VENERA 1

Venera 1 - Flyby - lanciata dal sito di Tyuratam (Cosmodromo di Baikonur-U.S.S.R) mediante un razzo vettore SS-6 modificato (SL-6/A-2-e), con un secondo stadio di seconda generazione, il 12 febbraio 1961 alle 02:09:00 UTC. L'orbita iniziale aveva una dimensione di 229 x 282 km. Il quarto stadio (per indirizzarlo verso la traiettoria di fuga) era un razzo Zond e lanciò il bus che aveva una massa di 643,5 kg. Fu la prima sonda spaziale indirizzata verso Venere, ma purtroppo il suo segnale andò perso sette giorni dopo il lancio, quando si trovava a una distanza di due milioni di km dalla Terra.
In ogni caso la sonda transitò a centomila chilometri di distanza da Venere a cavallo del 19 e 20 maggio 1961, entrando successivamente in un'orbita eliocentrica.
La sonda (probe) consisteva un corpo cilindrico sormontato da una cupola, totalizzante due metri in altezza. Due pannelli solari si estendevano radialmente dal cilindro. Una larga antenna ad alto guadagno, del diametro di oltre due metri, veniva usata per ricevere segnali da terra e quest'antenna era unita al cilindro. Una lunga antenna "a braccio" (NdT: diritta) è stata usata per trasmettere i segnali a Terra. La sonda era equipaggiata con strumenti scientifici, inclusi un magnetometro attaccato alla fine di un'asta lunga due metri, una trappola a ioni, un contatore di micrometeoriti e un contatore di raggi cosmici. La cupola conteneva una sfera pressurizzata la quale portava una bandierina sovietica ed è stata incaricata di galleggiare in un putativo oceano venusiano dopo l'intenzionale impatto con Venere. Venera 1 non aveva a bordo sistemi di propulsione. Il controllo di temperatura era compiuto con otturatori termici.

Orbita Corpo Centrale Epoca Inizio/Fine Data/Tempo Periastro Apoastro Periodo Inclinazione Eccentricità
Flyby Venere 1961,140:00:00:00 (20 Maggio) 16,5 RV ======== ======== ======== ========
Orbiter Sole 1961.140:00:00:00 (20 Maggio) 0,7183 AU 1,019 AU 311,1 gg 0,58° 0,1731

Venera 1 - Venera 1 was the first spacecraft to fly by Venus. The probe consisted of a cylindrical body topped by a dome, totaling 2 meters in height. Two solar panels extended radially from the cylinder. A large (over 2 meter diameter) high-gain net antenna was used to receive signals from the ground. This antenna was attached to the cylinder. A long antenna arm was used to transmit signals to Earth. The probe was equipped with scientific instruments including a magnetometer attached to the end of a 2 meter boom, ion traps, micrometeorite detectors, and cosmic radiation counters. The dome contained a pressurized sphere which carried a Soviet pennant and was designed to float on the putative Venus oceans after the intended Venus impact. Venera 1 had no on-board propulsion systems. Temperature control was achieved with thermal shutters.
Venera 1 was launched along with an Earth orbiting launch platform (Tyazheliy Sputnik 5 (61-003C)) with a SL-6/A-2-e launcher. From a 229 x 282 km orbit, the Venera 1 automatic interplanetary station was launched from the platform towards Venus with the fourth stage Zond rocket. On 19 February, 7 days after launch at a distance of about two million km from Earth, contact with the spacecraft was lost. On May 19 and 20, 1961, Venera 1 passed within 100,000 km of Venus and entered a heliocentric orbit.

Experiments:
3 Axis Fluxgate Magnetometer (Principal Investigator: Mr. Sh. S. Dolginov)
Ion Traps (Principal Investigator: Prof. Konstantin I. Gringauz)

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Immagine 1 - La Venera 1 ripresa fotograficamente prima della partenza.

