permesso d'osservare solo quando il fenomeno stava scemando.

I dati sulla cometa qui riportati sono stati acquisiti dal manuale di Salvo De Meis e Tiziano Magni (pubblicato da Nuovo Orione nel gennaio 1997. Si ringrazia gli autori per il bel libro che hanno realizzato, ricco di dati, cartine e tabulati dedicato alle comete che transiteranno nei pressi del nostro pianeta tra il 1997 e il 2007. Tutto il resto del materiale è tratto da molti siti o pubblicazioni, già citati in precedenza in questa pagina, oppure è ricavato dai miei dati osservativi.

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Pagina caricata in rete: febbraio 1998; ultimo aggiornamento (5°): 23 giugno 2005