Image credit: NASA/GSFC (http://nssdc.gsfc.nasa.gov/image/spacecraft/venera1_vsm.jpg)

Venera 2: 69 KB; click on the image to enlarge    

Immagine 2 - Altra immagine della navicella spaziale.

Image credit: NASA/GSFC (http://nssdc.gsfc.nasa.gov/planetary/image/venera_1.jpg)


La tabella qui sotto riporta la serie delle sonde sovietiche Venera che hanno raggiunto il pianeta. Le informazioni che leggerete sono tratte da varie fonti, in particolare dai siti della NASA, da Wikipedia e da altre fonti.

Oggetto spaziale Nazio-
nalità
Lanciato Entrata in atmosfera Massa (kg) Breve descrizione della missione Coordinate atterraggio
Venera 1 URSS 12/02/1961 ========= 643,5 Andata persa il 19/02/1961, una settimana dopo il lancio da Baikonur. ============
Venera 2 URSS 12/11/1965 27/02/1966 963 Flyby ============
Venera 3 URSS 16/11/1965 marzo 1966 958 Probabilmente si è schiantata sull pianeta. ============
Venera 4 URSS 12/06/1967 18/10/1967 1106 Venera 4 fu lanciata da un Tyazheliy Sputnik (67-058B) per una missione di studio diretto dell'atmosfera. 19° N, 38° E
Venera 5 URSS 05/01/1969 16/05/1969 1130 Venera 5 fu lanciata da un Tyazheliy Sputnik (69-001C) per una missione che ottenesse dati dell'atmosfera. La navicella spaziale era simile a quella del Venera 4, sebbene avesse un disegno più massiccio, e trasmise dati per 53 minuti mentre scendeva nell'atmosfera appesa ai paracaduti. 3° S, 18° E
Venera 6 URSS 10/01/1969 17/05/1969 1130 Venera 6 fu lanciata da un Tyazheliy Sputnik (69-002C) per una missione che ottenesse dati dell'atmosfera. La navicella era simile alla Venera 4, sebbene avesse un disegno più massiccio come la 5, e trasmise dati per 51 minuti mentre scendeva nell'atmosfera appesa ai paracaduti. 5° S, 23° E
Venera 7 URSS 17/08/1970 15/12/1970 1180 Venera 7 fu lanciata da un Tyazheliy Sputnik per una missione che studiasse l'atmosfera e altri fenomeni del pianeta. Trasmise dati per 35 minuti a potenza normale (e 23 minuti a debole potenza) mentre scendeva nell'atmosfera appesa ai paracaduti. 5° S, 351° E
Venera 8 URSS 27/03/1972 22/07/1972 1180 Sopravvissuta per 50 minuti. 10° S, 335° E
Venera 9 URSS 08/06/1975 22/10/1975 2015 Sonda da 5 tonnellate di peso fu lanciata mediante un vettore Proton. Il sistema era attrezzata per l'atterraggio e così rinviò a terra le prime immagini (in bianco e nero) della superficie di Venere, dove il lander sopravvisse per 53 minuti prima di soccombere. 32° N, 291° E
Venera 10 URSS 14/06/1975 25/10/1975 2015 Si separò dall'orbiter il 23 ottobre, atterrando il 25 Ottobre 1975 alle ore 05:17 UTC, col sole praticamente allo zenit. Misurò la distribuzione di pressione e temperatura a varie altezze, fotografò il suolo e misurò la velocità del vento al suolo. 16° N, 291° E
Venera 11 URSS 09/09/1978 25/12/1978 2015 Il suo modulo di discesa era stato disegnato per studiare in dettaglio la composizione chimica dell'atmosfera, la natura delle nuvole e il bilanciamento termico dell'atmosfera. Sopravvisse operativamente per ben 95 minuti, ma purtroppo non ritrasmise immagini della superficie. 14° S, 299° E
Venera 12 URSS 14/09/1978 21/12/1978 2015 Il lander portava strumenti progettati per studiare in dettaglio la composizione chimica dell'atmosfera, la natura delle nubi, il bilanciamento termico dell'atmosfera. La discesa durò circa un'ora e rimase operativo per 110 minuti. 7° S, 294° E
Venera 13 URSS 14/09/1978 1982 2015 Portava strumentazione atta a prendere misurazioni chimiche e isotopiche, monitorare lo spettro di dispersione della luce solare e registrare le scariche elettriche durante la sua fase di discesa attraverso l'atmosfera venusiana. Il lander era dotato di videocamere per prendere immagini della superficie, un penetrometro dinamico caricato a molla per misurare la compressibilità del suolo, una camera a pressione per la "cottura del campione di suolo" prelevato, uno spettrometro a fluorescenza X, e un sismometro per condurre investigazioni sulla superficie. 7.5° S, 303° E
Venera 14 URSS 04/11/1981 05/03/1982 2015 Portava strumentazione atta a prendere misurazioni chimiche e isotopiche, monitorare lo spettro di dispersione della luce solare e registrare le scariche elettriche durante la sua fase di discesa attraverso l'atmosfera venusiana. Il lander era dotato di videocamere per prendere immagini a colori della superficie, un penetrometro dinamico caricato a molla per misurare la compressibilità del suolo, una camera a pressione per la "cottura del campione di suolo" prelevato, uno spettrometro a fluorescenza X, e un sismometro per condurre investigazioni sulla superficie. 13.25° S, 310° E
Venera 15 URSS 02/06/1983 10/10/1983 4000 Il suo orbiter, assieme a quello della Venera 16, furono posti in un'orbita press'a poco polare con un periastro a 62° di latitudine Nord, con i loro piani orbitali sfasati di approssimativamente di un angolo di 4° l'una rispetto all'altra. In otto mesi mapparono l'emisfero settentrionale del pianeta fino ai 30° di latitudine nord (con una risoluzione di 1-2 km), fornendo una prima vera cartina superficiale del pianeta, anche se parziale: questo permise di studiare le proprietà superficiali del pianeta su ampia scala. 8.5° S, 164.5° E
Venera 16 URSS 07/06/1983 14/10/1983 4000 Il suo orbiter, assieme a quello della Venera 15, furono posti in un'orbita press'a poco polare con un periastro a 62° di latitudine Nord, con i loro piani orbitali sfasati di approssimativamente di un angolo di 4° l'una rispetto all'altra. In otto mesi mapparono l'emisfero settentrionale del pianeta fino ai 30° di latitudine nord (con una risoluzione di 1-2 km), fornendo una prima vera cartina superficiale del pianeta, anche se parziale: questo permise di studiare le proprietà superficiali del pianeta su ampia scala. 8.5° S, 164.5° E
Vega 1 modulo di discesa URSS 15/12/1984 1985 2500 Fu lanciata nel 1985 per studiare Venere e la cometa di Halley, utilizando il progetto base delle Venera, includendo landers e palloni atmosferici i quali rimandarono i dati per circa due giorni. 7.5° N, 177.7° E
Vega 2 modulo di discesa URSS 21/12/1984 1985 2500 Fu lanciata nel 1985 per studiare Venere e la cometa di Halley, utilizando il progetto base delle Venera, includendo landers e palloni atmosferici i quali rimandarono i dati per circa due giorni. 8.5° S, 164.5° E

Per leggere la scheda di Wikipedia cliccate: Venera 4.


Bibliografia: ESA, NASA, History of Space Exploration, Wikipedia e altre fonti.

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Nel sito internet di Wikipedia c'è una pagina dedicata alle sonde spaziali che hanno esplorato il pianeta Venere.

Testo tradotto e integrato di ulteriori informazioni da Lucio Furlanetto.


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Pagina caricata in rete: 23 febbraio 2006; ultimo aggiornamento: 23 febbraio 2006